In prima europea, sviluppata la capacità di riservare in blocco le strutture ricettive. Nel 2022 anche un ricambio generazionale in comitato
Il progetto di ampliamento della Via Alta, l’attivazione del sistema di prenotazioni, il ricambio generazionale in comitato, con una nuova suddivisione dei compiti. Sono i tratti salienti dal bilancio 2022 della Via Alta Vallemaggia, la cui assemblea si è tenuta di recente.
Li ha ripercorsi il presidente Matteo Zanoli, che a proposito delle novità si è soffermato sulla possibilità, in prima europea, di prenotare in blocco le strutture ricettive: «Un esempio d’innovazione particolarmente apprezzato da parte delle maestranze del turismo ticinese».
È particolarmente nutrito, l’elenco delle opere eseguite nel corso del ’22: il rinnovo della segnaletica su più tratti (in alcuni casi con l’Organizzazione turistica regionale), la sostituzione di catene sulla tratta Nimi-Masnee (finanziata con Ticinosentieri), la realizzazione di una tabella con la lista dei lavori eseguiti sulla Via Alta e l’inserimento di tutti gli interventi sulla rete ufficiale nella piattaforma Ibex: «Questo strumento ci permette di avere un maggior controllo del prodotto e una pianificazione più efficace delle opere necessarie», ha detto Zanoli.
Con alcuni volontari è stata tracciata una via alpina diretta per raggiungere la Bocchetta dalla Capanna Canaa, in maniera tale da non dover seguire il sentiero “bianco rosso”, pianeggiante. «Altro nuovo collegamento, attivato con la collaborazione del Patriziato di Campo, è quello relativo per l’entrata/uscita dal lago di Pezz verso Niva; ora è anche inserito sulle carte topografiche».
Stando al presidente, proseguendo, il sito dell’associazione (viaaltavallemaggia.ch) sta riscuotendo ampi consensi: «Abbiamo pure una pagina Instagram e dallo scorso anno siamo su Facebook, con oltre 1’300 amici, che ci permettono di ampliare la visibilità verso un maggior numero di possibili frequentatori. Nel 2022 è stato pure lanciato il nuovo opuscolo/manuale in quattro lingue, disponibile gratuitamente».
Nei giorni scorsi è stata inviata la candidatura al bando di concorso Prix Montagne 2023, indetto dal Gruppo svizzero per le regioni di montagna (Sab) e dalla fondazione Aiuto svizzero alla montagna. La speranza è che «un premio possa aiutarci a sviluppare ulteriori progetti a favore dell’intera comunità toccata dalla Via Alta».
A fronte della stabilità del numero di soci, che sono circa 200 (per 6’000 franchi di quote societarie annue), l’anno scorso c’è stato un aumento del contributo Otr (da 3’000 a 5’000 franchi) e da enti (Comuni, Patriziati e gestori delle infrastrutture lungo la via): «Ciò ci permette di mettere a disposizione gratuitamente alle infrastrutture la licenza annuale di “alpsonline”, che da quest’anno offre la possibilità di attivare le prenotazioni su più strutture con un solo “clic”. Un sistema ancora in fase di assestamento, voluto fortemente da noi e sostenuto finanziariamente dall’Otr e dall’Ente regionale di sviluppo (Ers): il costo iniziale di 20mila franchi per noi sarebbe stato insostenibile».
Per il futuro, un importante progetto che si intende sviluppare è quello di un collegamento con l’Italia, in collaborazione con gli amici di Montecrestese; «in particolare – ha specificato Zanoli – con l’Associazione sentieri degli spalloni. Verrà creata una via partendo da Cimalmotto e attraversando la Val Cravairola e il Passo Fria. Allacciandoci alla zona di Domodossola e avvicinandoci al Vallese, siamo convinti che questa apertura possa suscitare l’interesse di moltissimi appassionati della montagna, a beneficio di entrambe le regioni».