Locarno

Grand Hotel, la rinascita sotto il marchio Marriott Luxury

Coniugando il blasone del passato (Bell'Epoque) e la modernità, la struttura alberghiera (5 stelle) sarà gestita, dal 2027, da Arabella Hospitality

19 dicembre 2024
|

Arabella Hospitality SE e Art Family Office SA saranno i due attori che daranno nuova vita al Grand Hotel Locarno una volta ultimati gli importanti lavori di restauro e ammodernamento, rivitalizzano il patrimonio culturale del Ticino. Lo si apprende da un comunicato stampa nel quale Arabella Hospitality SE annuncia la sua collaborazione con Art Family Office SA per dare slancio allo storico e prestigioso edificio. L'immobile, classificato come bene protetto, è come noto di proprietà di Art Family Office SA (Family Office della famiglia Artioli) che l’ha rilevato con l'obiettivo di dargli nuova vita. La sua ristrutturazione è stata affidata ad Artisa Group, società svizzera attiva nel settore dello sviluppo immobiliare e guidata da Alain Artioli.
L’albergo tradizionale del XIX secolo, un tempo uno dei Grand Hotel più rinomati del Ticino, riaprirà come hotel a cinque stelle a marchio Marriott Luxury Collection con Arabella Hospitality SE come operatore. Il contratto di locazione corrispondente è stato firmato da entrambe le società a Zurigo il 13 dicembre 2024. La ristrutturazione è iniziata nell'agosto 2024 e la sua riapertura è prevista per il primo trimestre del 2027. Con questa collaborazione – si legge nella nota stampa – Arabella Hospitality rafforza il suo impegno nell'industria alberghiera svizzera e la sua posizione nel segmento del lusso, facendo al contempo rivivere un pezzo di storia alberghiera europea.

La storia del primo albergo di lusso ticinese

ÉUn tempo splendore della Belle Époque, oggi icona di prestigio per il futuro. Inaugurato nel 1876 come primo albergo di lusso del Ticino, il Grand Hotel Locarno è stato per decenni sinonimo di eleganza ed esclusività. Fu sede della Conferenza di Pace di Locarno nel 1925 e giocò un ruolo centrale nella vita sociale e culturale della regione, non da ultimo come luogo di nascita del leggendario Festival del Cinema di Locarno nel 1946. Fino al 1970, il parco dell'hotel fungeva da palcoscenico all'aperto per il Festival, dove star del cinema come Marlene Dietrich caratterizzavano l'atmosfera glamour. Fino alla sua chiusura nel 2005, l'hotel è rimasto un luogo di incontro per tutti coloro che volevano essere sotto i riflettori delle star. Ora Arabella Hospitality insieme a Art Family Office si sono assunti il compito di ridare prestigio al Grand Hotel Locarno e di riportare l'albergo a essere una destinazione di punta della regione.
“Arabella Hospitality vede la Svizzera come un mercato in crescita e con il Grand Hotel confermiamo la nostra strategia di crescita nella regione DACH e nel segmento degli hotel di alta gamma. La ristrutturazione del Grand Hotel Locarno come simbolo della ricchezza culturale della Belle Époque e come altro hotel d'eccezione non è quindi per noi solo un omaggio alla storia, ma anche un forte impegno per il futuro del turismo in Ticino” – afferma Karl-Heinz Pawlizki, CEO di Arabella Hospitality SE.
“Il Grand Hotel Locarno è uno dei pochi alberghi in Svizzera che si è conservato nella sua struttura originale. La nostra visione è quella di preservare questa unicità e di restaurarlo in modo professionale. Allo stesso tempo, vogliamo far rivivere lo spirito e la storia dell'hotel. Questo è il nostro impegno nei confronti della storia, degli ospiti e della regione. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente il progetto attraverso la gestione da parte di Arabella Hospitality SE, uno dei principali operatori del settore. Con il marchio Marriott Luxury Collection, stiamo creando la base ideale per posizionare in modo ottimale questa proprietà di altissimo valore” – aggiunge Stefano Artioli, promotore dell'iniziativa e presidente dell'Art Family Office.

Un progetto con una visione e una grande responsabilità

Il progetto prevede l'accurato restauro di elementi storici come gli stucchi originali, il famoso lampadario in vetro di Murano e le decorazioni murali. Inoltre, le 110 camere e suite e le aree comuni saranno ridisegnate nello stile di un palazzo, a ricordo dell'illustre storia dell'hotel, per far rivivere il fascino unico del Ticino. L'offerta è completata da due ristoranti, un bar, un ampio giardino di 4.000 metri quadrati e un'area benessere e Spa di alta qualità. Il Grand Hotel Locarno disporrà inoltre di strutture di prima classe per eventi e conferenze, in particolare di un imponente complesso di sale da ballo e conferenze che si estende sull'intero piano terra e ha un proprio accesso alla spaziosa terrazza che si apre sul giardino. Una location ideale per eventi glamour che conferiranno all'hotel di lusso un'atmosfera unica. Il progetto di ristrutturazione, sotto la direzione di Artisa Group, è studiato non solo per garantire la sostenibilità economica, ma anche nella massima attenzione per la tutela dei monumenti e della protezione ambientale.
“Il progetto di trasformazione del Grand Hotel Locarno è un progetto fondamentale per Artisa Group. Un immobile del 1800, protetto dai beni culturali, che deve essere portato agli standard alberghieri moderni attraverso un lavoro attento e meticoloso, dove la collaborazione fattiva con gli enti e le società coinvolte è qualcosa che da ancora più valore a quanto stiamo realizzando. Il nostro obiettivo è quello di realizzare un prodotto di qualità, che possa essere un vanto per tutta l’area Locarnese e per il Canton Ticino e riconosciuto in tutta la Svizzera, nonché al di fuori dei suoi confini. Per questo motivo Artisa Group analizza e implementa tutti quei dettagli che permetteranno alla struttura di dare i migliori comfort ai suoi fruitori ed essere al contempo economicamente sostenibile e rispettosa della sostanza storica” – osserva Flavio Petraglio, CEO di Artisa Group.
Arabella Hospitality, leader europeo del settore alberghiero, rafforza così il suo impegno nel segmento del lusso con la gestione del Grand Hotel Locarno. Insieme al Neue Schloss Privat Hotel Zürich, Autograph Collection, già presente in Svizzera, e come secondo hotel della Luxury Collection insieme al Castillo Hotel Son Vida di Maiorca, l'albergo si inserisce perfettamente nel portafoglio di Arabella Hospitality.

Le puntualizzazioni della Stan

I piani dei promotori del maxi-progetto di rinnovo e riqualifica dello storico albergo (e del suo sedime) non possono comunque non tener conto anche delle resistenze della Stan, la Società ticinese per l'arte e la natura al riguardo di tre varianti di progetto. La stessa, in una presa di posizione quasi contemporanea, tiene a far luce attorno alle tre domande di costruzione / varianti inoltrate dal committente. A cominciare dal nuovo edificio residenziale, per il quale la stessa Stan “non ha presentato un’opposizione contro il progetto, pur ritenendo errata la possibilità accordata dal Piano particolareggiato di costruire nuove edifici nella parte di parco che costeggia la Ramogna e confina con via Sempione. Si è limitata a chiedere ‘modifiche’ per diminuire il sicuro impatto del nuovo edificio. Ricordiamo tuttavia che esso sorgerà nel perimetro di rispetto del bene culturale protetto e, pertanto, dovrà ottemperare all’inserimento ordinato e armonioso sancito dalla LST che deve essere valutato dalle autorità comunale e cantonale’”. Secondo aspetto, la variante sistemazione esterna: la Stan ha presentato un’opposizione poiché il Grand Hotel, con la Casa Rossa e il parco, sono un bene culturale d'interesse cantonale ma nel progetto presentato il parco appare avulso dall’edificio storico con il quale ha sempre formato un tutt’uno. Il progetto non segue la metodologia indicata dalla Carta dei giardini storici (Carta di Firenze) né i Principi per la protezione dei monumenti storici in Svizzera, elaborati dalla Commissione federale dei monumenti storici”.

Il rispetto dei 29 punti dell'accordo

Terza e ultima puntualizzazione, quella relativa alla domanda di costruzione – variante per lo stabile principale Albergo Grand Hotel Locarno (cambio di destinazione parziale di alcuni spazi e varie modifiche): l'associazione ha presentato un’opposizione a titolo ‘cautelare’, nel senso che il progetto sottoposto coinvolge l’edificio storico protetto oggetto della licenza edilizia del 21 dicembre 2022 contenente 29 condizioni particolari a tutela della sostanza storica che furono integrate, grazie all’accordo tra le parti; se tali condizioni particolari saranno confermate con la nuova variante la Stan rinuncia a mantenere l’opposizione”. La speranza è che il dialogo costruttivo con i promotori “possa portare alla conservazione della sostanza storica del Grand Hotel Locarno, della Casa Rossa e del parco, al fine di condurre a un restauro di questo complesso monumentale unico in Svizzera”.