Un ricorso su un vizio di forma nella procedura d’approvazione della trattanda, lo scorso mese di giugno, rende necessario tornare in Cc
Piano particolareggiato della zona monumentale e della stazione di Verscio, tutto da rifare. O quasi. Complice un vizio di forma nella procedura d’approvazione del messaggio, lo scorso 14 giugno, durante la seduta, la decisione – favorevole a stralarga maggioranza − del legislativo è stata invalidata dal Cantone. Non è dunque bastata l’adesione della maggioranza assoluta dei presenti in sala per archiviare il documento. La revoca, si legge nella comunicazione trasmessa alle parti dal Municipio, è dovuta al fatto che la trattanda, prima della decisione in sala, è stata demandata unicamente alla Commissione di Piano regolatore. Ebbene questo unico preavviso, stando al Regolamento organico comunale, non è sufficiente. L’esecutivo avrebbe infatti dovuto sentire anche il parere della Commissione legislazione e petizioni, che non ha ovviamente potuto esprimersi sull’oggetto prima del voto. Proprio questa lacuna è servita da base per un ricorso da parte di un privato inoltrato al Consiglio di Stato. Quest’ultimo lo ha accolto e questo ha portato all’effetto sospensivo.
Preso atto del ricorso e delle osservazioni, il Municipio ha rinunciato a chiamare in causa un’istanza superiore (Tram). L’evasione dell’istanza richiederebbe ancora diversi mesi (per non dire anni) e questo bloccherebbe tutto. Meglio perciò riunire nuovamente il legislativo e tornare a pronunciarsi sul tema, riproponendo il messaggio municipale demandato però, stavolta, alle due commissioni preposte. Non tutti i mali vengono per nuocere, perché approfittando dell’occasione l’autorità avrà modo di approfondire l’emendamento suggerito dal gruppo Plr-Vl quella sera.