Mendrisiotto

‘Pronti e disponibili per costruire la Chiasso del futuro’

Faccia a faccia tra Luca Bacciarini (Plr) e Stefano Tonini (Lega): i due consiglieri comunali cercano una poltrona in Municipio

Luca Bacciarini (Plr) e Stefano Tonini (Lega) guardano al futuro (Ti-Press/Francesca Agosta)
3 aprile 2021
|

Le finanze sono le sorvegliate speciali di Chiasso. Cosa ci si può aspettare dai prossimi tre anni?

Luca Bacciarini: Sono ottimista di natura: Chiasso, così come l’intero Basso Mendrisiotto, ha ancora moltissime carte da giocare e dalla crisi post Covid nasceranno delle opportunità. È vero che in questo periodo ci sono ancora molte incertezze, soprattutto per commerci e aziende, non si sa fino a che punto arriverà il telelavoro e se nasceranno realtà di coworking, ma sono convinto che rimarremo una zona strategicamente interessante e che le ditte torneranno a lavorare da noi. Chiedo comunque attenzione per capire, da una parte, come va l’economia e, dall’altra, quello che verrà richiesto dal Cantone ai Comuni come ristorni, incognite che un’amministrazione oculata e attenta deve tenere in considerazione. Sarà indispensabile saper cogliere le opportunità ed effettuare investimenti anticiclici che porteranno allo sviluppo a lungo termine di Chiasso, come può essere il comparto stazione.

Stefano Tonini: Purtroppo mancano una visione e un’idea della Chiasso che vogliamo lasciare alle generazioni future. Nella discussione sul preventivo 2021 ho infatti espresso la volontà di capire dal capitano di questa nave che continua a imbarcare acqua in quale porto vorrà attraccare e quale rotta vorrà seguire per trarci in salvo. La nostra città rischia di perdere il treno a discapito di altre che si stanno ingrandendo, stanno costruendo solide infrastrutture e si stanno rendendo molto più attrattive per società e nuovi cittadini.

L’ultimo anno è stato caratterizzato dalla gestione della pandemia. A livello comunale si poteva fare meglio?

Tonini: Si può sempre fare di più e meglio. In questo caso, purtroppo, credo che il Municipio abbia completamente dimenticato di marcare presenza e di far sentire la vicinanza alla popolazione. Nel mio ruolo di consigliere comunale ho fatto proposte concrete – sconto sulla bolletta dell’Age, fornitura di sacchi della spazzatura e mascherine alle famiglie chiassesi – ma purtroppo il Municipio ha sempre risposto di no.

Bacciarini: Si può sempre fare meglio, ma credo che a Chiasso si sia fatto un buon lavoro. Abbiamo stanziato un credito di 2,1 milioni di franchi a favore dell’economia e dato degli incentivi. Il messaggio è nato dopo più incontri tra rappresentanti politici (ho partecipato in qualità di capogruppo del mio partito) ed economici di Chiasso: è stato quindi condiviso e ben fatto. È però vero che le tessere sconto che abbiamo studiato a favore della popolazione e dei commercianti non hanno ottenuto il successo sperato. Per questo io e alcuni colleghi di partito abbiamo presentato un’interrogazione al Municipio chiedendo di utilizzare la parte di credito non utilizzata per donare un buono ai cittadini.

Uno dei temi che ha impegnato il Consiglio comunale in questo quinquennio è stato il credito di 5,5 milioni per la ristrutturazione del Palapenz. Il credito non ha ottenuto l’unanimità (la Lega si è astenuta). Come mai questo intervento ha fatto così tanto discutere?

Tonini: Sono nato e cresciuto a Chiasso, ho sempre usufruito del Palapenz per fare ginnastica, giocare a calcio e ogni tanto anche a bocce, per cui ho a cuore questa struttura. All’interno del mio gruppo il tema ha suscitato diverse discussioni. In un momento come questo, aprire il portafoglio e tirare fuori 5 milioni di franchi non è sicuramente facile, soprattutto quando si chiede ai propri cittadini di fare dei sacrifici. Altro tema è la gestione del ‘problema’: si sarebbe potuto diluire la spesa con lavori puntuali di rinnovamento sull’arco di tutti questi anni, e non dover spendere una cifra così importante in questo momento.

Bacciarini: Si potrebbe chiedere a chi è in Municipio da 20 anni come mai non è stata messa mano prima al Palapenz... Il messaggio è rimasto molto sui banchi della Gestione, non tanto per il necessità di intervenire o meno, ma per la gestione della ristrutturazione e il mancato coinvolgimento sin da subito, in fase di decisione, dei comuni vicini e dei fruitori. Come liberali abbiamo subito detto che un’infrastruttura d’interesse regionale deve essere gestita a carattere regionale: non è corretto che sia Chiasso a decidere e pagare per tutti, e anche in futuro ci batteremo sempre su questo. Grazie al nostro intervento, il Comune è andato a farlo notare ai nostri vicini e Chiasso ha risparmiato 800mila franchi.

Tonini: È vero che ci sono persone da 20 anni in Municipio, ma ricordo che l’attuale sindaco, la persona più importante del nostro comune, prima del 2016 era capodicastero Sport e non ho mai visto la volontà di portare avanti questo messaggio.

I vostri due partiti sono sostenitori dell’aggregazione nel Basso Mendrisiotto. Progetto che, però, non si sblocca. Come mai?

Bacciarini: Qualcosa si sta muovendo. Bisogna rendersi conto che senza un’aggregazione, il Basso Mendrisiotto continuerebbe a perdere attrattività e posti di lavoro statali e parastatali. Sarà un’aggregazione di comuni forti: dobbiamo essere uniti per avere maggiore peso politico a livello cantonale e per risparmiare tempo e risorse finanziarie. Come politici dobbiamo avere un approccio inclusivo, coinvolgendo subito i nostri vicini per messaggi di interesse regionale.

Tonini: In passato Chiasso non si è posta nel migliore dei modi con i comuni limitrofi e questo sicuramente non ha aiutato a intavolare trattative serie. I diversi comuni del Mendrisiotto sono confrontati con le medesime tematiche e problematiche, con l’aggregazione si potrebbero ottimizzare le risorse, impostare un moltiplicatore più attraente per aziende e famiglie e finalmente pianificare e costruire una vera città. È intollerabile che smania di potere, egocentrismo, paura di perdere la poltrona in qualche esecutivo portino il bene del cittadino in secondo piano. Guardiamo avanti e cerchiamo di mettere la cosa pubblica al centro di ogni scelta e di portare avanti questa aggregazione.

Guardando al medio-lungo termine, a livello comunale si sta puntando molto sull’arrivo della scuola della moda, sul Gleis 4 e sulla Piccola Velocità. Cosa ne pensate?

Bacciarini: Sono ottime opportunità per il rilancio a livello regionale. Bisogna coinvolgere sin da subito i nostri vicini per capire cosa voler fare con Gleis 4, Piccola Velocità e tutto il comparto della stazione perché sono convinto sia una grandissima opportunità. Lo sviluppo delle città future sarà attorno alle stazioni: Chiasso è l’unica città in Ticino ad avere territorio attorno alla stazione ed è li che dobbiamo investire. Il settore della scuola è importantissimo. È positivo che arrivi a Chiasso e sicuramente il comparto stazione potrà attirare anche formazioni che nasceranno.

Tonini: Per Chiasso la ferrovia, per molti anni il più grande datore di lavoro della regione, è come una mamma che ci ha nutriti, cresciuti e insegnato a camminare. Oggi dobbiamo creare, tassello dopo tassello, una nuova area all’interno di un comparto che in futuro sarà una zona strategica per la parte residenziale, ricreativa e formativa. Un comparto che darà luce a una zona nuova dove il cittadino potrà vivere e godersi al meglio Chiasso. Lo spazio attorno alla stazione è anche stato il tema che ho utilizzato nell’incontro tra sindaci e deputati del Mendrisiotto per chiedere alle Ferrovie di mantenere tutte le fermate perché Chiasso ha infrastrutture e mezzi. Passando alla scuola, è molto importante che il Cantone ci abbia scelto per la futura ubicazione di questa scuola post obbligatoria che andrà a valorizzare un comparto molto importante e sarà quindi importante che diventi parte integrante del territorio.

Da un anno si parla dell’idea di spostare l’ultimo tratto della A2 sotto al Penz. Cosa ne pensate?

Tonini: In Gran Consiglio sono co-relatore del rapporto sul messaggio del comparto Valera che finalmente ridarà un polmone verde ai cittadini del Mendrisiotto. In un distretto come il nostro, chi non vorrebbe più aree verdi e meno traffico? Quella presentata nel lavoro di Master, è sicuramente una bella idea che se portata alla realtà diventa una visione che non ritengo essere fattibile.

Bacciarini: Per Chiasso sarebbe molto bello perché una zona centrale e interessante verrebbe ridata alla cittadina, ma non vorrei ci si focalizzasse su questa idea dimenticando le reali opportunità. Di questa idea bisogna poter parlare anche i nostri vicini, che hanno altre problematiche e che in questo momento stanno rifacendo tutte le gallerie verso la dogana con la Svizzera. È fondamentale insistere su altri progetti che devono essere portati avanti in futuro e in particolare sul completamento di AlpTransit a sud di Lugano, per il quale tutta la regione deve fare fronte comune, e sullo sviluppo del comparto della stazione attualmente non utilizzato. Solo con un progetto serio, condiviso e che permette di sviluppare il Basso Mendrisiotto, che è sempre la porta sud della Svizzera, potremo andare dalle Ffs a chiedere di ridarci parte del terreno.

La discussione sulla terza corsia dinamica della A2 divide il Distretto. Il vostro parere?

Tonini: Grazie alle nuove infrastrutture (la galleria di base del Monte Ceneri) e al credito di mezzo miliardo che abbiamo votato in Gran Consiglio, è stato messo in atto un importante potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico che offre a popolazione e visitatori del Canton Ticino una rete capillare, frequente e attrattiva. Per questo motivo la terza corsia, che avrebbe un costo di circa un miliardo, non è un tema.

Bacciarini: Bisogna essere realisti e pratici: è una necessità attuale. Il futuro non è la gomma e non è su questo che si deve investire, ma l’attuale situazione è completamente insostenibile. L’autostrada è stata creata alla fine degli anni '60 e da allora non è mai stata ampliata, mentre il traffico è almeno decuplicato e pertanto l'intervento sarebbe giustificato anche da un punto di vista della sicurezza.

Il 18 aprile si vota. Quali sono le vostre ambizioni?

Tonini: Mi considero parte di questa città che è bella, ricca di risorse, competenze ed energie. Voglio impegnarmi per costruire la Chiasso che voglio cedere alle future generazioni. La politica chiusa, autoreferenziale e spesso incompetente a cui siamo ormai abituati sta impedendo alle molte energie sane di questa città di esprimersi e farci vivere in una città migliore. Mi piacerebbe portare in Municipio esperienze e competenze che ho maturato in questi anni di impegno sociale e politico, soprattutto in Gran Consiglio a Bellinzona.

Bacciarini: La regione non sfrutta tutto il potenziale che secondo me ha e voglio dare il mio contributo. Il Plr ha due municipali uscenti validi e sarà difficile ‘rubare’ loro il posto, ma sono comunque ben disponibile, grazie all'esperienza acquisita.