Foto e testi delle sei pagine speciali apparse fra febbraio e ottobre '23 su ‘laRegione’ in esposizione nella scuola in via Cappuccini 2
Trasloca da una scuola all’altra la mostra sui reportage sul tema delle migrazioni pubblicati dal nostro giornale. Dopo un primo allestimento fra dicembre e gennaio al Centro professionale tecnico di Locarno, l’esposizione è attualmente in corso, e visitabile dal pubblico durante orari e calendario scolastico, al Centro professionale commerciale in via Cappuccini 2, sempre a Locarno. Lo sarà fino alla metà di marzo.
Stiamo parlando dei due racconti di viaggio apparsi su ‘laRegione’, in tre puntate, fra febbraio e ottobre del ’23. Gli autori sono Davide Martinoni, della redazione di Cronaca del Locarnese, e il fotografo Samuel Golay, dell'agenzia Ti-Press, già vincitore dello Swiss Press Photo. Il lavoro giornalistico si compone di una quindicina di immagini in grande formato realizzate fra Ginevra e Ventimiglia, più la riproduzione, pure in grande formato, delle 6 pagine speciali pubblicate sul giornale (e online: ai contenuti integrali rimandano anche i codici QR che si trovano sui pannelli espositivi).
Il primo viaggio era stato effettuato a Ginevra all'inizio del '23, sulle tracce dei senzatetto e dei disagiati sociali. Punto di partenza era stato il Refettorio, luogo di sperimentazione gastronomica che a mezzogiorno è ristorante a pagamento per una clientela “normale”, e la sera mensa sociale gratuita. Il secondo viaggio aveva portato fotografo e cronista a Ventimiglia, terra di confine in cui iniziano, e spesso finiscono, le speranze dei migranti bloccati nel “collo di bottiglia” fra Italia e Francia, fra passatori, accampamenti abusivi e infiniti tentativi di attraversamento di un confine pressoché impermeabile ai migranti e alle loro aspirazioni.
Obiettivo della mostra itinerante (info: davide.martinoni@laregione.ch) è coinvolgere le classi, con i loro docenti, per approfondire il tema dei fenomeni migratori alla luce di due significative esperienze dirette, soffermandosi sul modello, sempre più raro, del reportage giornalistico.