Locarnese

Uso del suolo pubblico, Locarno rivede i regolamenti

Le tariffe scenderanno. Elena Zaccheo: ‘Terranno maggiormente in considerazione il contesto economico spesso in balia di situazioni avverse’

Il cuore della città
(archivio Ti-Press)
12 agosto 2024
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A Locarno è pronta la proposta municipale di revisione totale del Regolamento sull’occupazione del suolo pubblico, che risaliva a quasi cent'anni fa (al 5 marzo 1925), come pure quella del Regolamento per il prelievo delle tasse per l’uso dei beni demaniali comunali e per la concessione dei permessi d’abitabilità, del 20 dicembre 1982.

«È un’occasione importante per aggiornare una regolamentazione ormai datata e dare adeguato seguito alle richieste degli esercenti e degli altri attori economici attivi in Città, adottando tariffe per l’occupazione del suolo pubblico che tengano maggiormente in considerazione il contesto economico spesso e volentieri in balia di situazioni avverse», spiega Elena Zaccheo, capo del Dicastero sicurezza.

La manovra è stata chiesta a più riprese da membri del legislativo, ad esempio dalla mozione del 23 gennaio 2020 dei consiglieri comunali Bruno Bäriswyl e Alberto Akai, che suggerivano appunto un intervento sull’attuale regolamentazione per l’uso del suolo pubblico, tenendo conto degli interessi di commercianti ed esercenti, confrontati con tutta una serie di difficoltà, emerse in particolare a seguito del periodo di pandemia.

Il Municipio ha in particolare risolto di approvare una nuova regolamentazione delle zone, aggiornando la ripartizione delle strade e delle piazze che le compongono e tenendo conto dell’evoluzione del territorio negli ultimi decenni, avendo gli attuali regolamenti già una certa età. La Rotonda di Piazza Castello, per dirne una, ha subìto un profondo cambiamento rispetto all’epoca in cui sono stati redatti i testi citati. Va inoltre notato che, con le novità proposte, la Città si allineerebbe ai principali Comuni della regione e del cantone. Locarno è di fatto uno dei pochi a non avere attualizzato la regolamentazione in materia di occupazione del suolo pubblico, risultando pertanto una sorta di “unicum” difficilmente giustificabile e cagionando non da ultimo una gestione amministrativa alquanto laboriosa.

Oltre alla revisione dei due i regolamenti viene proposto un adeguamento delle tasse, come pure l’unificazione delle zone di riscossione.

“A tutti gli effetti ogni esercente godrà di una diminuzione delle tariffe per l’uso del suolo pubblico – specifica il Municipio cittadino in una nota ai media –. L’unificazione delle zone di pagamento concerne sia le estensioni annuali (precari) sia quelle temporanee, al fine di semplificare e chiarificare le tariffe di utilizzo. Così facendo l’esercente avrà un'unica zona con una tariffa che varierà unicamente a dipendenza del tempo di occupazione”. Le tariffe saranno regolate da un’apposita Ordinanza, che pure sarà oggetto di revisione, una volta ottenuta l’approvazione dei regolamenti.

Con le nuove tariffe il Comune incasserà circa 55mila franchi in meno rispetto a oggi, su un'entrata annuale stimabile attorno ai 415mila franchi per i soli esercizi pubblici. Si segnala inoltre che la nuova regolamentazione permetterà al Municipio di prelevare dai ristoratori una tassa a sedia in occasione delle manifestazioni di grande richiamo, come avviene già attualmente ad Ascona. Una facoltà prevista a livello di regolamento, ma che per ora il Municipio non ha intenzione di mettere in atto. Un’ulteriore differenza rispetto al passato, è costituita dall’introduzione di una norma che, in caso di mancato pagamento della tassa per l’uso del suolo pubblico, dopo doppia diffida, autorizza il Municipio a procedere con la revoca dell'autorizzazione. Inoltre, per meglio gestire il rischio degli scoperti per le casse comunali, la fattura verrà emessa già all'inizio del periodo di occupazione e di uso del suolo pubblico.