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Da Palazzo Marcacci dialoghi, spunti e riflessioni ‘democratici’

Domenica, in occasione della giornata della democrazia, la Città ha offerto un ricco e variegato programma raccogliendo una buona partecipazione

16 settembre 2024
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Domenica 15 settembre – nell’ambito della giornata internazionale della democrazia – la Città di Locarno ha invitato la popolazione a Palazzo Marcacci per una mattinata di porte aperte e di riflessione sulla democrazia e su temi fondamentali quali il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la libertà e l’uguaglianza. Una ricorrenza che il Municipio, su stimolo del Consiglio comunale, ha dunque voluto celebrare con un programma ricco e variegato cercando di coinvolgere pubblici di tutte le età e fornendo stimoli di approfondimento, raccogliendo una buona partecipazione. Nei saluti istituzionali iniziali, il sindaco Nicola Pini ha ribadito come la democrazia vada costantemente alimentata e quanto sia importante curare il rapporto di fiducia tra governati e governanti, così come l’importanza di una cittadinanza realmente attiva: perché la carica politica più importante, ha concluso, non è quella di sindaco, o presidente del Consiglio comunale, ma quella di cittadino. Da parte sua la presidente del Consiglio comunale Valérie Camponovo ha insistito sull’importanza del coinvolgimento di tutta la popolazione, anche dei più giovani, e delle donne, in politica, perché solo così si potrà avere una democrazia inclusiva. «Trasparenza, maggiore coinvolgimento e partecipazione attiva dei cittadini nelle decisioni politiche locali, sono tutti punti fondamentali per una democrazia forte e inclusiva», ha sottolineato.

Il giornalista e divulgatore Jonas Marti ha presentato una lezione-spettacolo volta a far riflettere i numerosi partecipanti sulla democrazia alle nostre latitudini: “Sono pazzi questi ticinesi. Breve storia di come è nata la nostra democrazia”, il titolo della sua relazione, che con l’ausilio di immagini di archivio ha ripercorso gli anni più turbolenti del nostro sistema di governo, in particolare nell’Ottocento, portando così l’attenzione dei presenti sulla sua fragilità e sensibilità. Nessuna democrazia è scontata, neanche la nostra, come lo prova la strada che ha portato alla sua istituzione. Molto apprezzato anche il dialogo diretto con i membri dell’Esecutivo cittadino, che dopo una breve presentazione si sono messi a disposizione dei presenti per domande e proposte. Una democrazia che più diretta non si può, ha specificato il sindaco, ribadendo l’importanza di un dialogo costante tra Cittadini e Istituzioni.

La democrazia attraverso film e libri

Se la democrazia va alimentata costantemente, come hanno rilevato più interventi nel corso della mattinata, un contributo lo danno naturalmente film e libri: proprio per questo il Municipio ha voluto chiedere dei consigli a esperti di libri e cinema, consigli che sono stati presentati nel corso della mattinata. Giona Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, ha segnalato “Roma città aperta” e “Paisà”, a suo dire due film chiave che instancabilmente e inesorabilmente continuano a ricordarci ciò per cui vale la pena battersi ancora oggi. Da parte sua Niccolò Castelli, direttore delle giornate di cinema di Soletta, ha segnalato due film di registi svizzeri che entrano nelle stanze del potere: il primo, ‘Democracy - Im Rausch der Daten’, è un documentario del 2017 di David Bernet che segue il parlamento europeo nei lavori per la definizione di una legge sulla privacy; il secondo, ‘Mais im Bundeshuus – Le génie hélvétique’ di Jean-Stéphane Bron, del 2003, entra invece a Palazzo federale, raccontando il funzionamento della democrazia parlamentare elvetica. Due film, ha concluso Castelli, che raccontano come la democrazia non sia semplicemente il più forte, o chi ha la maggioranza, che vince, ma anche il considerare le opinioni dell’altro. Marco Poloni, direttore del Conservatorio Internazionale delle Scienze Audiovisive (Cisa), ha inoltre parlato della fragilità della democrazia presentando un film cileno immersivo e a tratti documentaristico.

Forte anche la collaborazione con le librerie cittadine – Libreria Locarnese, Libreria Alternativa e Lo Stregatto – che è sfociata nella presentazione di diversi consigli di lettura per tutti i gusti: da ‘Democrazia’ di Giovanni Sartori, ‘Democrazia Miope’ di Jan Zielonka, ‘Il futuro della democrazia’ di Norberto Bobbio a ‘L’esercizio della democrazia’ di Napolitano-Zagrebelski, passando da ‘Le elezioni degli animali - nella foresta non si parla di altro’, una pubblicazione dedicata ai più piccoli. I consigli di lettura, così come i video sono reperibili sul sito della Città (locarno.ch).

Il Club del dibattito, dai giovani per i giovani

A completare la mattinata – prima di un aperitivo – la presentazione del progetto “Club del dibattito” da parte dell’associazione “Gioventù dibatte”. Una nuova iniziativa che parte proprio dal Locarnese e che vuole coinvolgere i giovani della regione anche al di fuori del perimetro scolastico. Daniele Bianchetti, fra i promotori, ha spiegato gli obiettivi principali del progetto: da un lato offrire ai giovani momenti di confronto su temi che li interessano o che concernono la realtà in cui vivono, dall’altro la diffusione della conoscenza e della pratica del dibattito – strumento fondamentale della democrazia – nelle scuole e nella società.

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