Locarno risponde un anno dopo all’interrogazione di Mellini “Chiedere l’elemosina è reato?”, rifacendosi alla prassi definita dal Cantone
L’accattonaggio, anche a Locarno, può venire punito con una multa da 100 a 300 franchi, sulla base di quanto definisce il Cantone con il regolamento di applicazione della Legge sull’ordine pubblico (LOrP) e la Legge sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici (LDiss). Lo specifica il Municipio di Locarno rispondendo a un’interrogazione del socialista Pier Mellini intitolata “Chiedere l’elemosina è reato?”.
Mellini, che la sua interrogazione l’aveva presentata a fine gennaio del 2021, prendeva spunto da una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che aveva bacchettato Ginevra per aver inflitto una multa di 500 franchi (poi commutata in 5 giorni di carcere preventivo) a una donna analfabeta di etnia rom che chiedeva l’elemosina. Subito dopo sullo stesso tema Fabrizio Sirica e cofirmatari avevano presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato, con lo scopo di vietare il divieto di elemosinare. Nella sua risposta – ricorda la Città – il governo aveva ricordato che “la Cedu ha ritenuto che la sanzione non fosse giustificata da soliti motivi di interesse pubblico e che vi sia stata una violazione dell’articolo 8 iscritto nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il quale tutela il diritto di ogni persona al rispetto della sua vita privata e familiare e ammette l’ingerenza della pubblica autorità in tale diritto unicamente se essa sia prevista da una legge e se costituisca una misura necessaria per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, il benessere economico del Paese, la prevenzione dei reati, la protezione della salute o della morale, o la protezione dei diritti e delle libertà altrui”.
Comunque, proseguiva il Cds, “quanto stabilito dalla Cedu non vole depenalizzare a priori la pratica dell’accattonaggio in quanto tale, ma pone l’accento sulla proporzionalità della sanzione inflitta, suggerendo di conseguenza agli Stati membri un’analisi approfondita della situazione concreta caso per caso”.
Mellini si rifaceva, preoccupandosi e chiedendo lumi, al vecchio Regolamento comunale di polizia urbana e rurale del 13 aprile 1915, che all’articolo 12 è inflessibile: “Il vagabondaggio e l’accattonaggio sono severamente interdetti. Gli agenti di Polizia comunale e cantonale procederanno all’arresto dei vagabondi e degli accattoni”. A questo proposito il Municipio tranquillizza dicendo che l’articolo 12 non viene più applicato da un pezzo “e in tutti i casi non è più applicabile alla luce della nuova regolamentazione cantonale, predominante, di cui alla LOrP, la LDiss e relativo regolamento di applicazione”.
In sintesi, la Polcom e il Municipio “procedono in delega come previsto dalla legislazione cantonale”; e peraltro l’abrogazione formale del famigerato articolo 12 a Locarno è già prevista, e i consiglieri comunali lo sanno da marzo del 2020.