Accanto alla relativa ordinanza un'ulteriore iniziativa per raccogliere le testimonianze di chi subisce e denuncia atteggiamenti provocatori o avances
Con l’ordinanza concernente le molestie sul posto di lavoro nasce il Gruppo ascolto e tutela (Gat). Lo fa sapere il Municipio di Palazzo Marcacci, a detta del quale la tutela della salute psicofisica delle proprie collaboratrici e dei propri collaboratori è da sempre una priorità. In questo filone si inserisce l’ordinanza concernente le molestie sul posto di lavoro. La medesima garantisce la massima privacy a tutela di chi denuncia una molestia, sia per averla subita, sia per esserne stato testimone. Per rendere un eventuale processo di segnalazione il meno complicato possibile, è stato appunto creato l’apposito Gat – composto da tre persone provenienti da diversi settori dell’Amministrazione – che si occuperà di trattare gli eventuali casi di segnalazioni, denunce vere e proprie o anche solo esternazioni di disagi vari.
L’introduzione dell’ordinanza è stata fortemente voluta dall’Esecutivo da un lato per conformarsi con quanto già messo in atto in altri Comuni o altre aziende, ma anche e soprattutto per dotarsi di uno strumento vero e proprio, che metta nero su bianco le possibilità di azione in questi frangenti da parte del datore di lavoro e che, allo stesso tempo, garantisca la completa tutela delle e dei dipendenti, nella malaugurata ipotesi che dovessero mai trovarsi confrontate o confrontati con una situazione percepita come una molestia, nel senso più ampio di questo termine.
A ulteriore tutela delle e dei dipendenti, e in modo da rendere il processo di segnalazione il più confortevole possibile – sia dal punto di vista umano, sia da quello procedurale – è stato, come accennato, istituito un apposito gruppo, che si occuperà di trattare gli eventuali casi e che vuole essere il primo punto di contatto, assolutamente neutrale. È infatti facile comprendere che chi malauguratamente viene a trovarsi in una di queste difficili situazioni non si trovi a proprio agio a interagire e ad aprirsi con qualcuno del proprio settore lavorativo o con il proprio superiore diretto. Così come potrebbe non trovare il coraggio e/o la forza di rivolgersi direttamente all’Ufficio delle risorse umane.
Il Gruppo ascolto e tutela, si occuperà in primis di ascoltare e raccogliere le informazioni preliminari, potendo dunque effettuare una prima valutazione della situazione. Avvenimenti importanti o gravi saranno poi demandati – giocoforza – all’Ufficio delle risorse umane.