Locarnese

Nodo intermodale, col referendum ‘ennesimo rallentamento’

Preoccupazione in seno alla Cit dopo la decisione del comitato ‘Salva viale Cattori’ di Muralto di opporsi al credito cantonale

3 ottobre 2024
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“Preoccupazione per l’ennesimo rallentamento a un progetto che è auspicato da anni e che è reputato fondamentale sia per la viabilità multimodale del Locarnese, che ha bisogno in modo urgente di un nodo efficiente e funzionale, sia per la valorizzazione di un comparto strategico qual è la stazione Ffs di Muralto, porta d’entrata del Locarnese non solo per i pendolari, ma anche per i turisti”.

È la reazione a caldo della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (Cit) alla notizia del lancio di un referendum contro lo stanziamento del credito per la realizzazione del nodo intermodale in stazione, da parte del Gran Consiglio. Domanda di referendum che per portare alle urne la popolazione ticinese dovrà raccogliere 7'000 firme. Promotore è il comitato “Salva viale Cattori”, che di firme sul tema già ne aveva raccolte oltre 4'000.

In una nota la Cit ricorda che “la realizzazione dell’opera è stata approvata quasi all’unanimità da parte del Gran Consiglio, ed è frutto di oltre un decennio di intensi lavori, svolti in stretta collaborazione con il Comune e il Cantone, e che hanno portato a un progetto sostenuto anche da parte della Cit. Sono inoltre state approfondite a più riprese eventuali varianti alternative – sia durante la fase iniziale (vedasi mandati di studio in parallelo e studio di varianti), sia ancora, negli ultimi anni, con ulteriori analisi puntuali – le quali però non hanno mai permesso di identificare soluzioni alternative condivise”. Insomma, per la Cit “il progetto approvato dal parlamento cantonale è quello che meglio risponde alle esigenze non solo del comparto, ma di tutto il Locarnese, per dare delle risposte concrete e funzionali alle esigenze di viabilità e di valorizzazione urbanistica del comparto”.

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