Molta solidarietà nei confronti degli ex dipendenti comunali. C'è anche chi paga loro le bollette di elettricità e telefono
Sono oltre 200 le famiglie che a Campione d'Italia fanno la spesa a costo zero al 'Banco alimentare' allestito nel presidio permanente della Rsu del Casinò. Un numero di famiglie bisognose che a seguito dello tsunami che si è abbattuto sull'enclave è in continua crescita. È la conferma della fragilità del "sistema Campione", in frantumi non per una catastrofe naturale, ma per una sequenza di errori da parte di coloro che nel corso degli anni hanno gestito Comune e Casa da gioco. E la prospettiva che lo tsunami possa essere assorbito in tempi relativamente brevi si scontra con la realtà.
Il 'Banco alimentare' è alimentato dal Tavolino magico del Mendrisiotto, dal Lions Club di Campione e dagli ex dipendenti del Casinò che, essendo residenti in Ticino, percepiscono un'indennità di disoccupazione superiore allo stipendio percepito prima della chiusura dalla casa da gioco.
La solidarietà va anche oltre, in quanto si ha notizia che c'è chi in riva al Ceresio paga le bollette dell'energia elettrica e del telefono a chi non è più in grado di farlo. A Campione d'Italia c'è infatti chi non percepisce lo stipendio dallo scorso marzo (91 dipendenti comunali) e dallo scorso agosto (462 ex del Casinò). Gli ex dipendenti della Casa da gioco residenti a Campione o in Italia ancora non sanno quando potranno ricevere la disoccupazione italiana che si aggira attorno a mille euro al mese. Nel frattempo oltre trecento ex dipendenti, assistiti da alcuni sindacati come Cgil e Uil, hanno fatto ricorso al licenziamento collettivo disposto dai curatori fallimentari.