Luganese

Licenziamenti a Campione, il conto alla rovescia

Entro novembre si decideranno le sorti dei lavoratori di Comune e Casinò, problemi di indennità per chi vive in Italia

Ti-press
26 settembre 2018
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Aspettando la ripartenza, ipotizzando soluzioni, a Campione d'Italia  dove tutti attendono fatti e non parole, cresce la preoccupazione, in quanto si fa strada la consapevolezza che dovranno passare mesi prima di capire quante sono le possibilità di riapertura del Casinò, chiuso da sessanta giorni esatti (la saracinesca è calata lo scorso 27 luglio, lasciando per strada 482 lavoratori). Al di là delle parole di circostanza che appartengono al dizionario dei politici ('stiamo lavorando' il ritornello che non dice niente) dai Palazzi romani della politica non sembrano arrivare segnali positivi. Per cui rimangono intatte le scadenze negative, quelle riferite agli esuberi di 86 dipendenti comunali sul totale di 102 e il conto alla rovescia per i licenziamenti collettivi dei lavoratori della casa da gioco. Entrambe le scadenze sono in novembre. Prima i 'comunali' (10 novembre), poi i dipendenti del Casinò (fine novembre). Il 22 novembre è fissata l'udienza dei giudici della Corte d'Appello civile di Milano per discutere il reclamo del Comune, della Casinò Campione spa e della Banca popolare di Sondrio avverso alla sentenza di fallimento del Casinò pronunciata il 26 luglio dal Tribunale fallimentare di Como.

Se i dipendenti comunali sono senza stipendio da febbraio, anche quelli del Casinò incominciando a trovarsi in difficoltà. Soprattutto quelli che risiedono nell'enclave o comunque in Italia. Meno della metà del totale, in quanto gli altri risiedono in Ticino. Una parte di loro già dallo scorso agosto ha incominciando a percepire la disoccupazione svizzera: l'80% dell'ultimo stipendio loro per chi ha figli a carico e del 70% per chi non ha figli. E questo per due anni. Si parla di stipendi attorno ai 4000/4500 franchi. A mani vuote i lavoratori del Casinò residenti in Italia (Campione compresa). A questo proposito la Cisl/Sas ha chiesto un incontro al quale dovrebbero partecipare tutte le sigle sindacali ai curatori fallimentare “per discutere la possibilità di inviare immediatamente le lettere di licenziamento (e non attendere la scadenza di 75 giorni dall'altroieri, ndr)” per far avere immediatamente la disoccupazione italiana agli ex dipendenti residenti a Campione o in Italia”. L'eventuale disponibilità dei curatori dovrà passare al vaglio dei lavoratori a cui spetta l'ultima parola. La disoccupazione italiana, dalla durata di due anni, è di 1'150 euro, poco più di 1.'300 franchi. Il sit in previsto questa mattina dalle 10,30 alle 12,30 in via Volta davanti alla Prefettura  è slittato a lunedì prossimo in quanto il prefetto Ignazio Coccia per precedenti impegni non è a Como. Prefetto che incontrerà una delegazione sindacale.