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Se la scuola resta aperta per aiutare le famiglie

A Locarno diversi genitori hanno sfruttato l’apertura della Scuola dell’infanzia a orario prolungato (Siop) durante le vacanze di Carnevale e di Pasqua

27 aprile 2023
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A scuola durante le vacanze scolastiche. Un paradosso, che ha però “salvato” diversi genitori locarnesi durante le recenti festività di Pasqua e prima ancora in quelle di Carnevale. E che molto probabilmente ne aiuterà ancora di più in futuro.

La Città di Locarno, tramite il suo Istituto scolastico, ha infatti deciso di sperimentare l’apertura della scuola dell’infanzia durante le vacanze. Non una sezione qualsiasi però, quella a orario prolungato (Siop), un servizio per le famiglie in difficoltà nel conciliare lavoro e cura dei figli attivo nel comune che si affaccia sul Lago Maggiore ormai dal 2018 e che prevede orari estesi di accudimento dei bimbi tra le 6.45 e le 18.45 (mercoledì compreso). In pratica, i genitori che ne dimostrano la necessità – la priorità viene ad esempio data a famiglie monoparentali in cui il genitore svolge un’attività lavorativa con orari che non consentono di accudire i figli nelle fasce orarie interessate (che comprendono anche il pranzo) –, possono iscrivere i propri figli al prescuola, al doposcuola oppure a entrambi, a mezze giornate o a giornate intere e a tariffe calcolate in base al reddito (si va dai 6 ai 27 franchi per il giorno completo durante l’anno scolastico e si sale fino a 35, partendo da 20, durante le vacanze). A gestire gli allievi, che di regola tra le 8.30 e le 15.30 sono inseriti nelle sezioni a orario normale, educatori formati, i quali propongono attività (comprese la colazione e la merenda) mirate per bimbi di questa specifica fascia di età.

Un’offerta nata nel 2018 per favorire la conciliabilità tra lavoro e cura dei figli

«Con gli orari particolari della scuola dell’infanzia (8.30-15.45, 11.30 il mercoledì, ndr), i genitori che lavorano si trovano in grossa difficoltà e molto spesso devono affidarsi a centri extrascolastici – ci spiega Cristina Zeeb, direttrice dell’Istituto scolastico di Locarno dallo scorso luglio –. Nel 2018 il nostro istituto (allora guidato da Elena Zaccheo, ndr) e la Città hanno quindi deciso di offrire un servizio di questo tipo alle famiglie dei bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia. In tal modo si permette a questi ultimi di rimanere in un contesto a loro famigliare e ai genitori di conciliare in modo sereno lavoro e vita privata. La sezione a orario prolungato è inserita nella sede dei Saleggi ed è a disposizione delle allieve e degli allievi della stessa sede e di quella di San Francesco (tra le due i bambini si spostano a piedi assieme all’educatrice, ndr), mentre al momento non è disponibile per coloro che frequentano la scuola dell’infanzia di Solduno, in quanto non riusciamo a garantire i trasporti tra una sede e l’altra».

Un servizio sin da subito molto apprezzato dalle famiglie… «Nella sezione a orario prolungato possiamo accogliere un massimo di sedici bambini e abbiamo quasi sempre raggiunto questa quota. L’anno scorso frequentavano però molti bambini grandi, per cui quest’anno c’è stato un piccolo calo e non abbiamo il tutto esaurito, ma per il prossimo si contano già numerose nuove iscrizioni».

Interesse in crescita e offerta da implementare

Un grande interesse figlio di esigenze reali, che hanno come detto portato Locarno a proporre per la prima volta il servizio durante le recenti vacanze scolastiche… «Già nel 2018 si era pensato di estendere il tutto alle vacanze, ma l’idea non si era mai concretizzata. Quest’anno, dopo aver ricevuto la segnalazione di alcuni genitori ai quali un servizio simile avrebbe fatto davvero comodo, abbiamo effettuato un sondaggio e la rispondenza è stata ottima, nella misura in cui un centinaio di nuclei familiari (su un totale di circa 300 bambini) si è detto interessato. Sapevamo che non si sarebbe tradotto in altrettante iscrizioni, anche perché la maggior parte delle famiglie per l’anno scolastico in corso si era già organizzata, ma il Municipio ha pensato che valeva comunque la pena effettuare una sperimentazione e devo dire che è stata molto positiva. Durante le vacanze di Carnevale abbiamo accolto quattro bambini per due giorni, mentre a Pasqua abbiamo coperto l’intera settimana ospitando sette bimbi».

Una domanda dunque crescente, che la direttrice si aspetta possa aumentare ulteriormente, con la conseguente possibilità – o necessità – di ampliare l’offerta… «Abbiamo già messo in preventivo che l’anno prossimo gli iscritti saranno molti di più, perché ora le famiglie sono al corrente di questa possibilità e la sfrutteranno. Se il fabbisogno dovesse effettivamente aumentare oltre la capacità massima attuale, siamo disposti a potenziare il servizio, così come l’idea è di estenderlo anche alle vacanze autunnali, ma in questo senso fondamentale sarà il sostegno del Municipio, che speriamo (e crediamo) di ricevere. Quello che è già certo, è che durante le prossime vacanze scolastiche introdurremo un servizio parallelo, con le colonie diurne al Parco Robinson fino all’anno scorso destinate agli allievi di scuola elementare, che dall’ultima settimana di giugno alla prima di agosto accoglieranno, grazie alle stesse educatrici che già si occupano della Siop durante l’anno, anche i bambini di scuola dell’infanzia».

L’obiettivo: un servizio extrascolastico su tutto l’anno (e spunta l’ipotesi San Carlo)

«La nostra intenzione è di fornire un servizio extrascolastico su tutto l’anno (complementare ai servizi già offerti sul territorio), dedicato a bambini in età di scuola dell’infanzia ed elementare – afferma andando dritto al punto il vicesindaco e Capo dicastero Educazione di Locarno, Giuseppe Cotti –. Come Dicastero abbiamo valutato le opzioni a disposizione, e la possibilità sulla quale ci stiamo concentrando è di ricavare spazi idonei all’interno del Centro diurno dell’Istituto San Carlo. Si tratterà di un servizio legato alla nostra Città, la cui gestione verrebbe però probabilmente affidata a terzi: ad esempio, una delle diverse associazioni che già operano con l’autorizzazione del Cantone e le cui competenze e qualità sono quindi riconosciute. Come detto, al momento siamo ancora nella fase di valutazione approfondita di un’esperienza positiva (quella della Siop, ndr) che ha confermato l’esigenza dei genitori di poter contare su servizi utili a conciliare famiglia e lavoro. Uno di questi è appunto la scuola dell’infanzia a orario prolungato, un progetto che nel contesto ordinario rimarrà attivo in ogni caso: l’eventuale servizio extrascolastico annuale si aggiungerebbe invece per coprire anche le vacanze, comprese quelle estive».