Riuscita a Muralto la domanda di referendum lanciata dal Comitato Salva Viale Cattori. Raccolte oltre 10mila firme; ne bastavano 7'000
Domanda di referendum riuscita: per il nodo intermodale si andrà al voto popolare. La decisione riguardo a un tema muraltese, che in realtà si estende a tutto il contesto regionale, spetterà dunque alla popolazione ticinese.
Oggi, lunedì 18 novembre, una rappresentanza del Comitato del referendum Salva Viale Cattori (www.salvavialecattori.ch) ha consegnato alla Cancelleria di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona un numero di firme piuttosto impressionante: 9'431, che hanno già ottenuto la vidimazione dei Comuni interessati. Ne sarebbero bastate 7'000 per la riuscita della domanda di referendum. Altre 479 sottoscrizioni sono invece ancora in fase di vidimazione e il Comitato spera di poterle recapitare entro domani, martedì 19 novembre, data termine per la raccolta delle firme.
Da notare che le persone che hanno firmato la domanda di referendum sono state complessivamente 10'884. “Purtroppo – considera il Comitato referendario – 974 di queste sottoscrizioni sono a tutt’oggi state stralciate nella fase di vidimazione poiché non ritenute conformi ai disposti di legge in vigore per il referendum”. Ciò non esclude comunque il fatto che anche le firme stralciate rappresentino quello che viene definito “un ‘peso etico’, nel senso che esprimono pur sempre la sensibilità di persone attente e favorevoli a un uso più rispettoso e meno invasivo del territorio toccato dalla realizzazione del nodo intermodale della Stazione di Locarno-Muralto”.
Il Comitato promotore della domanda di referendum si dice “molto soddisfatto del risultato ottenuto in soli 45 giorni. Allo stesso tempo c’è però la grande delusione per l’arroganza, miopia e sordità dimostrate dalla politica che con la propria inflessibile decisione unilaterale ha portato all’inevitabile lancio di questo referendum a livello cantonale. Coscienti dell’importanza di trovare in tempi brevi la soluzione che possa finalmente riscuotere il consenso di tutte le parti coinvolte, compresa la popolazione, l'invito a chi di dovere è quello di non attendere il risultato delle urne per chinarsi seriamente e con professionalità sulla tematica”.
L’intento comune, prosegue il Comitato Salva Viale Cattori, “è solo quello di ottenere un progetto finale sensato e rispettoso di sicurezza, ambiente e territorio”. Comitato che “di cuore ringrazia tutti coloro che hanno firmato la domanda di referendum, coscienti che l’insensata pianificazione del nodo intermodale alla Stazione Ffs di Locarno-Muralto, imposta da Bellinzona con la realizzazione della tanto osteggiata variante di base, farà unicamente spendere parecchi milioni dei contribuenti. E ciò penalizzando solo e ulteriormente il continuo e frenetico flusso pedonale, la già caotica viabilità, la qualità di vita dei residenti, l’attività dei commercianti, le zone sensibili, un’area turistica di forte richiamo ecc. senza risolvere le principali criticità a oggi presenti nella zona della Stazione (in particolare, l’assenza di un sottopassaggio pedonale fra i due versanti di via Stazione)”.
Ora, è la conclusione, “il voto deciderà se sarà il buonsenso a prevalere oppure se sarà la politica dell’imposizione a tutti i costi, ormai priva di argomentazioni di fronte al pantano da lei stessa creato. Grazie ancora ai numerosissimi cittadini che da ogni parte del Ticino, con la propria sottoscrizione, hanno dimostrato senso civico e, soprattutto, l’attaccamento a una porzione del territorio in prossimità del lungolago, posta al centro dell’agglomerato Locarnese, unica e molto frequentata da tutti”.