Nei Campionati svizzeri è pioggia di coppe per la regione sopracenerina. Il motivo: ‘Prodotti a chilometro zero, tanta passione e impegno’
Ticino, terra d’artisti ma anche di maestri pizzaioli, soprattutto per quelli che si affacciano su quel ramo del lago… Maggiore. Tale riconoscimento non arriva però dalle impressioni di turisti e gente del posto che, durante l’alta stagione, prendono d’assalto i ristoranti e le pizzerie del Locarnese. No, a decretarlo sono stati i Campionati svizzeri della pizza, competizione – giunta alla sua terza edizione – che ha premiato, nelle varie categorie, Giuseppe De Simone e Daniele Staiano del pastificio L’Oste Mitolo di Quartino e Stefano Spanu del ristorante Centrale di Minusio. Fra lievito madre, impasti profumati e manciate di farina ‘laRegione’ ha incontrato i tre protagonisti, entusiasti di raccontare l’esperienza vissuta e il significato profondo di un cibo che, partendo dalla vicina Italia, ha ormai conquistato i palati di tutto il mondo.
Il terzo Campionato svizzero della pizza si è tenuto il 17 aprile a Disentis, all’hotel Catrina Experience. L’evento, organizzato da Galbani, ha visto partecipare ben 77 cuochi specializzati nella preparazione della pizza e provenienti da ogni angolo della Confederazione. Ma a primeggiare sono stati in particolare i ticinesi, in ciascuna delle categorie presenti: Stg, denominazione che sta a indicare l’originale pizza napoletana (quella col cornicione, per intenderci), classica e contemporanea. Giuseppe De Simone (de L’Oste Mitolo) si è aggiudicato il primo posto nella categoria Stg e il terzo posto in quella contemporanea. E, sempre per quanto riguarda la pizza napoletana, l’argento è andato a Daniele Staiano, anche egli proveniente dal pastificio di Quartino. Nella sezione classica, a tenere alti i colori rossoblù del nostro cantone è stato Stefano Spanu (del ristorante Centrale) giunto secondo. «È stata una bellissima esperienza perché più che un evento è stato una festa – commenta Spanu, che aggiunge –, sinceramente non mi aspettavo questo risultato. Partecipando per la prima volta non avrei mai pensato di arrivare sul podio, ma ne sono molto contento».
Una competizione che vede lavorare “gomito a gomito” molti artisti del gusto provenienti da ogni parte della Svizzera. I Campionati sono anche un’opportunità per apprendere e confrontarsi fra colleghi, come spiega De Simone: «Eravamo circa una settantina di pizzaioli, tutti molto giovani e molto affiatati. Ho potuto apprendere diverse tecniche nuove. In questa tipologia di eventi non vai solo per metterti in gioco ma anche per imparare dagli altri». E riguardo al suo piazzamento: «Se mi aspettavo di vincere? Sì, perché io, ma anche Daniele ci siamo preparati molto e ce l’abbiamo messa tutta». Gli fa eco Staiano: «È vero, prima di arrivare a Disentis abbiamo lavorato e studiato tanto. Più che per vincere per fare un buon lavoro. Non mi aspettavo però questo risultato».
Su nove podi, quattro sono andati a dei pizzaioli ticinesi, tutti provenienti dal Sopraceneri e, più nello specifico dal Locarnese. La domanda – in parte provocatoria – sorge spontanea: sarà che le pizze prodotte in questa regione hanno una marcia in più? Per Stanu e De Simone è tutta una questione soggettiva, perché molto dipende dalla manualità e dall’esperienza del singolo pizzaiolo (poiché lo ricordiamo, a far la differenza non sono tanto i prodotti utilizzati ma anche il procedimento con cui viene fatto questo famoso piatto). Mentre per Staiano una possibile differenza c’è: «In Ticino in generale il livello delle pizze, così come di altri piatti gastronomici, è molto alto. Forse il vantaggio che possiamo avere noi, sia come locarnesi che come lavoratori di questa azienda, sono i prodotti a chilometro zero. Abbiamo a due passi il Piano di Magadino e qui prendiamo quasi tutti gli ingredienti che poi andremo a lavorare – evidenzia il pizzaiolo con un pizzico di ironia –, e poi beh... può essere anche che l’aria del lago porti un sapore diverso e faccia bene alle nostre pizze».