Torna sui banchi del Cc il contributo comunale di 150mila franchi a favore di questa realtà. Il messaggio era stato rimandato al mittente a dicembre
È trascorso circa un mese, in Valle Lavizzara, dalla decisione, da parte del Consiglio comunale, di ‘congelare’, momentaneamente, la proposta municipale di contribuire, con un importo di 150mila franchi, al riorientamento dell’offerta della Fondazione Internazionale per la scultura Peccia (Fis) e del suo Centro Internazionale di scultura (Cis). Un contributo spalmato su tre anni, dal 2023 al 2025, che fungerebbe da ‘apripista’ a ulteriori fondi di sviluppo per complessivi 900mila franchi, finanziato da enti pubblici e privati, fra cui il generoso filantropo che negli anni ha contribuito alla realizzazione, oltre che del Cis, anche della Casa degli Artisti di Peccia. La proposta di non entrare in materia su questo aiuto comunale, necessario per consentire al Cis di poter programmare il proprio futuro rivedendo i costi gestionali e trovando nuovi introiti, non era passato per un soffio: al momento di votare l’entrata in materia, otto consiglieri avevano approvato l’idea, altrettanti si erano opposti. Un pareggio, dunque, equivalente a un ‘nossignori’.
A distanza di qualche settimana e per non perdere ulteriore tempo, ecco che il Municipio torna a convocare, in una seduta straordinaria dedicata esclusivamente all’esame di questa trattanda, il legislativo. La data è quella del 30 gennaio.
In sintesi, il Municipio ha allegato al messaggio da sottoporre, come richiesto dai consiglieri, qualche informazione supplementare. In particolare viene chiarito che la Fondazione, per proseguire sulla via del consolidamento della propria offerta e promuovere nuove iniziative, abbisogna di circa 300mila franchi all’anno su un lasso di tempo di tre anni; importo necessario a garantire i contratti di lavoro ai dipendenti e collaboratori e di assumere un esperto di strategie di sviluppo e ricerca fondi. Si vorrebbe inoltre potenziare la Governance (il Consiglio di Fondazione) accogliendo, al suo interno, personalità di provata esperienza che contribuiscano a dare maggiore visibilità alla struttura. L’obiettivo della Fondazione è di arrivare alla piena autosufficienza operativa da qui al 2027.
Importante tassello di questo discorso di rilancio sarà la programmazione di eventi in grado di autofinanziarsi. Su tutti il concetto ‘LavizzArte’, inserito nel Masterplan 2018-2022 che, con la partecipazione di partner della valle, può offrire una più ampia serie di proposte artistiche, valorizzando e permettendo nel contempo lo sviluppo sostenibile della Lavizzara e della sua comunità.
La Fondazione Internazionale per la Scultura Peccia intende sviluppare un concetto integrato di spazio esperienziale in valle che permetta a turisti e popolazione locale di vivere e sperimentare la regione con una nuova prospettiva: quella dell’arte e della cultura che si fondono all’interno della natura e del paesaggio circostante.
Il Comune, con altri finanziatori parte in causa di tutto questo discorso, sarà ovviamente tenuto al corrente degli sviluppi, con aggiornamenti sullo stato dell’arte e coinvolgimento, diretto, nelle iniziative (come lo studio di riorientamento e il business plan).
Due parole, per concludere, sugli aiuti a favore di questa realtà culturale con sede a Peccia. Si aggirano, come detto, sui 900mila franchi; oltre ai 150mila del Comune, ve ne sono altrettanti (sempre spalmati tra il 2023 e il 2025) dalla Fondazione Vallemaggia territorio vivo; 300mila da parte di un mecenate (anticipo già versato, con quest’ultimo che chiede che anche gli enti pubblici coinvolti facciano la loro parte), 100mila dall’Aet, nuovo importante sponsor; 90mila dal Decs, 60mila dall’Otr (in fase di trattativa)e 50mila da amici e sostenitori del Centro internazionale di scultura.