È previsto dalla reciprocità negli accordi fra Svizzera e Unione Europea. Al 30 di luglio, per la richiesta d'indennità, si erano annunciati alle casse svizzere in 195
Sarà in parte pagata dall’Italia, tramite l’Inps (istituto nazionale della previdenza sociale), l’indennità di disoccupazione agli ex dipendenti residenti in Svizzera (la quasi totalità in Ticino) del Casinò di Campione d’Italia, chiuso dal 27 luglio. E ciò per una questione di reciprocità prevista negli accordi fra Svizzera e Unione Europea. Gli ex dipendenti della casa da gioco che dal 30 luglio si erano annunciati a una cassa di disoccupazione svizzera sono 195.
Non tutti coloro che ne hanno diritto sono convinti di compiere il passo; sperano, infatti, che il Casinò possa riaprire al più presto. Gli accordi con l’Ue consentono alla Svizzera di chiedere all’Italia il rimborso totale delle prestazioni versate nei primi 3 e 5 mesi. Anche chi vive in Svizzera e lavora in un Paese dell’Ue è frontaliere e questo vale anche per gli ex dipendenti del Casinò dell’enclave. Un esempio: se un frontaliere residente a Como, dopo essere stato occupato a Lugano, ha perso il lavoro, riceve la disoccupazione dall’Inps e l’Italia chiede il rimborso alla Svizzera.
Due gli scaglioni previsti: i primi tre mesi, per chi ha lavorato meno di un anno, e i primi cinque mesi, se ha lavorato oltre un anno. Lo stesso meccanismo vale anche per i frontalieri svizzeri (come gli ex dipendenti del Casinò) occupati in un Paese dell’Ue. C’è, insomma, la possibilità che la disoccupazione degli ex dipendenti della casa da gioco in riva al Ceresio possa anche non costare un solo centesimo alla Svizzera. Soprattutto se, come tutto lascia supporre, il Casinò dovesse riaprire. Mancano però tempi certi e il numero di lavoratori da riassumere, sicuramente un numero inferiore rispetto agli attuali 482. Una cinquantina sono destinati a essere prepensionati. La conferma viene dalla stima dei costi per l'indennità di disoccupazione del Consiglio federale: una forbice tra 2,8 e 4,6 milioni di franchi.