Luganese

Salvi i 156 dipendenti del Casinò di Campione

Trovato un accordo. Per domani atteso l'ok dell'assemblea del personale. Ecco i dettagli della delicata intesa.

(Ti Press)
13 maggio 2018
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Alla fine l'accordo è stato trovato. Al Casinò di Campione d'Italia i 156 licenziamenti collettivi non ci saranno. L'accordo, infatti, salva 90 posti di lavoro. Non ci saranno, comunque, licenziamenti in tronco. Per 22 dipendenti è prevista l'uscita anticipata dal mondo del lavoro con la ''legge Fornero'' (22), mentre altri 8 entro il 31 dicembre avranno maturato la pensione di vecchiaia. L'accordo sottoscritto da Azienda e sindacati perché possa essere adottato deve ottenere il via libera dei dipendenti, la cui assemblea è con convocata per domani alle 13. L'approvazione sembra scontata. Magari a denti stretti, ma con la coperta che a Campione d'Italia è sempre più corta, bocciare l'ipotesi di accordo significherebbe precipitare nel baratro, che peraltro non può dirsi scongurato. Soprattutto alla luce del fatto che gli incassi al Casinò dell'enclave dall'inizio dall'anno stanno calando a vista d'occhio a beneficio della case da gioco di Lugano e Mendrisio. La coperta sempre più corta (dovuta al calo degli incassi) rende maledettamente difficile la composizioni del puzzle ''sistema Campione'' indissolubilmente legato al Casinò. Cresce il contenimento del costo del lavoro, attraverso la rimodulazione dell'orario di lavoro, in atto già dall'ottobre 2012, che aveva consentito di superare l'esubero di personale. Per quasi tutto il personale (addetti al settore giochi, amministrativi e ausiliari) l'orario di lavoro medio settimanale sarà di 27 ore e 30 minuti. Solo per gli addetti alla ristorazione e ai bar l'orario medio settimale sarà di 35 ore. Tradotto in soldoni significa che gli stipendi sono destinati a calare mediamente del 30 per cento. L'accordo stabilisce un tetto massimo e uno minimo delle retribuzioni lorde complessive mensile. Sotto i 5.500 franchi mensili non si andrà. I meccanismi per calcolare la rimodulazione dell'orario di lavoro sono abbanstanza complessi. Comunque, in un allegato sono indicati nominativamente i lavoratori interessati dalla riduzione orario con relativa percentuale e conseguente orario di lavoro. Per ora non è dato sapere di quanto calerà il costo del lavoro. L'accordo prevede che verrà avviata la procedura per ottenere l'erogazione dell'assegno di solidarietà (Fondo di integrazione salariale) per un biennio a partire dal 1 aprile 2019. Garanzie sono previste per coloro che decideranno di fare ricorso all'Ipopensione (legge Fornero): non ci saranno esodati se la risoluzione del rapporto di lavoro non sarà accolta dall'Inps. Torneranno in servizio. Il settore ristorazione sarà appaltato tramite un bando esteso a società internazionali che dovranno assumere gli attuali 38 dipendenti, ai quali dovrà essere garantito il trattamento economico e normativo attualmente in atto. L'accordo sarà in vigore dal 1 giugno 2018 al 31 maggio 2023. Sino al 31 maggio resta prorogata l'intesa sottoscritta il 23 settembre 2016. I contenuti dell'accordo al vaglio dei lavoratori dovrebbero tornare utili il prossimo 25 maggio quando i giudici del Tribunale fallimentare di Como decideranno sull'istanza di fallimento della Casinò di Campione d'Italia Spa chiesta dalla Procura lariana e sulla richiesta di Concordato preventivo presentata dalla società di gestione della casa da gioco campionese. Nel frattempo Rsu e Organizzazioni sindacali del Comune hanno convocato per venerdì prossimo l'assemblea dei dipendenti comunali. Per loro tutto tace.