Risposta secca e a tratti ironica del Municipio al consigliere comunale, cui spiega con dovizia di particolare cos'è una piazza e a cosa serve
Ovviamente si può solo pensare, ma la risposta del Municipio di Locarno all’interrogazione Belgeri su Winterland lascia trapelare una vena ironica. Innanzitutto laddove ringrazia il consigliere comunale del Centro per aver “evidenziato i recenti commenti positivi apparsi sulla stampa, che dipingono la nostra città come bella e attrattiva, sia per i turisti, sia per viverci”. In realtà rispetto a quei commenti Belgeri era stato severo, affermando che non erano meritati; erano invece, secondo Mauro Belgeri, un “vacuo, preoccupante e borioso tripudio che altro non veicola se non il grandissimo rimpianto per la splendida città che i più anziani hanno potuto godere fino agli anni cinquanta, che vanamente si tenterebbe di ricucire con il progetto (nato morto) Nouvelle Belle Époque”. Per dire dei toni.
Poi, entrando nel vivo del tema Winterland, Belgeri chiedeva come mai non fosse stato rispettato l’atto parlamentare con cui egli aveva chiesto “la liberazione di Piazza Grande da quasi tutti gli eventi fino alla discussione e alla decisione del Consiglio comunale”. Per il semplice fatto, risponde la Città, “che la mozione, di cui l’interpellante è l’unico firmatario, non è stata approvata dal legislativo”.
Belgeri ce l’ha appunto sul presunto “intestardimento” del Municipio ad occupare Piazza Grande invece che la Rotonda o Largo Zorzi. E chiede spiegazioni. “Perché – nota l’esecutivo – è, appunto, una piazza”. E scomoda addirittura la Treccani per spiegare cos’è una piazza (“area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare, circolare, poligonale”, eccetera) e quali funzioni ha (“di servire da luogo di ritrovo e di riunione dei cittadini, costituendo non di rado il centro della vita economica e politica della città o del paese”). Quanto all’ipotesi Rotonda, per quella che Belgeri immagina possa essere “la pista di ghiaccio più grande della Svizzera, condecorandola con alberelli di Natale decorati dai bambini”, il “niet” è lapidario: “Questa soluzione risulterebbe non solo meno suggestiva, ma anche penalizzante per commerci ed esercenti di Piazza Grande”. E non risolverebbe il problema della musica, che “anzi verrebbe ampliato, visto che le persone che abitano nelle vicinanze sono di più”, nota il Municipio.
Infine, al consigliere comunale che chiedeva come mai le sue lamentele e quelle di “numerosissimi cittadini che vorrebbero una città più tranquilla” non vengano mai prese in considerazione, la Città risponde di non avere “la formula magica per accontentare sempre tutti, anche perché le attese possono essere diametralmente opposte”.