Marco Titocci ha firmato da solo il rapporto di minoranza commissionale sul messaggio con le varianti di Pr nel comparto Maggia-Melezza
Lo ha voluto il destino (e le urne) che il presidente di un club calcistico si trovi in Consiglio comunale proprio nel momento in cui una variante di Piano regolatore prevede la cancellazione del "suo" campo da calcio. Così, da consigliere comunale e membro della commissione del Pr, questo presidente ha la possibilità di esternare il suo disappunto sotto forma di rapporto commissionale. In questo caso di minoranza. Il Comune è Terre di Pedemonte e il presidente-consigliere è Marco Titocci, timoniere dell’As Tegna (fondata nel ’43). Che nel merito della dismissione del campo di calcio ai Gabi nota in primo luogo che la compensazione che giustificherebbe l’eliminazione del campo va a ‘ripagare‘ dei dissodamenti, ma con gli interessi: per 1’396 metri quadrati sacrificati da una parte se ne vogliono ricavare 2’765 dall’altra. Poi, Titocci prima si interroga su chi si assumerà i costi di omologazione di un secondo campo di calcio a Verscio ("è verosimile che andrà a carico dei contribuenti") e si chiede quindi "perché occorra mettere fuori uso una struttura ancora funzionante, quando si è consapevoli che una sua eventuale sostituzione non potrà aver luogo in tempi brevi".
Inoltre, "non si capisce perché il Municipio abbia deciso di eliminare proprio il campo di Tegna, dove risiede una società di calcio tuttora attiva, che si occupa direttamente della manutenzione e gestione dell’infrastruttura e che si presta sempre e senza indugi per varie attività ricreative nel Comune, tralasciando di valutare per esempio anche il campo di Cavigliano, dove non vi è più una società attiva da molti anni, e che per accedervi necessita comunque di passare dalla già sovraccarica via al Mulign di Verscio". Il campo di Tegna è certamente ubicato più centralmente in questo territorio, è meglio raggiungibile con la bicicletta grazie alla nuova e performante pista ciclabile ed è più vicino all’omonima stazione ferroviaria delle Fart". Titocci conclude rilevando perplessità per "il fatto che il Municipio non abbia preventivamente coinvolto i più diretti interessati, come i Patriziati, proprietari dei terreni, le associazioni calcistiche e l’Associazione Golene, così da poter integrare nello sviluppo delle soluzioni anche le loro considerazioni. Se questa variante dovesse essere accolta da questo consesso, resta il forte presentimento che ci potranno essere dei lunghi quanto fastidiosi strascichi ricorsuali".
Va anche ricordato che dopo la pubblicazione del messaggio, ad agosto, una prima reazione era giunta proprio dall’As Tegna, con una lettera in cui veniva chiesto al Municipio se davvero non vi fossero delle alternative. Visto inoltre che il Municipio si propone di destinare l’area dei Gabi da zona per edifici e attrezzature d’interesse pubblico a zona per il tempo libero e area di svago, "è nostra opinione – rilevava l’As Tegna – che un campo sportivo utilizzato per il gioco del calcio a livello amatoriale, senza assolutamente alcuno scopo di lucro, è da ritenersi uno svago o attività per il tempo libero". Non vi sarebbe quindi alcun motivo per modificare la destinazione dell’area. "La nostra società è viva e ha tutte le carte in tavola per continuare imperterrita a svolgere tutte le attività statutarie, come facciamo da 79 anni a questa parte – si leggeva ancora –. Nel luglio del ’23 raggiungeremo il ragguardevole traguardo degli 80 anni di attività ininterrotta, 70 dei quali giocati sul terreno dei Gabi di Tegna".
Per altro, il messaggio municipale in questione va ben oltre la questione del campo di calcio. Tratta infatti alcune varianti di Pr relative al comparto Maggia-Melezza "per risolvere alcune problematiche specifiche, diverse fra loro ma anche interdipendenti – scrive la maggioranza della commissione del Pr, appoggiando il messaggio –: la pianificazione della zona di pericolo e di un parcheggio nella zona dei Saleggi di Tegna; la pianificazione di un ecocentro comunale; e la riorganizzazione delle infrastrutture sportive". Dal profilo della pianificazione, secondo la maggioranza, il messaggio "si basa su una visione logica e coerente; e formula proposte realistiche e sostenibili, i cui ‘limiti’ sono fondamentalmente dettati dalla realtà del nostro territorio e dalla mancanza di alternative praticabili, oltre che dalla legislazione cantonale in materia". Quanto al campo di calcio, la rinuncia a Tegna viene definita "un sacrificio doloroso", conseguenza della prospettata sistemazione del parcheggio in zona Pozzo. Per altro, la logica di concentrare e razionalizzare le infrastrutture sportive (in questo caso su Verscio) "a medio termine risulterebbe vantaggiosa anche dal profilo economico".