Locarnese

Pedemonte, il Cc non ‘entra’ per ora nell’aula nel bosco

Rimandato al Municipio il messaggio, accolti i consuntivi e la variante di Piano regolatore che consentirà di trasferire l’asilo di Verscio nella campagna

14 giugno 2022
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Il Consiglio comunale di Terre di Pedemonte non entra nell’aula nel bosco. La maggioranza dei legislatori lunedì sera ha infatti respinto l’entrata in materia sulla trattanda, dando seguito alla richiesta del Gruppo Lega, Udc, Indipendenti (formulata da Paolo Monotti) che non vedeva di buon occhio l’approvazione, in blocco, dei vari dispositivi contenuti nel messaggio municipale. Ma non solo. A spingere per un rimando all’Esecutivo della trattanda anche il fatto che il Patriziato di Tegna, proprietario dei fondi boschivi interessati dal progetto di riqualifica, non sia stato opportunamente informato delle intenzioni della Sezione forestale e del Municipio. Non da ultimo, l’aula nel bosco è destinata a sorgere nell’area occupata dall’attuale discarica del verde, non più tollerata dai forestali e in procinto di essere chiusa definitivamente. Per l’utenza tegnese questo punto di raccolta degli scarti di giardino è comodo e apprezzato e in attesa che venga costruito il nuovo ecocentro nella campagna di Verscio, di alternative pratiche a portata di mano non se ne intravvedono. Favorevole al messaggio così come presentato, Giovanni Lepori (LiSA, Libertà solidarietà e ambiente), che ha invitato i presenti a non "discuterlo nella forma dello spezzatino", votandolo perciò in tutte le sue componenti, in blocco. Gli ha risposto Valeria Cavalli (Ppd): «In democrazia si deve poter decidere sui singoli interventi previsti e non, per forza, prendere il pacchetto completo. Inoltre interveniamo in casa degli altri (il Patriziato di Tegna, ndr) senza interpellare l’interessato».

Pacchetto indigesto, meglio scindere i contenuti

A cercare di salvare la trattanda ci ha provato il sindaco, Fabrizio Garbani Nerini: «Abbiamo optato per il pacchetto completo perché queste idee sono nate in seguito a incontri con i forestali. Questi ultimi avrebbero dovuto tenere informate le autorità patriziali, che comunque erano al corrente di ciò che si stava pianificando. Prova ne è che non hanno manifestato rimostranze. Sarà comunque la loro Assemblea a decidere in merito. Quanto alla discarica del verde, è competenza municipale la decisione di chiuderla». Al momento del voto, Plr, Ppd e Lui si sono espressi contro l’entrata in materia. Favorevole unicamente la Sinistra. La trattanda torna al mittente. Ciò che non comprometterà, tuttavia, l’ottenimento dei sussidi.
Se i conti consuntivi non hanno incontrato ostacolo di alcun tipo, qualche discussione ha invece preceduto l’approvazione del credito per la realizzazione del marciapiede tra Verscio e Cavigliano (468mila franchi). Non tanto per i suoi contenuti, condivisi, quanto piuttosto per i termini di scadenza del credito votato indicati nel messaggio, vale a dire tre anni. Essendo l’opera di competenza del Cantone e conoscendo le lungaggini nel settore pubblico, il timore espresso da alcuni consiglieri è che prima di tale scadenza i lavori ancora non saranno stati avviati, costringendo di fatto il Cc a tornare a pronunciarsi sul credito. «Il progetto è già in fase avanzata − ha rassicurato il sindaco –. Non abbiamo news sulle intenzioni dei privati confinanti che potrebbero osteggiare e ritardarne l’esecuzione».

La scuola dell’infanzia si trasferisce nella campagna

Luce verde alla variante di Pr che consentirà il trasferimento della sede dell’asilo, oggi all’entrata dell’abitato di Verscio, nella campagna, accanto alla sede delle elementari. Il sedime lasciato libero accoglierà un posteggio sotterraneo e abitazioni. Marco Fioroni (Ppd) ha suggerito di tenere in considerazione anche l’insediamento di eventuali attività commerciali e non solo abitative. Proposta che ha fatto storcere il naso al sindaco: «Vista la complessità delle procedure pianificatorie, mi nasce il dubbio che se facciamo una modifica in corso d’opera il Cantone poi ci sospende tutto l’iter per le necessarie verifiche. Meglio, quindi, proseguire con questa variante e, in un secondo momento, quando si tratterà di pensare al progetto vero e proprio, inserirvi una variante di poco conto con la modifica suggerita. Il timore che quanto proposto da Fioroni richieda diversi correttivi a livello normativo (come rimarcato da Giovanni Lepori) e faccia slittare alle calende greche l’adozione del messaggio ha convinto i presenti a votare la trattanda nella sua versione originale.

Concludiamo segnalando che il nuovo presidente del legislativo è Samuele Cavalli (LiSA); vice Lucia Galgiani Giovanelli (Lui).