Locarnese

Scuola di Scultura di Peccia, si torna a parlare di aiuti

Il Municipio sottopone al legislativo un credito di ‘soli’ 50mila franchi (150mila in precedenza). Una serata pubblica per chiarire come si procederà

3 maggio 2023
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Torna a far parlare di sé il Centro internazionale di scultura di Peccia, finito nell'occhio del ciclone qualche mese fa dopo il lancio di un referendum (sottoscritto da 76 cittadini, pienamente riuscito) contro la decisione del legislativo vallerano di devolvere un importo di 150mila franchi (scaglionato su tre anni) alla Fondazione che gestisce questa istituzione. Oltre alla raccolta di firme, come noto era stato anche inoltrato un ricorso al Governo contro la clausola d'urgenza alla base della convocazione della seduta di legislativo. Stavolta del tema si parlerà in due momenti ben distinti: dapprima in occasione di una serata pubblica aperta alla popolazione del Comune di Lavizzara voluta per illustrare la nuova strategia adottata dal Municipio, con l'avallo dei responsabili del Centro. Il sostegno comunale, chiarisce il Municipio nella circolare, è finalizzato a favorire il riposizionamento di questa istituzione che valorizza il marmo bianco della Cristallina. La serata informativa si terrà venerdì 5 maggio, a partire dalle 19, direttamente nella sala espositiva del Centro internazionale di Scultura a Peccia.

I centomila franchi ‘mancanti’ recuperati attraverso alcuni sostenitori

Ma non è tutto, perché il prossimo 22 maggio toccherà poi al Consiglio comunale chinarsi sull'argomento. All'ordine del giorno è infatti inserito un credito di 50mila franchi (spalmati su tre anni, 2023-2025) sempre a tale scopo. In pratica il Municipio ha voluto ridurre di due terzi la cifra inizialmente proposta (150mila). Una decisione, quella adottata dall'amministrazione, che si può leggere come un tentativo di calmare gli animi ed evitare l'insidiosa chiamata alle urne dei cittadini (considerata anche la facilità con la quale, in poche ore, le firme dei contrari al credito erano state raccolte in valle). L'esecutivo, nel messaggio, fa tuttavia presente di aver trovato, con l'aiuto di altri attori, il modo di compensare i 100mila franchi di aiuti “mancanti” attraverso donazioni di sponsor e sostenitori esterni. Va da sé che prima di pronunciarsi su questo nuovo messaggio, i consiglieri dovranno dare il loro consenso alla revoca del precedente credito.
Tutto dipenderà comunque ora dalla capacità dei favorevoli di far passare il messaggio e convincere popolazione e legislatori ancora scettici della sostenibilità e rilevanza di questo contributo. Il Municipio, come più volte ribadito in passato, resta dell'idea che questi aiuti, accanto ad altri progetti allo studio, possano contribuire alla crescita del Centro di scultura e allo sviluppo dell'alta valle.