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Aperta tre anni fa, la pista Bmx Magadino è già da risanare

Il Consiglio comunale di Gambarogno concede il credito per riparare il percorso. Passa pure il sostegno al progetto per il paesaggio dei Patriziati locali

Acrobazie su due ruote
(archivio Ti-Press)
8 ottobre 2024
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Per la pista di Bmx (circuito per gare in bicicletta) del Centro sportivo del Gambarogno a Magadino è necessaria una ristrutturazione parziale. Lavori che giungono a poco più di tre anni dall'inaugurazione della medesima pista, lunga 360 metri, con quattro rettilinei, adatta a competizioni di livello internazionale. Il circuito, principalmente pavimentato in “calcestre” (pietra macinata e ricompattata), con curve paraboliche in asfalto, era stato completamente rinnovato nel 2021, con un investimento di oltre mezzo milione di franchi.

Lunedì sera, 7 ottobre, il Consiglio comunale si è trovato a discutere del credito per intervenire su alcuni punti del percorso che si sono deteriorati anzitempo, soprattutto a causa di importanti eventi meteorologici. In particolare sono stati notati dilavamenti lungo le cunette e sulle scarpate laterali. Tanto da rendere necessari nuovi lavori. Ad assistere al dibattito anche molti giovani sportivi, utilizzatori del circuito.

Tra le perplessità emerse, la prima riguarda il costo, non indifferente, che il Comune si dovrà sobbarcare per la ristrutturazione parziale (190mila franchi). In particolare Cleto Ferrari (Per Gambarogno-Udc) ha osservato: «Non siamo il Centro sportivo di Tenero, che ha le spalle coperte dalla Confederazione. Noi non possiamo fare il passo più lungo della gamba». Dalla Commissione opere pubbliche (relatore del rapporto Joshua Pedroni, il Centro), è invece giunto l'invito rivolto al Bmx club, che gestisce la pista, affinché promuova ulteriormente la struttura con eventi di richiamo e manifestazioni sportive. Un tema cavalcato pure dai consiglieri di altri partiti. Il sindaco Gianluigi Della Santa ha posto l'accento sul fatto che il percorso Bmx, oltre a costituire un esempio di collaborazione con Comuni vicini che avevano contribuito al finanziamento iniziale, è ben frequentato, non solo da giovani gambarognesi: «Il club che lo gestisce s'impegna a fondo per la cura e la manutenzione, assumendosi le proprie responsabilità con consapevolezza. Siamo fiduciosi che sapranno sviluppare nuove attività interessanti». Il Legislativo ha concesso il credito a larga maggioranza (un solo astenuto). Voto al quale ha fatto seguito un applauso da parte degli appassionati di Bmx e dai rappresentanti del club presenti in fondo alla sala; e i consiglieri, a loro volta, hanno applaudito chi dedica tempo ed energie a favore della cura e della promozione della pista.

Valorizzazione del territorio

Tra i crediti accordati lunedì sera anche il contributo di 200mila franchi a favore dei Patriziati del Gambarogno per il progetto di valorizzazione del paesaggio montano della regione. Un progetto lodato da più parti. Florio Leoni (Il Centro): «Si tratta di un'operazione importante per valorizzare aree rurali e ripristinare manufatti storici». Cleto Ferrari ha manifestato la necessità di prendere in considerazione anche altri oggetti, rimasti esclusi. Gli ha risposto Davide Morotti (Plr e presidente del Patriziato di Vira, capofila del progetto): «Si tratta della prima di quattro fasi. Siamo coscienti che ci sono molti altri oggetti da preservare, ma il problema maggiore è l'ottenimento dei finanziamenti, che vengono concessi di norma solo per proposte specifiche. In questi giorni, comunque, sono arrivate le conferme degli enti coinvolti per questa prima tappa». Tappa che complessivamente costerà un milione di franchi. Infine, il sindaco: «Il progetto rientra nel concetto turistico per il Gambarogno, che è legato a natura, territorio e agricoltura». La proposta di sostegno comunale è stata accolta all'unanimità.

Danni incendio, nicchiano le assicurazioni dei due responsabili

Il Legislativo ha quindi affrontato un argomento spinoso, che si sta trascinando da mesi: l'ottenimento del risarcimento delle spese sostenute finora dal Comune, e di quelle che andranno affrontate in futuro, per i danni causati dal devastante incendio boschivo divampato tra il 30 gennaio e il 16 febbraio 2022 a Indemini. In totale 286mila franchi. Il Municipio ha chiesto al Consiglio comunale (che ha approvato) di poter avviare una causa civile per cercare di arrivare a una soluzione. Della Santa ha spiegato che il progetto più importante, quello relativo al “Progetto forestale integrale Indemini” nei boschi di protezione colpiti dall’incendio, prevede opere selvicolturali sull'arco di 13 anni. La superficie interessata è stimata in 125 ettari, con un investimento di 3,5 milioni di franchi, in gran parte sussidiato (la quota del Comune ammonta a circa 191mila franchi): «È una situazione particolare: prima o poi, magari fra 10 o 20 anni, il progetto andava comunque realizzato. Finora, nonostante le nostre richieste, sia i due giovani condannati per incendio colposo, sia i loro avvocati, sia i periti delle rispettive assicurazioni di responsabilità civile hanno rifiutato le nostre richieste di incontro. L'obiettivo è di trovare un accordo condiviso, trovandoci magari a metà strada: meglio raggiungere una soluzione di compromesso e riscuotere una parte della cifra, che niente del tutto. Ora abbiamo deciso di tentare le vie legali, avviando una causa civile anche contro le assicurazioni. A quanto pare, queste non vogliono pagare, imputando ai due ragazzi una “colpa grave”». Ricordiamo infatti che i due giovani, che tra il 29 e il 30 gennaio 2022 avevano deciso di pernottare in tenda in quella zona, avevano acceso un fuoco all'aperto nonostante in quei giorni vigesse una divieto assoluto. Tuttavia quella sera, vedendo le immagini del focolare sui social, il padre di uno dei due ordinò loro di spegnerlo subito. Cosa che fecero. O meglio: che credevano di avere fatto, usando acqua, neve e urina. La negligenza ora rischia di costar cara: «Purtroppo – ha concluso il sindaco – dubito che potremo rifarci su di loro, perché non credo proprio che dispongano dei beni necessari a risarcire il Comune delle spese sostenute».

Da Sergio Baggio (Plr) è giunta una richiesta esplicita al Municipio: «È necessario migliorare il monitoraggio e il controllo dei campeggiatori e dei camperisti abusivi sul nostro territorio, soprattutto quello montano. Va potenziata la segnaletica e, se necessario, vanno effettuati dei controlli da parte degli agenti di polizia, che potrebbero multare i trasgressori».

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