L’itinerario di 200 km è in ottime condizioni e presenta alcune novità, dal sistema di prenotazione online comune per tutte le capanne ai vari trekking
Mentre in pianura si boccheggia, in alta montagna la stagione escursionistica è in pieno svolgimento e tra le opzioni più gettonate c’è la Via Alta Vallemaggia, l’itinerario di 200 km che abbraccia l’intera valle locarnese e si affaccia alle limitrofi valli Verzasca, Bedretto, Formazza e Onsernone. Anche per questa stagione non mancano le novità, come ad esempio l’introduzione di un sistema di prenotazione online comune per tutte le capanne (salvo il rifugio Barone, in Verzasca) e la proposta di numerosi trekking, in parte con guida, in parte accompagnati dai membri dell’Associazione Via Alta Vallemaggia. Tra di essi, il presidente Matteo Zanoli e il segretario Timo Cadlolo, che garantiscono come l’intero percorso, che in buona parte si sviluppa sul crinale che segna il bacino imbrifero della Vallemaggia, sia in condizioni ottimali.
«Fortunatamente l’itinerario promosso dalla nostra associazione non ha subito danni significativi a causa delle intense piogge di giugno che hanno causato notevoli danni alle quote inferiori, questo perché la Via Alta Vallemaggia si situa al di sopra del limite del bosco e anche perché i torrenti impetuosi che causano fenomeni erosivi alle quote inferiori in alta montagna si riducono a rigagnoli meno insidiosi. Per questo abbiamo potuto seguire regolarmente il programma di lavori pianificato. Sul terreno siamo intervenuti migliorando ulteriormente la segnaletica orizzontale, che ogni 5-10 metri segna la traccia alpina da seguire. Inoltre in alcuni tratti abbiamo provveduto alla sostituzione delle catene in modo da adeguarsi ai nuovi standard di sicurezza. Naturalmente anche la manutenzione ordinaria del tracciato è già stata effettuata grazie alla collaborazione con i patriziati e le società escursionistiche interessate dal tracciato. In particolare si è provveduto allo sfalcio dei tratti a media quota».
Il successo del percorso, lanciato in grande stile nel 2021, è testimoniato anche dalla notevole presenza di immagini e video presenti sui social media... «Quest’anno, a causa delle limitate precipitazioni nevose, già a maggio abbiamo osservato una notevole affluenza nelle capanne, poi con l’inizio delle vacanze scolastiche vi è stato un calo con molte persone che hanno verosimilmente scelto una destinazione balneare. In ogni caso l’alta stagione per i trekking in quota inizia ora. Oggigiorno sempre più escursionisti si informano e si ispirano attraverso i social media che forniscono un quadro d’insieme sempre aggiornato sulle effettive condizioni del tracciato. Per noi la condivisione di contenuti sui social ha molte implicazioni positive, l’invito è quello di utilizzare #viaaltavallemaggia».
La sicurezza resta una priorità... «La Via Alta è un itinerario di alta montagna. Le condizioni meteorologiche possono cambiare molto velocemente. A 2’500 m di quota anche in piena estate può essere molto freddo, non di rado può anche nevicare. Sul nostro sito (www.viaaltavallemaggia.ch) oltre a presentare le tappe del percorso diamo grande visibilità alle informazioni sulla sicurezza. Inoltre, soprattutto per i meno esperti e per coloro che apprezzano la possibilità di vivere un’esperienza in gruppo, offriamo una serie di proposte con guida. A fine mese il gruppo capitanato dal presidente onorario Efrem Foresti partirà per affrontare lo storico trekking Cardada-Fusio. Parallelamente proponiamo tre trekking in collaborazione con Peak2Peace, l’ultimo dei quali a inizio settembre. Ci sono ancora alcuni posti disponibili, chi fosse interessato può contattare l’associazione».
Per gli esordienti quest’anno viene proposto anche un "assaggio" di Via Alta. «Grazie all’iniziativa della giovane e intraprendente Ana Marea Zgraggen, membro di comitato dell’associazione, tutti i sabati di agosto è proposta un’escursione accompagnata da Bosco Gurin a Cimalmotto. Per la Via Alta è una tappa un po’ anomala, infatti non presuppone particolari requisiti tecnici o fisici. Accompagnati da una guida, oltre ad avere una maggiore garanzia di sicurezza, si possono approfondire al meglio la conoscenza del paesaggio antropizzato e naturale della parte superiore della Valle Rovana».
Senza dimenticare evidentemente «i più esperti e coloro che vogliono vivere un’esperienza in autonomia. Grazie al sostegno dell’Organizzazione turistica regionale Lago Maggiore e Valli e dell’Ers-Lvm abbiamo messo a disposizione di tutte le strutture ricettive situate lungo la Via Alta Vallemaggia un sistema di prenotazione online comune. Grazie all’introduzione di questo strumento sul nostro sito abbiamo pubblicato una pagina che permette di verificare la disponibilità di posti letto nelle singole capanne. In quest’ottica ricordiamo che per essere sicuri di trovare un posto in capanna e per facilitare il compito dei capannari è necessario annunciare il proprio arrivo prenotando il posto».