Cresciuta in giudicato la decisione del legislativo per il comparto montano di Locarno
Dopo la crescita in giudicato della decisione del Consiglio comunale dello scorso 8 aprile, il Comitato “Salva Monte Brè” si esprime positivamente sulle modifiche apportate dal legislativo alle norme pianificatorie del comparto montano di Brè e Cardada.
"Se questo risultato è stato reso possibile un grande merito va riconosciuto alla Commissione del Piano regolatore che ha saputo recepire in larga misura le richieste espresse da oltre 1'850 cittadini che nel 2019 avevano sottoscritto in poche settimane l’iniziativa popolare comunale ‘Salva Monte Brè’ – si legge in una nota inviata ai media –. A questo proposito si ricorda che l’iniziativa dichiarava in modo esplicito di non essere contraria all’edificazione, ma di prevedere uno sviluppo del comparto montano della città compatibile con il carattere di quartieri discosti, destinati a una residenza e ad attività turistiche e alberghiere a bassa densità. Un sentito ringraziamento va quindi espresso ai membri della citata Commissione, come pure ai consiglieri comunali che hanno adottato delle norme più consone e coerenti per questi due quartieri di Locarno. Certo, non tutte le richieste di ‘Salva Monte Brè’ sono state accolte, ma questo fatto non contraddice il giudizio largamente positivo espresso”.
Nell’attesa che le modifiche apportate alle norme pianificatorie siano condivise dal Consiglio di Stato, “Salva Monte Brè” ha recentemente sollecitato il Municipio di Locarno affinché adotti “le necessarie misure previste dalla Legge sullo sviluppo territoriale poiché non sono noti i tempi tecnici per l’approvazione delle modifiche da parte dell’autorità cantonale dopo che sarà pubblicata, da parte dell’esecutivo cittadino, la variante decisa dal Consiglio comunale”.