laR+ Locarnese

‘A Locarno la popolazione invecchia e il gettito stagna’

Il rapporto della Commissione della gestione sui consuntivi 2023 (che chiudono con un avanzo) mette in luce alcune criticità di fondo

Indicazioni politiche rivolte (anche) al Municipio, rinnovato lo scorso aprile
(Ti-Press)
3 ottobre 2024
|

Trovare il modo di attirare giovani famiglie per contrastare l’invecchiamento della popolazione. Ma anche allettare buoni contribuenti, disposti a domiciliarsi a Locarno. Sono due degli spunti proposti dalla Commissione della gestione cittadina, che recentemente ha firmato il rapporto sui conti consuntivi 2023 del Comune, dell'azienda dell'Acqua potabile e dell'Istituto anziani San Carlo.

I conti, lo ricordiamo, chiudono con un utile d'esercizio di circa 180mila franchi (mentre il preventivo ipotizzava un disavanzo di 470mila) soprattutto per merito delle sopravvenienze d’imposta, che si sono attestate a 3,3 milioni. Per gli investimenti sono stati spesi 13,2 milioni (contro i 9,6 preventivati). Il capitale proprio al 31 dicembre scorso ammontava a 37,6 milioni.

I commissari, che sottolineano il ritardo nel trattare i consuntivi, si lanciano in un’approfondita riflessione sull'evoluzione demografica, affermando che sulle sponde del Verbano si assiste da tempo a un costante rialzo dell'età media degli abitanti. Ricordano che il fenomeno tocca l'intera Svizzera ed è causato dal debole tasso di fecondità e dall'allungamento della speranza di vita. Senza dimenticare l'entrata dei baby-boomer nell'età della pensione. Ovviare all'invecchiamento della popolazione “costituirà una sfida importante per il sistema della previdenza e per l'economia”. E ancora: “Si osserva che molti confederati scelgono di trascorrere l’età del pensionamento in Ticino. I dati statistici sui movimenti indicano che nel 2022 sono giunti da un altro cantone 397 ultra 65enni e ne sono invece partiti, sempre per un altro cantone, 231. Sempre secondo l’Ustat, in Ticino si riscontra sempre un numero crescente di persone che superano la soglia dei 65 anni e un numero di nascite e di giovani molto basso”.

Ciò lo si riscontra anche nei forti costi legati all'Istituto per anziani San Carlo, aggiungono i commissari, così come in tutte le voci legate all’invecchiamento della popolazione (anche se in gran parte coperte da Cantone e Confederazione). La conclusione: “Una delle grandi sfide di questa legislatura sarà proprio quella di rendere attrattiva la nostra Città per le giovani famiglie e far sì che questa ‘Piramide rovesciata’ dei grafici demografici possa tornare a una forma più simile a una ‘clessidra’, sinonimo della presenza di giovani all’interno del nostro Comune e di tutta la regione”.

Attirare nuovi contribuenti

C'è poi un altro aspetto che per il rapporto della Gestione (relatori sono Simone Beltrame del Centro e Luca Renzetti Plr) merita attenzione: l’evoluzione del gettito fiscale. Per il 2023 è stimato in soli 40,9 milioni di franchi (erano oltre 41,1 milioni quelli indicati a preventivo). Un gettito che “nel corso degli ultimi 8 anni è rimasto stagnante. Auspichiamo nuovamente che, pure con l’aiuto della Commissione economia, si possano in un primo momento avvicinare e, successivamente, attirare nuovi buoni contribuenti, persone fisiche o giuridiche, allo scopo di smuovere, incrementandolo, il gettito fiscale. Sarebbe buona cosa infatti iniziare un discorso di accostamento con i proprietari di residenze secondarie site nel nostro territorio. Comunque siamo perfettamente consapevoli che detta operazione non è una cosa veloce né tantomeno semplice”.

Fra le preoccupazioni non si può non citare la questione del pareggio dei conti. Stando alla commissione, che si è basata sugli indicatori finanziari, “al momento attuale Locarno non riesce a garantirlo a medio termine, soprattutto pensando ai futuri investimenti previsti di cui si parla da molti anni come la riqualifica di Piazza Grande e Largo Zorzi, l’intervento alle Scuole di Solduno, il Castello Visconteo, il Fevi, il comparto ex-gas-macello, e altri”. Con un autofinanziamento debole e un debito pubblico pro capite elevato (quasi 4'900 franchi), “l’aspetto finanziario è una delle principali sfide delle prossime legislature, rimanendo ben coscienti che saranno necessari diversi anni per raggiungere gli obiettivi prefissati. La presente legislatura è dunque cruciale”.

Tra i temi affrontati nel rapporto anche quello del Palazzetto Fevi: “Da diverso tempo la Commissione segue il dossier; crediamo che il Palexpo sia una struttura fondamentale e contribuisca nella strategia di rilancio a medio termine dei settori turistico-ricreativo e congressuale di Locarno. Nonostante l'edificio sia nelle mani della Città da quasi 10 anni il Municipio non ha ancora sottoposto alla Commissione della gestione un progetto chiaro in merito al suo futuro, nonostante le nostre numerose sollecitazioni. Negli ultimi mesi, con l’insediamento del nuovo Municipio possiamo però notare un maggior dialogo su questo punto”. Più avanti: “Siamo consapevoli che un'eventuale nuova edificazione, oltre che essere costosa, coinvolgerà non solo il nostro Comune, ma anche il Cantone, il Locarno film festival, l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e valli, come pure i Comuni vicini. A questo proposito la futura costruzione da parte del Cantone delle nuove palestre sarà un tassello fondamentale per la valorizzazione di un polo congressuale, culturale e sportivo di grande pregio per tutta la regione”.

Insomma, dal lavoro dei commissari – che propongono ai colleghi di Consiglio comunale l'approvazione dei conti 2023 – emergono tanti temi e tante indicazioni politiche, accompagnate da una speranza: “Ci teniamo a ribadire e sottolineare che quello trattato è un consuntivo legato alla legislatura precedente e il forte rinnovo in seno al Municipio, siamo certi, porterà delle novità anche negli approfondimenti e nella gestione dei conti della Città. Aspetti che saranno ben presto visibili nella presentazione dei preventivi prevista nei prossimi mesi”.