Luganese

Campione: drastico piano di riduzione dei dipendenti comunali

Le misure annunciate oggi dal sindaco Roberto Salmoiraghi alla stampa e poi la dichiarazione: non intendo dimettermi

(Ti Press)
3 agosto 2018
|

«Non abbiamo una lira». La drammatica situazione di Campione d'Italia è stata oggi - dopo giorni di silenzio - ufficializzata dal sindaco Roberto Salmoiraghi. Il paese è sul lastrico e il recente fallimento della società di gestione del casinò ha peggiorato le cose ed esasperato gli animi. La grossa notizia di oggi è l'annuncio di un piano draconiano di riduzione di costi. A farne le spese – previa approvazione ministeriale –, un'ottantina dei 102 dipendenti comunali, che saranno messi «in mobilità». Sostanzialmente percepiranno il 20% dello stipendio per la durata di due anni, in attesa di ricollocamento: se non è un licenziamento, poco ci manca. Queste misure, ha sottolineato il sindaco, sono dettate dalla legge italiana che prevede un dipendente comunale ogni 150 abitanti nei comuni in dissesto finanziario al di sotto dei 3000. Il piano sarà presentato alla commissione ministeriale, chiedendo che per Campione sia fatta un'eccezione: «La legge non prende in considerazioni casi particolari come il nostro – ha detto il sindaco –, con così pochi dipendenti il nostro comune si ferma».

Il sindaco ha altresì spiegato che i consiglieri comunali non intendono dimettersi: «Lotteremo per normalizzare Campione, costi quel che costi». Questo implica una soluzione per il casinò, da cui dipende tutto il sistema campionese. Due le vie da intraprendere: politica (il Municipio invierà il piano di rientro finanziario al Ministero degli interni per ottenere un appoggio) e legale (gli avvocati del Comune presenteranno reclamo alla Corte d'appello per protestare contro la decisione di tenere chiuso la casa da gioco).

In chiusura il sindaco ha voluto ringraziare i comuni ticinesi confinanti per la solidarietà dimostrata e per la pazienza dimostrata in relazione ai debiti contratti dall'enclave.