I due Comuni vallerani, divisi dal confine di Stato, hanno firmato la convenzione per la gestione della struttura termale sulle rive dell'Isorno
Comune di Onsernone e di Craveggia (Valle Vigezzo) hanno rinnovato giovedì pomeriggio, a Comologno, la convenzione per la gestione dell'antica fonte termale dei Bagni di Craveggia, sul confine italo-svizzero, in territorio vigezzino. Raggiungibili da Spruga grazie a una comoda strada carrabile (unico accesso veicolare possibile, regolato da una barriera), le vasche situate sulla riva destra del fiume Isorno (facilmente guadabile in quel punto) costituiscono ciò che resta di un'antica struttura balneare costruita tra il 1818 e il 1823, con tanto di albergo (edificato nel 1881). La località era praticata comunque fin dalla fine del XVII secolo per le sue acque calde termali salino solforose (indicate per la cura delle malattie della pelle) che sgorgano a 28°.
Nel 1951 una valanga si abbatté sui bagni distruggendoli quasi completamente. Ripristinati in tempi recenti, costituiscono oggi un'attrattiva per gli escursionisti. L'accordo siglato tra i due Comuni stabilisce, in pratica, le regole per la loro gestione (manutenzione e pulizia in primis). Da notare che i due enti (rappresentati ieri dai rispettivi sindaci, Stephan Chiesa e Paolo Giovanola) saranno affiancati nel loro compito anche dall'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Quest'ultima assicurerà, tramite la sua squadra sentieri, la pulizia dei camminamenti pedestri d'accesso. Sempre nella giornata di ieri, prima della firma dell'intesa, un gruppo di operai ha proceduto alla sistemazione del complesso termale (pulizia delle vasche, sfalcio dell'erba, controllo condotte di alimentazione idriche) in modo da offrire ai visitatori attirati da questa "curiosità" la possibilità di un'immersione salutare.