La Commissione propone tra le altre cose al legislativo di approvare il moltiplicatore al 90% e concedere ai dipendenti comunali un bonus di 500 franchi
"Equilibrato e assai appagante". Di conseguenza, da approvare. È, in estrema sintesi, il pensiero della Commissione della gestione del Consiglio comunale di Locarno in merito al messaggio con cui il Municipio ha dato il via libera, nella seduta del 7 novembre scorso, ai conti preventivi 2024 della Città e con il quale chiede di fare lo stesso al legislativo. Un documento che, lo ricordiamo, presenta un risultato d’esercizio positivo (più 58mila franchi), un onere netto per investimenti di 8,3 milioni di franchi e propone di confermare il moltiplicatore al 90 per cento dell'imposta cantonale. Prospettiva quest'ultima salutata "con soddisfazione" dai membri della Gestione nel loro rapporto, che vede quali co-relatori Simone Beltrame (Centro) e Mauro Silacci (Plr) ed è stato sottoscritto "con riserva" da Marko Antunovic (Verdi e Indipendenti) e Bruno Baeriswyl (Udc).
"Dopo il periodo di crisi pandemica e poi energetica, ci troviamo di fronte a nuovi dilemmi sovracomunali, come quelli causati dai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese, per i quali è difficile immaginare soluzioni a breve termine, oppure dall’aumentato rischio di catastrofi climatico-ambientali – la premessa della Commissione –. Inoltre, l’inflazione non ancora totalmente sotto controllo, l’incremento dei tassi d’interesse, la crescita del costo delle energie, il rincaro degli affitti e l’incremento dei costi della salute con importanti conseguenze sui premi di cassa malati saranno tematiche che inevitabilmente incideranno sulla popolazione, diminuendone in particolare il potere d’acquisto, ma anche su diverse spese della Città".
Nel rapporto si rileva "con piacere che l’autofinanziamento per il 2024 non è mai stato così elevato, ovvero pari a 5'770'750 franchi (nel 2023 erano 5'646'350) e si fa notare anche come "i ricavi extrafiscali sono caratterizzati da importanti sopravvenienze di imposte (3 milioni) per il 2024", ma anche che "tale riserva, dopo la registrazione di un considerevole importo nei consuntivi 2023 e 2024, sarà presumibilmente esaurita".
A causa dell'aumento dei tassi di interesse, poi, si sottolinea come "la pianificazione delle opere prevede uno sforzo alquanto rilevante di investimenti (fissati per il 2024 in 21,8 milioni lordi, 8,3 netti, ndr). Vi è la palese necessità di effettuare investimenti finanziariamente sostenibili, ma è opportuno anche tenere conto della necessità di disporre di infrastrutture di qualità che possano essere di aiuto nel rilancio e nello sviluppo della Città e pure dell’intera regione (per esempio nel mese di marzo 2024 vi sarà la presentazione del progetto definitivo “La Nouvelle Belle Époque” – riqualifica degli spazi urbani). Per i prossimi anni si prevede ancora un livello di investimenti elevato, considerato che una buona parte degli investimenti sono già stati decisi o messi in cantiere oppure dettati da leggi superiori, come ad esempio in ambito PALoc".
L'auspicio della Gestione è che "il Municipio gestisca al meglio per gli anni venturi le nuove tipologie di costi", trovando "un equilibrio fra spese e ricavi". A tal proposito, si dice sorpresa di aver appurato che "oltre la metà dei costi del Comune non dipendono dal Comune medesimo. Crediamo che ciò non sia un’ottimale situazione per la nostra Città. Evidenziamo pertanto che vi è un po’ di preoccupazione a lungo termine".
Quanto al gettito fiscale, stimato in 41'670'000 franchi, i commissari rilevano "a malincuore" una differenza negativa di 648mila franchi rispetto al 2023 e sottolineano come "purtroppo il gettito fiscale, nel corso degli ultimi 10 anni, è sempre rimasto stagnante". E aggiungono come in caso di approvazione della nuova riforma fiscale cantonale, alle casse comunali verrebbe a mancare circa un milione all'anno. Anche per questo, "una grande maggioranza della Commissione, come pure dell’esecutivo è contraria" alla riforma e invita "calorosamente il Municipio a sostenere" l'eventuale referendum dei Comuni.
Infine, la Gestione tocca alcuni punti specifici, tra i quali ad esempio la situazione della PalaCinema Locarno Sa – la richiesta della Commissione è di venir aggiornata sull'impiego del contributo di 50mila franchi annui versato dalla Città, azionista unica –, quella della Nuoto Sport Locarno – in grossa difficoltà finanziaria e che si propone di sostenere con un contributo eccezionale di 30mila franchi – e l’assunzione del nuovo direttore dei Servizi culturali con cui, "si preavvisa assai opportunamente", il Municipio "ha deciso di farsi carico di una figura orientata allo sviluppo dell'offerta culturale a Locarno, inclusi i musei".
Non da ultimo, il carovita per i dipendenti comunali. "Siamo perfettamente coscienti che i margini di manovra delle finanze della Città non sono molto ampi – si spiega nel rapporto –, tuttavia siamo dell’avviso che uno sforzo supplementare vada fatto in favore dei dipendenti delle classi salariali più basse". Da qui la proposta: "Considerando come non sia possibile riconoscere un carovita integrale del 2,1%, chiediamo che sia applicato il principio del modello applicato dal Consiglio federale, cioè di concedere un bonus una tantum di 500 franchi per il mese di marzo alle classi salariali da 1 a 7 per un totale di 57mila franchi”.