Locarnese

Minusio, quasi 12 milioni per rifare i tre ponti di via Simen

Va in Consiglio comunale, con la benedizione commissionale, la maxi-richiesta di credito per demolire e ricostruire il Remorino, il Fontile e il Navegna

Il ponte Fontile
20 ottobre 2022
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Ammortamenti per 295mila franchi annui dal 2027 al 2066, più interessi medi annui per 210mila franchi. Totale: circa mezzo milione all’anno. Tanto costerà al Comune di Minusio l’investimento complessivo di 11,8 milioni di franchi per abbattimento e ricostruzione dei tre ponti di via Simen: il Remorino (4 milioni), il Fontile (4,3 milioni) e il Navegna (3,5 milioni di franchi). Un investimento che è all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale – previsto martedì 25 ottobre – e che il Municipio ritiene "fondamentale" e "premessa per uno sviluppo futuro di qualità dei quartieri attraversati dalla via Simen e dell’intero Comune".

Strada di servizio e comoda scorciatoia

Una via Simen, viene ricordato nel messaggio, che dopo l’apertura dalla Mappo-Morettina, nel ’96, era stata chiusa a ovest (zona Verbanella) e declassata da via principale a strada di servizio, "limitando drasticamente il traffico in transito nella parte bassa del Comune". Ciononostante, riconosce l’esecutivo, "via R. Simen rappresenta ancora oggi una via alternativa di fuga importante, soprattutto in uscita verso est, per il traffico di transito della regione". Questo, considerando che "il transito giornaliero di scolari nel tragitto casa-scuola e la presenza di un’apposita pista ciclabile entrano in effetti in serio conflitto con la sempre crescente mole di traffico che regolarmente percorre questo tratto di strada". In cifre, si parla di circa 6-8’000 veicoli nelle due direzioni – ovvero buona parte del traffico che transita da e per Locarno alla Verbanella, circa 20mila veicoli al giorno –, che fanno di quella che doveva essere una via di transito a favore della mobilità lenta una scorciatoia in cui impazza il traffico parassitario (cui vanno aggiunti bus, veicoli pesanti sotto le 30 tonnellate e veicoli di soccorso prioritari quali polizia, ambulanza e pompieri).

Ne consegue che i tre ponti che reggono, materialmente, le sorti della strada, dovrebbero essere all’altezza del compito. Cosa che, a 80 anni dalla loro entrata in servizio, non sono più, essendo giunti alla conclusione del loro ciclo di utilizzo. Lo ha sottolineato il rapporto sul monitoraggio eseguito l’anno scorso dallo Studio Lombardi. "Le strutture – si legge – non sono più in grado di rispondere alle necessità del traffico leggero ma soprattutto pesante giornaliero odierno. L’elevata corrosione dell’armatura, a seguito di distacchi importanti di porzioni di copriferro, rende difficoltosi eventuali ulteriori interventi di risanamento/rinforzo. I ponti presentano un lento (ma continuo) deterioramento delle strutture, dato dall’invecchiamento dei materiali, in particolar modo delle parti in acciaio (armature, appoggi)". I deterioramenti osservati "non mettono a rischio la stabilità dell’opera, ma combinati con gli sforzi costanti prodotti dal traffico giornaliero, obbligano a un monitoraggio costante finché non verranno avviati i lavori di sostituzione". Una prima ispezione era stata effettuata nel 2011, seguita da interventi di risanamento ai ponti Remorino e Navegna.

La Gestione: prima la fermata Tilo

Nel suo rapporto (relatore Dante Pollini) la Gestione sottolinea il ruolo di scorciatoia assunto da via Simen per il traffico di transito in barba agli auspici espressi dopo l’apertura della galleria di circonvallazione. Minusio è attraversata ogni giorno da 26mila veicoli tra via San Gottardo e via Simen. Una situazione che si complicherà quando i cantieri per il completamento dei ponti Remorino e Fontile (costruiti in parallelo) bloccheranno via Simen nella tratta più "calda" per 18 mesi, "riversando ulteriori 6-8’000 veicoli su via San Gottardo". Senza dimenticare lo spostamento, sempre su via San Gottardo, della linea 311 Locarno-Bellinzona. Il conseguente auspicio della commissione è "vedere completata la nuova fermata Tilo prima dell’inizio dei cantieri, e che questa sia sempre raggiungibile in modo semplice da tutto il Comune, così che possa fungere da valvola di sfogo e ulteriore vettore di spostamento per tutti coloro che da Minusio si spostano quotidianamente verso i grandi centri per recarsi al lavoro".

‘Un rigoroso controllo dei costi’

Appoggiando caldamente il progetto nel suo insieme, la Gestione, "vista l’importanza delle cifre", raccomanda che "venga istituito un sistema di controllo interno e di controlling finanziario rigoroso, che permetta di individuare tempestivamente gli scostamenti di ambito e finanziari e di reagire in modo da contenerli e gestirli attraverso le buone pratiche della gestione progetti". I commissari, a nome del Consiglio comunale, chiedono infine di "essere tempestivamente informati degli scostamenti e delle relative contromisure adottate per gestirli".