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A Locarno un sabato al mese per aggiustare gli oggetti rotti

L’appuntamento è allo Spazio Elle, per tornare ad appropriarsi di quei ‘gesti di una volta’ in favore dell’ambiente e del risparmio

Prossimi appuntamenti il 5 giugno e il 3 luglio, dalle 9 alle 12
17 maggio 2021
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Riparare gli oggetti rotti anziché buttarli, prolungandone la vita, è un gesto che comporta benefici sia per l’ambiente che per il salvadanaio. Una possibilità che alle nostre latitudini si sta estendendo grazie alla nuova proposta del Forum socioculturale del Locarnese che gestisce e coordina lo Spazio Elle di Locarno. Prendendo spunto dai ‘Caffè riparazione’ organizzati in vari luoghi del cantone dall’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (Acsi), il gruppo ha deciso di implementare l’offerta proponendo a scadenza mensile dei ‘Sabati riparazione’. 

Proposte alternative al sistema del consumismo

«Fin dalla nostra costituzione abbiamo sempre avuto tra gli obiettivi quello di portare avanti il tema della sostenibilità – illustra Francesca Estrada, membro di comitato del Forum –. Con le attività che lanciamo cerchiamo di proporre alla comunità delle alternative valide al sistema dominante basato sul consumismo». Un punto di riferimento in questo senso è costituito dall’economia circolare, modello di produzione e consumo volto a diminuire gli sprechi delle risorse naturali promuovendo la condivisione, il riutilizzo, la riparazione e il riciclo di materiali e prodotti il più a lungo possibile, in contrapposizione al tradizionale modello economico lineare basato sullo schema di estrarre, produrre, utilizzare e gettare. «In quest’ottica – spiega Francesca – ci siamo detti che sarebbe stato interessante dare maggiore impulso ai ‘Caffè riparazione’ che saltuariamente si svolgevano allo Spazio Elle». Un’idea valutata molto positivamente dall’Acsi, che ha subito aderito all’iniziativa.

La nuova proposta è strettamente legata all’Oggettoteca, un progetto sorto da poco negli spazi socioculturali di piazza Pedrazzini e che si presenta come una sorta di biblioteca degli oggetti di uso saltuario. Dall’avvitatore al fornello da campeggio, dall’essiccatore al gazebo, attualmente sono 176 gli articoli inventariati. «L’idea è che se ad esempio nel weekend qualcuno vuol fare dei lavori con il legno e gli mancano degli attrezzi, non va direttamente al supermercato, ma consulta il nostro sito per vedere se qui è disponibile ciò di cui ha bisogno. Il prestito e la condivisione permettono di ridurre gli acquisti e quindi il dispendio di energia e le risorse necessarie sia a produrre nuovi oggetti che a smaltire quelli che hanno ancora del potenziale. E lo stesso consentono di fare queste offerte di riparazione».

Collaborazione per prestiti con l’Oggettoteca

Durante i giorni e gli orari prestabiliti tutti possono portare i propri oggetti rotti pagando 10 franchi di forfait. Sul posto si trova Claudio Cianca, che di mestiere fa il riparatore: «Ci siamo conosciuti perché collaborava con l’Acsi, abbiamo stretto amicizia e si è messo a nostra disposizione a titolo volontario in quanto crede molto in questa filosofia». Una volta in mano l’oggetto rotto, Claudio si prende un po’ di tempo per valutarne lo stato. Se stabilisce che è possibile sistemarlo ci sono due possibilità: nel caso si tratti di un’operazione piuttosto veloce e non ci sia troppa gente, la riparazione avviene sul momento, altrimenti per interventi più complessi porta a casa l’oggetto e poi si occupa personalmente di ricontattare la persona quando è pronto e funzionante. I ‘Sabati riparazione’ sono contraddistinti da una particolarità, ovvero la “prova di condivisione” proposta dall’Oggettoteca. «Se c’è in loco un oggetto analogo a quello che il riparatore deve portare a casa, diamo la possibilità a chi lo desidera di prenderlo in prestito per 5 franchi».

L’8 maggio ha avuto luogo il primo appuntamento. «L’accoglienza è stata buona. Sono passate sette persone che avevano con sé dei ferri da stiro, un tostapane, un aspirapolvere e una sega circolare. Un oggetto è stato aggiustato subito, due sono stati portati a casa da Claudio, mentre gli altri non è stato possibile rimetterli in funzione. Inoltre due persone sono rimaste colpite dall’Oggettoteca e si sono tesserate».

Anche in Ticino, dunque, stanno germogliando dal basso sempre più iniziative incentrate sul rispetto dell’ambiente e dei produttori. Quanto sta prendendo forma allo Spazio Elle, che da qualche mese vanta anche una Semiteca – un armadio sempre accessibile per lo scambio di semi locali –, è un paradigma che negli intenti dei promotori sarebbe prezioso si estendesse ad altri comuni per permettere a questi “gesti di una volta” di tornare nella prassi quotidiana delle persone. «Più si lavora in modo locale, tessendo reti, più si generano possibilità di cambiamento. È proprio quello di cui noi cerchiamo di farci portavoce» conclude Francesca.

Un sito ad hoc per trovare i riparatori più vicini

In attesa dei prossimi ‘Sabati riparazione’ – il 5 giugno e il 3 luglio, dalle 9 alle 12 – e dei ‘Caffè riparazione’ Acsi – il calendario è consultabile su acsi.ch –, esiste un sito supportato da diversi Cantoni svizzeri, tra cui il Ticino, che permette di trovare dei riparatori professionisti per esigenze specifiche, così come di mettere a disposizione le proprie competenze e di leggere una serie di trucchi e consigli per il fai da te. Si tratta di riparatori.ch, “una rete di riparatori per i tuoi oggetti più cari” dice il sottotitolo. Gli ambiti elencati sono numerosi – apparecchi elettrici, abbigliamento, scarpe, gioielli, mobili, veicoli, strumenti musicali, giocattoli e altro ancora –, ognuno suddiviso in sottocategorie. Selezionando quella che si desidera, si apre una cartina interattiva della Svizzera in cui sono indicati i luoghi dove trovare i professionisti che fanno al caso proprio. Oltre che per restituire valore e funzionalità agli oggetti, la piattaforma è anche un modo per dare visibilità ad alcuni mestieri che nel tempo stanno scomparendo.

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