Giovedì in programma l'assemblea dell'Associazione che tutela gli interessi dell'Aeroporto cantonale. Si tornerà a parlare di infrastrutture attese
Si tornerà a parlare di progetti di mini allungamento della pista e di aggiornamento delle infrastrutture giovedì prossimo, in occasione dell'Assemblea dell'Alba, l'Associazione locarnese e bellinzonese che tutela gli interessi dell'Aeroporto cantonale di Locarno. Sì perché nei vari interventi che si susseguiranno sicuramente il tema verrà affrontato. Sul tavolo, da anni, come noto, l’aumento delle quote di sorvolo dato dal prolungamento verso Bellinzona della pista. La conseguenza ambientale sarà la diminuzione del rumore sulle Bolle, sulle zone dei campeggi e sulle zone turistiche di Tenero e, pur se in misura minore, sulle aree residenziali di Tenero e Minusio. Ma l’aspetto che più stride, a detta dei soci dell'Alba, è dato dal fatto che l’opposizione delle associazioni ambientaliste ha bloccato l’entrata in vigore delle misure di mitigazione dei sorvoli delle Bolle di Magadino, correttivi legati proprio al progetto in questione e oggetto delle infinite negoziazioni tra Cantone e Confederazione nell’ultimo ventennio. In concreto ora a Locarno, rilevano i membri dell'Alba, si vola con regolamento di esercizio degli anni settanta, aggiornato negli anni novanta. Il blocco del mini-allugamento ha dunque portato, secondo gli interessati, a un ritardo di vent’anni nel miglioramento della situazione di disturbo arrecato all'avifauna della foce del Ticino. In termini di sviluppo sostenibile il progetto, ribadisce l'Associazione, garantisce i duecento posti di lavoro in parte qualificati, che concorrono alla formazione di decine di piloti civili e militari.
All'ordine del giorno della seduta figurano pure una retrospettiva dell'attività svolta lo scorso anno e i bilanci finanziari.