Nasce un comitato che raccoglierà le firme per chiedere al Cantone di salvaguardare il quartiere sul lungolago
Un SOS per Viale Cattori a Muralto e, con lui, per l’intero quartiere sul lungolago che gravita attorno al “debarcadero”. A lanciarlo è il comitato “Salviamo Viale Cattori” in fase di costituzione. Un gruppo spontaneo e apartitico che sta preparando il lancio di una petizione per sensibilizzare l’autorità cantonale affinché blocchi il progetto che prevede di convogliare sull’asse debarcadero-Viale Cattori ben 250 bus al giorno e consideri alternative meno invasive.
Tutto è, come noto, legato alla realizzazione del previsto Nodo intermodale alla stazione Ffs di Locarno-Muralto. “Quest'opera – indicano i promotori del nuovo Comitato – consentirà un’organizzazione ottimale del trasporto pubblico su gomma per i passeggeri in arrivo/partenza alla stazione. Siamo ben consci dell’importanza e della necessità di creare un nodo intermodale per favorire al massimo il traffico dei mezzi pubblici su ruota e auspichiamo quindi una sollecita messa in attività. Tuttavia, siamo convinti del fatto che la soluzione che l’autorità cantonale ha deciso di adottare non sia opportuna, poiché danneggerebbe in modo marcato un comparto del lungolago che dovrebbe invece essere non solo salvaguardato, ma ulteriormente valorizzato”.
E ancora: “La scelta del progetto ‘250 bus quotidiani lungo Viale Cattori’ da parte del Cantone giunge, come noto, dopo che il Consiglio comunale di Muralto ha sciaguratamente affossato la possibilità di approfondire un’altra variante (tecnicamente definita 1A). Tale variante avrebbe permesso ai bus di raggiungere la prevista pensilina di smistamento del nodo intermodale in stazione mantenendo i percorsi attuali (Viale Balli/Via Stazione). Se il Legislativo muraltese non ha purtroppo saputo cogliere questa opportunità, la variante 1A potrebbe oggi essere ancora facilmente recuperata e approfondita dal Cantone (se del caso, eventualmente anche un’altra soluzione, pur che risulti meno invasiva rispetto a quanto invece previsto). Così facendo si eviterebbe uno scempio urbanistico dalle conseguenze nefaste per i decenni a venire”.
Con la petizione che verrà lanciata in questi giorni, il comitato “Salviamo Viale Cattori” intende sensibilizzare l’autorità cantonale sul fatto che la scelta “250 bus al giorno” non gode di quel consenso popolare che lo stesso direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha sempre auspicato di ottenere realizzando il nodo intermodale alla stazione: “A tal proposito, basti solo ricordare che lo stesso consigliere di Stato aveva già bloccato il progetto in precedenza, quando erano state raccolte oltre 500 firme di muraltesi insoddisfatti delle soluzioni pianificatorie che si prospettavano”.
Il comitato promotore della petizione ribadisce di conseguenza la necessità di preservare Viale Cattori: “Un percorso che con i suoi caffè e ristoranti che vi si affacciano evoca il fascino di un boulevard che collega direttamente la stazione al lago permettendo di ulteriormente valorizzare quella funzione di punto d’ incontro di forte valenza socio-commerciale e turistica che caratterizza questo quartiere del lungolago. Siamo certi che a tutt’oggi ci sia ancora la concreta possibilità di recuperare e approfondire delle varianti alternative meno invasive e deturpanti rispetto a quella decisa dal Cantone. In particolare, la soluzione 1A che prevede di mantenere i percorsi attuali dei bus realizzando in prossimità della stazione solo quei correttivi minimi necessari per la funzionalità del nodo intermodale. Approfondendo in particolare questa variante si renderebbe inoltre anche possibile completare il progetto, aggiungendovi un tassello importantissimo oggi purtroppo ancora mancante: vale a dire la realizzazione di un sottopassaggio pedonale fra l’attuale negozio ‘Avec’ e l'autosilo. Un’infrastruttura che si fa sempre più improcrastinabile per evitare l’attuale viabilità a singhiozzo dovuta agli attraversamenti del campo stradale da parte dei passeggeri in arrivo/partenza dai treni. Arrivi e partenze che avvengono oramai con scadenze orarie sempre più frequenti e ravvicinate”.
La petizione potrà essere firmata da tutti i cittadini (anche non muraltesi) che hanno a cuore la salvaguardia di un quartiere del lungolago che riveste un’importanza socio-turistica e commerciale non solo per Muralto, ma per l’intero agglomerato del Locarnese. Ciò anche solo considerando quanto la Città di Locarno si appresta a realizzare implementando il progetto “Nouvelle Belle Époque”: una riqualifica del comparto di Largo Zorzi/Piazza Grande e dell’attiguo debarcadero dei quali Viale Cattori rappresenta un’appendice a nord-est particolarmente significativa.