Locarnese

Quasi 300 ragazzi bussano al Municipio: ‘Dateci uno skatepark’

Consegnate alla Cancelleria 278 firme: ‘Arricchirà Locarno dai punti di vista sociale, aggregativo, infrastrutturale, turistico, sportivo e di sicurezza’

Pablo alla consegna delle firme alla delegazione del Municipio
8 marzo 2022
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Se vanno in "skate" come si esprimono, sono dei campioni. È davvero una gran bella lettera, quella consegnata pochi minuti fa a Palazzo Marcacci da un nutrito gruppo di "skater" del Locarnese. Soprattutto, è corredata da 278 giovani firme. La richiesta è semplice: realizzare uno "skatepark" a Locarno. E i motivi che la giustificano sembrano davvero non mancare.

"Siamo un gruppo di ragazzi del Locarnese che amano andare in ‘skate’ ma purtroppo, non avendo alternative, siamo inevitabilmente costretti a ricorrere allo ‘street skate’", scrivono i ragazzi. Lo "street skate" è "lo ‘skateboarding’ su strada che prevede l’uso di strutture urbane quali marciapiedi, ringhiere, panchine, cassonetti e muretti". Pratica molto diffusa ovunque, e praticamente ovunque osteggiata, tant’è vero che "veniamo spesso ripresi dai passanti o richiamati dalla polizia locale. Ciò ci crea un continuo senso di disagio e ci sentiamo obbligati a spostarci da una zona all’altra". Serve quindi, anzi urge, "uno spazio adatto nel quale poterci sfogare e praticare la nostra passione (anche a livello agonistico) in tutta sicurezza, senza disturbare i passanti ed evitando il degrado delle strutture pubbliche e/o private".

Il problema, spiegano i 278 "skater", capitanati da Pablo Morinini di Locarno e Alexander Soranzio di Minusio, "è che a Locarno non ci sono zone dedicate allo ‘skateboarding’, ai monopattini, alle Bmx e ai roller". Questo, al netto di quelle che vengono definite "due piccole infrastrutture" come lo Skatepark "Vanja" a Riazzino e quella alla Siberia di Ascona, che però "non sono sempre accessibili per questioni legate alla posizione geografica, alle condizioni climatiche e alle politiche gestionali degli spazi".

Dei distinguo importanti, quelli riguardanti i due "skatepark" esistenti, che poi vengono debitamente circostanziati: "Lo ‘skatepark’ di Ascona, a causa della sua ubicazione all’ombra e dei materiali utilizzati (legno), nei mesi invernali e in caso di pioggia è inagibile in quanto le strutture, non asciugandosi, risultano molto scivolose e pericolose. In pieno inverno, inoltre, tutta l’area è completamente inaccessibile poiché viene depositata al suo interno la neve proveniente dall’adiacente pista di pattinaggio Siberia". Quanto al "Vanja", notano i ragazzi, "non è in ottime condizioni, l’aria è difficilmente respirabile in quanto accanto vi è un’officina d’auto dove spesso utilizzano della vernice spray, e durante i mesi estivi fa troppo caldo". Senza dimenticare che "lo spazio è esiguo e dieci persone bastano per renderlo sovraffollato". È vero che "la sua posizione geografica è relativamente vicina"; tuttavia, "per chi volesse frequentare lo ‘skatepark’ regolarmente, ciò risulta scomodo ed economicamente impegnativo, perché oltre al costo dei mezzi pubblici si deve pagare l’entrata e la maggior parte degli utenti sono giovani e senza attività lucrativa".

I firmatari della petizione sanno bene che altrove in Ticino delle alternative esistono: a Bellinzona e a Lugano vi sono infrastrutture all’altezza, e una (firmata Mario Botta, con tanto di zone "parkour" e "workout" per gli allenamenti) arriverà presto anche a Mendrisio, nell’area dell’ex Macello. Per gli appassionati locarnesi, tuttavia, "raggiungere questi luoghi più volte a settimana risulta davvero dispendioso, dato che l’utilizzo dei mezzi pubblici non è certamente a buon mercato".

‘Collaboriamo per trovare assieme una soluzione’

Ecco allora, dopo "molti incontri e discussioni fra noi giovani", arrivare alla soluzione della richiesta formale al Municipio cittadino, con cui viene auspicata "una collaborazione al fine di trovare una soluzione condivisa per la creazione a Locarno di una zona adibita allo ‘skateboarding’, che abbia strutture idonee in cemento (nettamente più adatte e longeve rispetto a quelle in legno), che sia soleggiata e possibilmente illuminata". Una richiesta che assume un senso ancora più alto con le considerazioni che seguono: "Crediamo fermamente – affermano i giovani – che la creazione di uno ‘skatepark’ arricchisca la città di Locarno da molti punti di vista: sociale, aggregativo, infrastrutturale, turistico, sportivo e di sicurezza. Confidiamo pertanto che con una collaborazione tra noi e i rappresentanti del Comune di Locarno (come avvenuto a Mendrisio) un tale progetto possa finalmente essere realizzato", dando vita, oltretutto, a "un luogo aggregativo e d’incontro anche per chi non pratica questa disciplina".

Insomma, una voce, quella degli "skater", forte e chiara. E che teoricamente sembra potersi inserire nel concorso di idee che la Città lancerà per rivitalizzare gli spazi interni della Rotonda di piazza Castello dopo che ne sarà perfezionato l’acquisto comunale dal Cantone. L’idea è aprire il concorso ad un numero limitato di studi d’architettura, che dovranno però "sottostare" ad una pianificazione partecipativa, prendendo contatto con gruppi di interesse (Festival, enti, associazioni e altre realtà locali) per isolare le diverse esigenze, facendole poi convivere in modelli di utilizzo. È anche vero che, a naso, gli spazi della Rotonda non sembrano essere adeguati per accogliere un’ampia struttura fissa. Al Municipio, e ai giovani, riflettere dunque su alternative possibili e, soprattutto, praticabili.

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