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Collegio Papio, de Raemy ha un nome: Boas Erez

Il Consiglio di Fondazione dell'istituto asconese chiede al Vescovo di nominare il professore Usi per sostituire don Foletti che va in pensione

In sintesi:
  • Per statuti la decisione spetta al Vescovo, che vorrebbe comunque statuire entro fine anno
  • Il primo incarico sarebbe elaborare un concetto innovativo
Boas Erez
(Ti-Press)
19 ottobre 2024
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Tutto sembra indicare che sarà Boas Erez, il nuovo rettore del Collegio Papio di Ascona in sostituzione di don Patrizio Foletti. Il nome del professor Erez è infatti stato proposto al Vescovo (cui formalmente spetta la nomina secondo gli statuti) dal Consiglio di Fondazione (Cdf) del Collegio. Già, fra le altre cariche, rettore dell'Università della Svizzera italiana, e attuale membro non togato del Consiglio della magistratura ticinese, Erez succederebbe a Foletti per l'inizio del prossimo anno scolastico. Il passaggio di consegne viene definito dal Consiglio di Fondazione “un cambiamento epocale”. Ma starà naturalmente all'amministratore apostolico de Raemy avallare o meno questa proposta.

Don Patrizio Foletti lascerà dunque fra pochi mesi il rettorato del Papio, dopo quasi 22 anni di servizio. Avendo infatti raggiunto i 71 anni di età, ha deciso di andare al beneficio della pensione al termine del corrente anno scolastico. Il Vescovo, mons Alain de Raemy, lo stesso Consiglio di Fondazione del Collegio e i docenti erano stati informati da Foletti durante la scorsa estate. A don Patrizio, considera il CdF “è stata espressa da tutti la più ampia gratitudine per il suo lungo impegno al servizio del Collegio”.

‘Personalità credente ma laica’

Come detto, la nomina del rettore compete, secondo gli statuti della Fondazione, al Vescovo. La proposta di incaricare Erez è stata formulata dal CdF dopo aver sentito i docenti. “Mons. Vescovo ed il Consiglio hanno convenuto sul fatto che – per guidare al meglio il Collegio nelle sfide che deve affrontare nella realtà scolastica dell’odierna società ticinese – sia giunto il momento di affidare la conduzione dell’istituto ad una personalità credente ma laica, di spiccato e riconosciuto profilo professionale, che condivida i valori cristiani, umani e pedagogici della scuola riassunti nella ‘Linea educativa’ definita sin dalla nascita della Fondazione sotto il motto di ‘Identità e qualità’”, si legge in una nota del Consiglio di Fondazione.

Entrerebbe a tempo parziale

Il nome di Erez è stato ufficializzato già oggi poiché il Vescovo intende procedere entro fine anno alla nomina del nuovo rettore. Una puntualizzazione importante è quella secondo cui il Consiglio di Fondazione, “dopo approfondita riflessione”, ha individuato in Erez la persona giusta, “all'unanimità”. La scelta di un candidato esterno, dal curriculum accademico e dall’esperienza internazionale, è dettata da un particolare desiderio: “Cogliere al massimo le potenzialità di questo cambiamento epocale”. Per il futuro rettore sarà fondamentale poter contare su figure che, ad Ascona, conoscano perfettamente la situazione e le dinamiche interne al Collegio. Primo fra tutti è, in questo senso, l'attuale vicerettore (laico) Paolo Scascighini, cui il Consiglio ha riconfermato la propria fiducia e che si è associato a sua volta alla proposta di Boas Erez. Va rilevato un altro fatto: Erez, se nominato dal Vescovo, assumerebbe l'incarico a tempo parziale, mantenendo la sua attuale posizione di professore ordinario di Matematica all'Usi. Ecco quindi che il ruolo di Scascighini in seno alla Direzione si rivelerebbe se possibile più importante ancora rispetto a quanto non sia già ora.

Da Harvard a Bordeaux, al Ticino

Nato a Coira nel 1962, dottore all’Università di Ginevra nel 1987, Erez ha ricoperto diverse funzioni di rilievo nel mondo accademico svizzero, avendo prima insegnato ad Harvard (1990-93) e quindi all’Università di Bordeaux (1993-2016), dove è stato anche decano e poi vicepresidente del Consiglio di amministrazione. Dal 2016 al 2022, come ampiamente risaputo, è stato rettore dell’Usi e, come accennato, è uno dei membri non togati del Consiglio della magistratura ticinese.

Ma la prudenza è comunque d'obbligo, perché l'ultima parola riguardo alla nomina spetta a de Raemy. Infatti il CdF sottolinea che il Vescovo prenderà una decisione “in tutta libertà, al termine della consultazione dei docenti”. Se questa decisione ricalcasse la proposta interna ed Erez venisse effettivamente nominato, “il Consiglio di Fondazione del Collegio lo incaricherebbe allora in primo luogo di presentargli un concetto innovativo per una direzione che possa indirizzare collegialmente l’istituto in vista del prossimo anno scolastico e affrontare le importanti sfide che attendono il Papio negli anni a venire”.

Per dovere di cronaca va ricordato che uno scandalo ha toccato di recente il Collegio: l'arresto di don Rolando Leo, che del Papio era il cappellano. Per altro, stando a quanto emerso finora, sembrerebbe che nessuno degli sconsiderati atti che vengono imputati al presbitero sia stato commesso nell'ambito delle sue attività asconesi.