Locarnese

Alvad, ‘un clima di lavoro sereno e improntato al dialogo’

I vertici della Spitex locarnese tornano sul caso della lettera di denuncia anonima relativa all’ambiente di lavoro in seno all’Associazione

15 novembre 2022
|

«Il clima di lavoro all’interno della nostra azienda è ottimo, in barba ai contenuti della lettera di denuncia inviata da un sedicente gruppo di dipendenti, in forma anonima, al consigliere di Stato Raffaele De Rosa e in copia all’Ufficio del lavoro; lettera i cui contenuti sono poi stati ripresi, a livello parlamentare, da Matteo Pronzini, deputato Mps».
Lo sostiene e ribadisce il dottor Stefano Gilardi, presidente dell’Alvad, Spitex Locarnese e Vallemaggia, nella consueta conferenza stampa di presentazione del preventivo dell’associazione. Lo fa forte del sostegno della Commissione della gestione, che all’unanimità ribadisce il suo pieno sostegno all’operato dei vertici. «All’interno della nostra azienda, forte di 150 collaboratrici e collaboratori, il rapporto tra il Comitato, la Direzione e il personale è sempre costante e immediato, improntato alla massima trasparenza. Ogni decisione relativa a proposte di aggiornamento delle condizioni di lavoro viene inoltre sempre votata dal personale», prosegue Gilardi.
Stando così le cose, quale peso specifico dare alla segnalazione trasmessa al direttore del Dss e agli uffici cantonali? «Si tratta di una lettera firmata da poche persone, dal momento che la stragrande maggioranza del personale dell’Alvad si è dissociata e ha preso le distanze dai firmatari. Addirittura un gruppo spontaneo di dipendenti ha deciso di procedere per via legale contro questi ultimi. Il che è tutto dire», contestualizza il medico di Muralto, ricordando come «il contratto aziendale deve rispondere agli stessi standard qualitativi di un contratto collettivo di settore. Non solo: in tutti questi anni abbiamo gettato le basi per migliori retribuzioni del personale, che beneficia pure di una cassa pensione molto allettante. Credetemi, con simili condizioni d’impiego, il personale non ha mai avuto una diatriba con i vertici».
Alvad che ha altresì dato prova di trasparenza dopo la denuncia, tenendo al corrente i Comuni (i ‘proprietari’) della situazione, rispondendo alle richieste di chiarimento giunte dai Municipi e ad atti politici presentati nei singoli Consigli comunali. Non da ultimo, come ha osservato Gabriele Balestra, direttore dell’Alvad, «il nostro contratto aziendale viene aggiornato e verificato, annualmente, dalla Commissione paritetica cantonale del ramo tramite i sindacati».

I risultati della ricerca dell’Università di Basilea

Chiusa questa brutta parentesi, la discussione con i media si è incentrata su un altro tema: il lavoro di analisi e confronto con altre Sacd (Servizi di Assistenza e Cura a domicilio) svolto dall’Università di Basilea a partire dal 2021 e i cui risultati sono stati comunicati proprio ora: «Oltre al buon clima di lavoro all’interno dell’Associazione, con la disponibilità al dialogo tra Direzione, capi settore e dipendenti e il riconoscimento dei meriti individuali, da questa ricerca emerge l’ottima offerta formativa che siamo in grado di assicurare, garante di crescita professionale. Tra le note meno liete, invece, il carico di lavoro importante e le difficoltà di conciliare impegni e famiglia che i dipendenti devono affrontare. A tale scopo stiamo lavorando per cercare di capire come migliorare il contesto». Sempre in tema di sostegno ai dipendenti, l’Alvad mette a disposizione dei collaboratori una supervisione da parte di uno psichiatra. «La cura del paziente è infatti anche relazione – puntualizza Alessandra Viganò, direttrice sanitaria –. Si tratta di una componente richiesta e che ognuno di noi vive in modo diverso, a seconda delle sensibilità. Dal momento che ogni caso è un processo di maturazione, una sorta di opportunità, ci sembra preziosa questa forma di aiuto al personale curante».

Il Locarnese, il modello della sanità che verrà

Da ultimo ma non per ultimo, le cifre dell’attività svolta. Si conferma un trend in atto dal 2020, con un marcato incremento della presa a carico di casi legati ad esempio a invalidi o persone con problemi psicologici di età compresa tra i 20 e i 60 anni (+18%) e un cambiamento nella durata degli interventi (il minutaggio scende ma la frequenza aumenta). Volendo fare un confronto con i recenti dati forniti a livello di statistiche federali, si osserva come, su scala nazionale (dove nel computo sono prese in considerazione anche le case anziani), nel 2021 la crescita del lavoro delle Spitex ha registrato un aumento del 5%. «Il Locarnese – ha fatto presente, in tono scherzoso (ma non troppo) Stefano Gilardi – rappresenta quello che sarà la realtà svizzera tra sette anni. Con un invecchiamento più pronunciato della popolazione e un miscuglio culturale, possiamo essere considerati come un modello per la sanità nazionale futura».

Leggi anche: