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Verscio, per il comparto della chiesa uno sviluppo morbido

Al vaglio del Consiglio comunale il piano particolareggiato del complesso monumentale e della stazione ferroviaria. Le proposte per viabilità, posteggi e urbanistica

((Ti-Press))
18 maggio 2021
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Progettare uno sviluppo armonioso rispettando la bellezza e la peculiarità dei luoghi. Questo grazie al Piano particolareggiato che interessa, da vicino, l'area monumentale della Chiesa di San Fedele e della stazione di Verscio, nelle Terre di Pedemonte. La stesura del documento, che sarà sottoposto al legislativo in occasione della seduta del prossimo 14 giugno, rappresenta l'esito di anni di negoziati col Cantone e, in particolare, degli indirizzi forniti.

Quei 'paletti' dei quali tener conto

Lo ricorda anche il Municipio, nell'introduzione al messaggio, ripercorrendo per sommi capi i principali punti di questo dossier (dall'abbandono definitivo della strada di circonvallazione del nucleo al prospettato autosilo nella sede dell'attuale asilo, all'entrata del paese). Il documento in questione si propone quindi come momento conclusivo di un processo di valutazione-elaborazione complesso iniziato nei primi anni 2000. Un atto di sintesi e al contempo di proiezione, nel massimo rispetto dell'esistente. Sì perché ogni discorso urbanistico deve fare i conti con la Chiesa e il cimitero, beni culturali e storici d'importanza cantonale; o, ancora, con la Villa Cavalli e il complesso del Mondo Dimitri (con l'annunciata partenza dell'Accademia che ha lasciato l'amaro in bocca e costretto l'autorità municipale a rivedere i piani) su su fino alla stazione ferroviaria e i raccordi stradali con la campagna sottostante. Insomma si tratta di un comparto di notevole importanza per la sua centralità e la presenza di strutture funzionali (come il treno o i posteggi pubblici che, inseriti in un sito paesaggisticamente sensibile, rispondono alle necessità degli abitanti del nucleo). La riqualifica di questo vasto perimetro merita, pertanto, una particolare attenzione.

La viabilità e il nodo cruciale tra la parte alta del paese e la campagna

Molteplici gli aspetti approfonditi del messaggio. A cominciare dalla questione dei posteggi: quello di fronte alla ditta Gobbi è destinato a rimanere tale anche in futuro, dal momento che il Cantone non vede di buon occhio la realizzazione della zona artigianale nei pressi del campo sportivo, motivo per cui è impossibile delocalizzare la sede dell'azienda. Quello situato a monte del campo santo, reso più decoroso in questi ultimi anni e gli stalli presso il cimitero non spariranno, dal momento che non vi sono, al momento attuale, soluzioni alternative e che il fabbisogno di posti auto è tale da giustificarli.
Per quanto riguarda i collegamenti veicolari e pedonali, è noto da tempo che il comparto Stazione Fart presenti situazioni conflittuali. Anche perché lo sviluppo insediativo della campagna ha portato a una crescita demografica del comparto alquanto marcata. Con conseguente aumento del traffico. Il calibro inadeguato delle strade rende problematico l'incrocio ed espone pedoni e ciclisti a pericoli. La proposta pianificatoria prevede un allargamento del tratto di strada tra l'incrocio via Sot Gesa e via Mulign fino al passaggio a livello, con la creazione di due marciapiedi laterali, sormontabili dai veicoli, che facilitino l'incrocio tra mezzi. Un percorso pedonale vedrà la luce anche tra la sponda sinistra del riale Intrasto, con l'attraversamento del corso d'acqua con una passerella e un suo innesto tra il muro della Casa Cavalli e la ferrovia. 

Orologio nuovo sul campanile di Cavigliano

Oltre a questioni pianificatorie, la seduta del 14 giugno prevede il voto sui conti consuntivi 2020 di Comune e azienda idrica, come pure una richiesta di credito di 80mila franchi per lavori di manutenzione del campanile di Cavigliano. Interventi, questi ultimi, urgenti e indispensabili. L'attuale tinteggio della torre campanaria, lato nord, è infatti alquanto deteriorato. Approfittando del cantiere, il Municipio vorrebbe procedere con la posa di un orologio sul lato sud del campanile, oggi mancante. Siccome il comparto abitativo a valle della chiesa si è sviluppato parecchio negli ultimi anni ed è pure zona di passeggiate, l'inserimento di un nuovo quadrante con le lancette si giustifica.  Se è vero che non ci sono più i contadini di una volta che si regolavano guardando l’orologio della chiesa, è altrettanto vero che spesso è pratico e istintivo cercare con lo sguardo l'orologio pubblico del campanile se non abbiamo a portata di mano lo smartphone o un orologio da polso.