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Nel Far West dei taxi la concessione sembra una pistola scarica

I tassisti ufficiali di Locarno, che pagano una delle tasse più alte in Ticino, lamentano concorrenza sleale e poca considerazione dal Municipio

(laRegione)
25 aprile 2024
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«Paghiamo profumatamente (anche oltre 1’000 franchi, più di chiunque in Ticino) l’autorizzazione per essere riconosciuti quali tassisti “ufficiali” di Locarno, ma siamo quelli meno tutelati e considerati dal Municipio, con la conseguenza che gli altri (la concorrenza non ufficiale) ci soffiano il lavoro sotto il naso. È come essere nel Far West senza armi per difenderci, perdiamo in partenza, così non possiamo più andare avanti».

È l’appello che hanno deciso di lanciare attraverso laRegione i tassisti concessionati di Locarno, che abbiamo incontrato poco distante dagli unici posteggi in città che sono rimasti loro per esercitare la professione, ossia di fronte all’ormai ex Globus – zona tra l’altro al momento desolatamente “morta” in attesa del rilancio, che sembra tardare a partire –, dove sono obbligati (loro) a rimanere in attesa dei clienti. In sostanza, quello che dovrebbe essere un vantaggio dato dall’autorizzazione di tipo A – ossia la possibilità di stazionare su suolo pubblico, ma sempre rigorosamente negli stalli a loro dedicati –, si trasforma in una limitazione… «E questo è uno dei principali problemi, perché mentre noi in rispetto all’Ordinanza municipale sul servizio taxi dobbiamo stazionare nei parcheggi preposti, gli altri possono circolare liberamente senza praticamente venir ripresi da chi invece dovrebbe farlo, ossia la Polizia comunale, che al contrario si dimostra molto puntigliosa nel nostri confronti – ci raccontano, anche a nome dei colleghi, tre dei sette autisti concessionati locarnesi –. Recentemente tra l’altro ci hanno tolto gli spazi che avevamo vicino al Debarcadero (dove va detto sono in corso importanti lavori di riqualifica e messa in sicurezza stradale, ndr) e quindi attualmente siamo davvero tagliati fuori dalle zone “vive” della città. Abbiamo chiesto di ricavarci degli stalli nella zona della rotonda di Piazza Castello, o lungo la via Luini, ma niente. Da parte delle autorità comunali aspettavamo anche la posa di alcuni cartelli che almeno segnalassero la nostra presenza e con i nostri numeri di telefono in Largo Zorzi, ma visto che non arrivavano abbiamo dovuto provvedere da soli, ovviamente finanziandoli di tasca nostra, nonostante come detto paghiamo già lautamente quegli spazi e forniamo un servizio importante per la Città».

‘Siamo gli unici a pagare le imposte qui, ma quelli con meno diritti’

Gli “altri” a cui si riferiscono i nostri interlocutori, sono autisti privati (dipendenti o indipendenti) che in particolare durante il weekend e in occasione dei grandi eventi come i concerti o il Locarno Film Festival, si riversano, anche dalle località vicine, nella città sul Verbano a caccia di clienti. Non essendo in possesso della concessione per Locarno, non possono né sostare su suolo pubblico né “adescare” clienti, ma solo accorrere su chiamata… «In realtà fanno quello che vogliono. Si piazzano, o continuano a passare, in punti strategici, ad esempio vicino ai tre bar (Sport, Mono, Locarno) e alla Piazza Castello, con l’insegna accesa (anche questo vietato se sprovvisto di concessione, ndr) e ci rubano i clienti. Una ditta con sede a Losone, la EcoTaxi, ha persino preso in affitto due posteggi nella zona della Rotonda e svolge servizio come se niente fosse. Oltre al danno, dobbiamo subire la beffa di vedere la nostra Polizia non intervenire, mentre se siamo noi a fare lo stesso in altre località, ad esempio Ascona, dopo trenta secondi ci mandano via. In pratica, siamo gli unici con autorizzazione e gli unici che pagano le tasse a Locarno, ma quelli con meno diritti».

Non è bastato unire le forze

Una situazione di certo non nuova quella denunciata dai tassisti locarnesi, che a inizio 2020 avevano deciso – anche alla luce dell’assenza di una legge cantonale che disciplina il funzionamento del servizio taxi – di unire le forze e costituirsi in gruppo, proprio per avere un peso specifico maggiore sia nella lotta alla concorrenza sleale, sia nelle discussioni con i partner istituzionali, Municipio (e la sua Polizia) in primis… «Era stato anche attivato, per favorire la crescita della mobilità pubblica, un numero verde raggiungibile 24 ore su 24 e in generale inizialmente sembrava che avevamo finalmente preso la direzione di un miglioramento della situazione, in particolare nel dialogo con la Città, ma come detto alle promesse non sono seguiti i fatti e oggi ci ritroviamo a stare se possibile peggio di prima. E ci sentiamo presi in giro».

Sul tema era stata anche presentata, nell’ottobre 2021, un’interrogazione (primo firmatario il consigliere comunale della Lega Gianni Guerra) che tra le altre cose oltre a sottolineare l’elevatissima tassa – allora fissata in 1’500 franchi, mentre oggi è stata abbassata e varia in base al tipo di veicolo utilizzato – pagata dai tassisti concessionati, chiedeva lumi circa la presenza della citata EcoTaxi. Nella sua risposta il Municipio, dopo aver premesso che “chiunque può accedere alla professione di conducente per il trasporto professionale di persone, superando un test attitudinale e in seguito immatricolando un veicolo adibito a tale scopo”, in sostanza aveva archiviato la faccenda affermando di avere limitato margine di manovra, trovandosi i due stalli utilizzati dalla ditta in questione su suolo privato, ma che nel momento in cui i veicoli lasciano quest’ultimo, sono obbligati a spegnere l’insegna luminosa, pena l’intimazione di una multa. Situazioni queste ultime due che, secondo quanto riferiscono i nostri interlocutori, raramente si verificano.

Preoccupazione in vista dell’estate e dei grandi eventi

«È davvero frustrante, perché noi rispettiamo tutta una serie di condizioni (in primis il servizio 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno) indicate nell’ordinanza, ma in cambio ci sembra di ricevere davvero poco e anzi, nei momenti in cui potremmo lavorare meglio, ci vediamo soffiare i clienti da quella che in definitiva è concorrenza sleale. Perché è anche di questo che stiamo parlando, i nostri guadagni sono interamente rappresentati dall’incasso di giornata e si fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese. Non chiediamo molto al Municipio, semplicemente di venir maggiormente considerati, rispettati e tutelati».

Anche perché l’estate e i suoi grandi eventi sono ormai alle porte e i tassisti concessionati di Locarno rischiano ancora una volta di ritrovarsi nel selvaggio mondo dei taxi con le “pistole” scariche.

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