Locarnese

Al sgabüzzin di Minusio si fa beneficenza con l'usato

Dagli abiti alle porcellane, dai libri alle lampade: il negozio di seconda mano mandato avanti da alcune volontarie ha una nuova sede

La vetrina di Al sgabüzzin vista da Piazza san Rocco
19 luglio 2021
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Sono sette anni che il negozio dell’usato con scopo benefico Al sgabüzzin è sulla piazza. E dal 1° luglio 2021, ha traslocato dall’originario locale in via Giuseppe Motta in quello più grande e in bella vista su via San Gottardo, a Minusio. «Qui, una volta c’era un bar», racconta Vittoria Mazzoleni, volontaria, nonché fra le promotrici dell’iniziativa.

Nello ‘Sgabüzzin’, gli avventori trovano un po’ di tutto: dai libri alle porcellane, dagli abiti alle lampade, ad articoli per la casa e per i bambini; tutto esposto con cura e ordine. Una varietà di oggetti che rispecchia quella della clientela. «Il nome è dovuto al locale in cui stavamo prima. Era piccolo... come uno sgabuzzino; ovvero quella stanza dove finisce un po’ di tutto», chiarisce Vittoria. Sebbene la bottega sia stata trasferita in uno spazio più grande, denominazione e insegna sono sempre le stesse, per una questione d’identità. Lo scopo è benefico, infatti il denaro guadagnato – dedotte le spese correnti – è devoluto interamente in beneficenza.

I beneficiari sono associazioni locali che aiutano o propongono progetti sociali e di sviluppo, che riguardano soprattutto famiglie, bambini e donne; qui e altrove. «Preferiamo donare il ricavato a coloro che conosciamo di persona, così abbiamo la sicurezza che la somma arrivi intera ai destinatari – sottolinea –. Essendo noi piccoli, cerchiamo di aiutare “il piccolo”», chiosa.

L’idea è venuta in mente a tre donne, fra cui la nostra interlocutrice, impegnate nell’organizzazione della tombola all’Oratorio San Giovanni Bosco. «Diversa gente ci portava articoli, fra i più disparati, per la tombola. Prodotti che rivendevamo organizzando periodicamente dei bazar, sempre all’Oratorio. Abbiamo visto che quei momenti funzionavano bene e così ci è venuta l’idea di aprire un negozietto». Anche adesso, gli articoli dell’inventario vengono donati, «noi scegliamo tutto ciò che è in buono stato, spesso fra i sacchi troviamo anche merce nuova, ancora etichettata». Il flusso di riciclo è continuo, infatti i prodotti invenduti non vengono gettati, bensì donati a organizzazioni caritatevoli.

Il locale in via San Gottardo è in fase di allestimento. «Non vogliamo però spendere soldi per acquistare l’arredo, cozzerebbe con il nostro scopo. Abbiamo così deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi su progettiamo.ch», racconta Vittoria. La raccolta è circa a metà della cifra necessaria e una volta raggiunta, le promotrici acquisteranno ciò che serve, rigorosamente di seconda mano, e «se dovessimo avanzare qualcosa, devolveremo il denaro in beneficenza».

Dalle tre volontarie di ieri, arriviamo alle quattordici di oggi, il cui lavoro rende vivo Al sgabüzzin tutte le mattine, da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 11.30; dall’autunno alla primavera è tenuto aperto anche tre pomeriggi a settimana.