La commissione speciale ha preavvisato favorevolmente la modifica del Rod, che introdurrà – fra le altre cose – l'abbandono degli scatti salariali automatici
«Un gesto per premiare chi lavora meglio». A Morena Ferrari-Gamba la revisione del Regolamento organico dei dipendenti (Rod) di Lugano piace. «La parola chiave è: meritocrazia. È un importante cambiamento mentale e culturale nell’approccio alla gestione delle risorse umane. Una novità fondamentale senza la quale risulterebbe un semplice esercizio di cosmesi». La commissione speciale presieduta dalla consigliera Plr ha firmato martedì il rapporto: un significativo passo verso un cambiamento con conseguenze dirette sui dipendenti comunali. Circa 140 pagine. Un documento corposo, sul quale la commissione sta lavorando da molto: il messaggio è stato licenziato nel settembre del 2017. «Abbiamo estrapolato e analizzato quei capitoli che potrebbero essere fonte di discussione. È stato fatto un gran lavoro, numerosi sono stati gli emendamenti e oggi posso dire con soddisfazione che è stato raggiunto un buon consenso», osserva Ferrari-Gamba.
I punti in questione sono prevalentemente quattro: salari minimi, indennità domestiche, meritocrazia, entrata in vigore della revisione. Il tema grosso è la cosiddetta meritocrazia. L’automatismo degli scatti salariali verrebbe abbandonato, ancorando gli aumenti al risultato di una valutazione annuale delle prestazioni. «È un adeguamento al mondo del lavoro. Ci sono degli aspetti che non si possono ignorare in tempi di crisi. È importante però che non si parli mai dell’ente pubblico come se fosse il privato». La transizione sarebbe graduale: due anni di prova – durante i quali il sistema degli scatti resterebbe invariato –, per testare il progetto. «Le valutazioni sono intese come bidirezionali – spiega la relatrice –, si metteranno tutti in gioco. Io vedo la positività: è un sistema motivazionale, che premierà, anche finanziariamente, il merito».
Riguardo agli stipendi, il nuovo Rod prevede una nuova scala, con un numero di scatti maggiore e una rinnovata classificazione delle funzioni. «Il tema in realtà non sussiste – sostiene –, la Commissione del personale (guidata da Fabio Schnellmann e che ha partecipato alle consultazioni col Municipio prima che il messaggio venisse licenziato, ndr) ha chiesto di uniformarli a quelli del Cantone. Ma di fatto lo sono già: il primo salario parte dal terzo scatto, già superiore ai 43’000 franchi annui». Le indennità domestiche infine, sono un assegno familiare, concesso ai nuclei che guadagnano meno di 90’000 franchi all’anno e con almeno un figlio sotto i 15 anni. «Come misura compensativa – evidenzia Ferrari-Gamba –, abbiamo pensato di portare il congedo paternità a 20 giorni (rispetto ai 10 proposti dal Municipio, cfr. correlato, ndr)». Infine, avendo il Cc approvato la relativa mozione, verrà inserita la preferenza indigena per – nell’ordine – cittadini svizzeri, domiciliati e dimoranti, per le assunzioni e le nomine in caso di candidati con requisiti equivalenti.
«Cerchiamo di salvare il salvabile, considerando che c’è un appoggio della maggioranza alla revisione». Critico ma costruttivo: l’approccio dei socialisti al nuovo Rod. Pur ritenendo che il nuovo regolamento contenga cose buone, la Sinistra non è entusiasta del sistema salariale previsto e ha quindi proposto alcuni significativi emendamenti, accolti dalla commissione. «Già oggi c’è la meritocrazia: si accede alla terza, ultima, classe di stipendio solo se c’è merito – osserva, a nome del partito, Raoul Ghisletta –. Riguardo alla revisione, abbiamo chiesto di istituire una commissione conciliativa (composta da un rappresentante della Commissione del personale, da uno del Municipio e da uno neutro, ndr) per dare diritto ai dipendenti di sottoporre le valutazioni a un secondo giudizio, gratis».
Oltre all’approvato organismo di controllo, un altro punto sollevato dal Ps che ha trovato il favore di tutti i commissari riguarda la maggior trasparenza sui risultati di queste valutazioni. «Chiediamo che siano tutte pubblicate, per evitare disparità di trattamento fra dicasteri. Senza nominativi chiaramente, ma divisi per sesso e classe salariale: per controllare che i premi non arrivino solo ai piani alti». Terzo, discusso, ambito: le indennità domestiche: «Proponiamo di mantenerlo, per le famiglie con reddito fino a 70’000 franchi». Quest’ultimo aspetto resta quello più controverso: i rappresentanti Ps, pur firmando il rapporto, verosimilmente proporranno l’emendamento al Cc. Le indennità rappresentano un costo di circa 570’000 franchi annui per il Comune. «La commissione, a maggioranza, accoglie la proposta municipale – sottolinea Ferrari-Gamba –, in quanto ritiene l’indennità desueta e già abbandonata anche da Confederazione, Canton Ticino e diversi altri, varie Città svizzere e dall’economia privata. Per essere più moderni e in linea coi cambiamenti sociali si è optato per un aumento del congedo paternità. Oggi sempre più padri sono coinvolti nella gestione familiare, soprattutto sentono sempre più l’esigenza di occuparsi dei figli sin dal loro arrivo, nascita o adozione».
È un rapporto un po’ critico quello della commissione sul nuovo Regolamento organico del Corpo di polizia della Città (Ropol), approvato anch’esso ieri sera. Lugano si adeguerà solo parzialmente alla legge – approvata dal Gran Consiglio nel 2011 ed entrata in vigore nel 2015, con tempo fino al 31 dicembre di quest’anno di allinearsi – che parifica le Polizie cantonali e comunali. In particolare, i grossi punti che differenzieranno la Polcom luganese sono tre. Solo il comandante sarà assoggettato al Rod e alle condizioni salariali dei dipendenti, «in quanto ritenuto al pari di un direttore di dicastero», spiega Ferrari-Gamba. Secondariamente, il Municipio si riserverà di non prendere in considerazione eventuali modifiche temporanee di natura finanziaria, quali contributi di solidarietà o blocchi agli scatti ad esempio. Infine, l’esecutivo deciderà se applicare o meno eventuali misure di risparmio straordinarie, così come di concedere – «eccezionalmente» – altre prestazioni favorevoli previste dal Rod o decise ad hoc. «Ad esempio gratifiche straordinarie concesse a tutti i dipendenti del Comune», chiarisce la relatrice. Lugano quindi non si allinea pienamente al Cantone. «C’è qualche perplessità nella commissione – ammette la consigliera –, avremmo preferito un adeguamento di tutto il regolamento a quello cantonale: solo così non si sarebbero create le differenze tra i vari Corpi». Tuttavia, dato che il Ropol è già stato visionato da Municipio, Gruppo di lavoro, Commissione del personale e Federazione dei poliziotti, «abbiamo deciso di approvarlo, invitando il Consiglio comunale a fare altrettanto».