Bosco Gurin

Bocciata la variante di Pr, cade l'ampliamento dell'albergo

L'Assemblea nega a Frapolli la necessaria base pianificatoria per creare nuove stanze ‘superior’ e la Spa dell'hotel. Ma l'imprenditore ha un piano B

23 giugno 2023
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Una valanga estiva. Del tutto fuori stagione, anche se ci troviamo in una stazione turistica in quota come Bosco Gurin. Quella che si è abbattuta venerdì scorso, 16 giugno, in occasione dell'assemblea comunale, si è portata via niente di meno che il previsto ampliamento dell'Albergo Walser. Un progetto da svariati milioni di franchi, comprendente una quindicina di camere di lusso e Spa completa di piscina e di tutto l'occorrente per il benessere degli ospiti. Un'idea ambiziosa, che sarebbe dovuta servire per rilanciare l'immagine della stazione walser nei mesi soprattutto freddi (dopo sci) e ampliare l'offerta alla clientela che decide di soggiornare in paese. Il tutto aggiungendo all'attuale hotel un'ala, su un terreno di circa tremila metri quadrati all'entrata del paese.
L'assemblea comunale (scarsa la partecipazione ci è stato riferito) al momento del voto sulla variante di Piano regolatore necessaria a far partire l'operazione di potenziamento della struttura ricettiva non ha seguito le indicazioni del Municipio e, in mancanza della maggioranza qualificata necessaria in questo caso, ha in pratica affossato la richiesta. Non è la prima volta, a onor del vero, che la proposta pianificatoria finiva al vaglio della cittadinanza; in passato, per rispondere alle osservazioni dei commissari della gestione assai critici, era già stata discussa e, infine, ritirata dall'esecutivo. Stavolta, come detto, è andata peggio e si è infranta sugli scogli. Tra i motivi sollevati in sala dai contrari, c’è chi ha parlato di un'offerta di posti letto già più che sufficiente e sulla necessità, semmai, di migliorare e sfruttare al meglio l'esistente. «È andata così – si limita a commentare il sindaco, Alberto Tomamichel – siamo in democrazia e bisogna accettare la volontà della maggioranza».

‘Il turismo è cambiato, non bastano più letto e comodino’

Deluso ma non rassegnato, invece, il promotore del progetto, Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti di risalita della località della Rovana: «Prendo atto di questa decisione che, in ogni caso, a livello pratico non mi cambia nulla. Il tema dell'ampliamento dell'Hotel Walser, è comunque bene sottolinearlo, ha radici lontane. Si torna al 2002, quando il discorso ha preso avvio. Poi è subentrata la famosa ‘moratoria’ (uno stop agli investimenti concordato col Cantone); si è ricominciato a parlarne nel 2014, ripartendo praticamente da zero. Faccio notare a chi ha la memoria corta che questo progetto è contemplato e sottoscritto da tutti i partner coinvolti nella promozione territoriale, Cantone (con la sua politica regionale di sviluppo delle zone discoste) in primis». Ma non è tutto. «Bisogna rendersi conto che il mercato turistico, negli ultimi anni, è radicalmente cambiato. A Bosco, è vero, disponiamo di un'offerta di posti letto sufficiente. Ma il turista che sale quassù non si accontenta più di una semplice camera con letto e comodino. Vuole altro. La Spa contemplata dal progetto andava proprio in questa direzione. Serviva a rafforzare l'intera offerta della destinazione. Idem per quanto riguarda le camere di un certo livello».

Occhi puntati sull'ostello, possibile la sua trasformazione

E, ora, che succederà? «A mio avviso il Cantone, che a livello pianificatorio ha accettato la mia idea e che finanzia il Comune con contributi importanti, dovrà far sentire la sua voce. Perché è chiaro che se dovesse cadere definitivamente questo progetto, c’è il forte rischio che tutto si fermi soprattutto se andremo ancora incontro a inverni privi di neve. La gente non verrà più quassù e tutto cadrà».
C’è comunque ancora una carta nel mazzo dell'imprenditore bellinzonese: l'ostello-casa di vacanza Giovanibosco, di sua proprietà: «Negli ultimi anni, i gruppi che fanno richiesta della struttura sono diminuiti. Potrei pensare di convertirlo in una dependance dell'hotel, sventrandolo e ricavandone camere di lusso e una Spa. Potrei offrire ai turisti quello che non posso realizzare come previsto. Arrivando, così, a una trentina di camere di media-alta qualità suddivise in due edifici».

‘Troppa negatività, mentre altrove stendono il tappeto rosso’

Frapolli non si rassegna dunque all'idea e rilancia. Permettendosi anche una stoccatina a quella parte di popolazione locale da sempre contraria ai suoi progetti: «C’è troppa negatività sin da quando ho messo piede a Bosco Gurin. Gente contraria, di principio, a tutto. Così il villaggio finirà per spopolarsi. È tempo che anche il Cantone faccia sentire la sua voce. Gli investimenti concordati vanno realizzati. Quassù assistiamo a un paradosso con quanto succede altrove, come al San Bernardino, dove il Comune di Mesocco ha spianato il tappeto rosso a quegli investitori privati che sono pronti, in maniera coraggiosa e con idee che sottoscrivo, a rilanciare la località grigionese».
Segnaliamo che l'Assemblea ha invece approvato la seconda variante di Pr inserita all'ordine del giorno, relativa all'abbellimento dell'entrata del paese walser. Presupposto necessario ad alcuni puntuali e mirati interventi, come la sistemazione del centro raccolta rifiuti reso più decoroso con l'interramento dei container e riordino dei posteggi. Accolto pure il consuntivo 2022 del Comune, che chiude con un leggero utile (dovuto in particolare al fatto che l'assenza di nevicate lo scorso inverno ha permesso notevoli risparmi sul servizio di pulizia e sgombero della coltre bianca). Infine sono stati approvati anche due progetti a carattere forestale (uno riguardante in particolare la lotta al Poligono del Giappone, specie invasiva e l'altro alla sistemazione di un tratto di sentiero).