Locarnese

Concorsi d’architettura, ‘base’ Minergie per non sbagliarsi

A Locarno, su proposta della Commissione energia, il Municipio ha approvato nuove linee guida per evitare adeguamenti progettuali in seconda istanza

Luigi Conforto, responsabile dell’Ufficio energia
(Ti-Press)
3 maggio 2022
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Il label di Città dell’energia, ottenuto nel 2012 e successivamente rinnovato nel 2016 e nel 2020, non deve essere un semplice marchio o una medaglia di cui fregiarsi. Ma deve rappresentare uno stimolo per continuare un percorso a favore dell’ambiente. In particolare, appunto, per ciò che concerne gli aspetti energetici all’interno del comune. Se ne dice ben cosciente il Municipio di Locarno, che su stimolo della Commissione energia ha recentemente approvato delle nuove linee guida che andranno a impreziosire i futuri concorsi pubblici d’architettura proposti dal Comune come ente banditore.

Anche una questione di costi

In sostanza, la Città si ripropone di dare il buon esempio, cercando così di stimolare anche i privati a seguire questa strada. In particolare, adottando le nuove linee guida, ha posto le basi affinché sin da subito, nell’ambito dei concorsi pubblici d’architettura, si contempli l’idoneità ai requisiti energetici minimi richiesti a livello normativo (Minergie o standard equivalente). Un passo che permetterà tra l’altro di evitare adeguamenti progettuali in seconda istanza e, di riflesso, anche un possibile aumento dei costi a causa proprio della mancata attenzione iniziale a questi importanti aspetti.

«Si pone l’attenzione sull’importanza di effettuare le verifiche relative ai parametri energetici già durante la fase dello studio di fattibilità, permettendo di evidenziare sin da subito eventuali limitazioni alle quali diventerebbe difficile porre rimedio una volta concluso il concorso», spiega il responsabile dell’Ufficio energia, e segretario della Commissione energia, Luigi Conforto. «Pensiamo ad esempio all’esigenza di una maggiore altezza dei locali, in cui è richiesta una ventilazione meccanica controllata (standard Minergie), o, in generale, alla climatizzazione negli edifici amministrativi. Se non si prevedono questi aspetti sin dall’inizio, sarà poi assai complicato, e probabilmente anche costoso, correggere il tiro in corso d’opera».

Nei futuri bandi di concorso che vedranno il Comune come banditore/committente, dunque, si specificherà che le proposte dovranno contemplare già a livello progettuale l’idoneità allo standard Minergie base o superiore, a dipendenza del progetto e degli obiettivi energetici e di sostenibilità prefissati. Nelle procedure a selezione, inoltre, eventuali referenze di progetti realizzati con questi standard (o equivalenti) fungeranno da titolo preferenziale. E, ovviamente, anche tra i criteri di valutazione dei progetti figureranno aspetti come l’efficienza energetica in riferimento alle scelte tipologiche e costruttive.

Affinché tutto questo possa emergere ed essere tenuto in considerazione in modo chiaro ed equo, infine, le future giurie chiamate a esprimersi nell’ambito dei concorsi d’architettura saranno coadiuvate – integrandola direttamente oppure come supporto esterno – da una figura professionale in grado di fornire un giudizio in materia.

La Commissione municipale energia

Le nuove linee guida adottate dall’Esecutivo cittadino, come accennato sono state proposte dalla Commissione municipale energia, la cui funzione è anche, sebbene non solo, quella di stimolare l’avanzata, passo dopo passo, sulla strada di una migliore efficienza energetica. A tutto vantaggio dell’ambiente e, come visto, potenzialmente anche per ciò che concerne i costi. La Commissione municipale energia è oggi così composta: presidente Pierluigi Zanchi (capodicastero Sicurezza e Città dell’energia); segretario Luigi Conforto (resp. Ufficio energia); consulenti Claudio Caccia (SvizzeraEnergia per i Comuni), Dario Salvadori (Sportello energia), membri Roberto Avanti, Matteo Buzzi, Roberto Di Bacco, Milton Generelli, Gianfranco Ghidossi e Franco Patà.