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Pedemonte, la nuova elisuperficie fa incetta di opposizioni

Promossa dal Comune di Centovalli per ridurre il disturbo fonico lungo la strada per l'Onsernone, è ritenuta un doppione inutile e una soluzione inefficace

14 maggio 2021
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Centovalli, Comune con una superficie di oltre 50 km quadrati. Quanto basta per ricavarvi una piazza di atterraggio per elicotteri supplementare destinata a servire i bisogni dei possessori di cascinali della parte bassa del comprensorio. In aggiunta a quelle già esistenti (patriziali), che coprono, invece, i bisogni dell'utenza della media-alta vallata.
Eppure la vastità del territorio non è sufficiente a risolvere la questione del disturbo fonico sopra gli abitati di Golino e Intragna e porre fine alle immancabili lamentele dei residenti.  L'autorità centovallina, la scorsa legislatura, si è attivata contattando il Comune di Terre di Pedemonte e quello di Onsernone per realizzarne una nuova lungo lastrada che da Cavigliano conduce ad Auressio, in bassa Valle Onsernone. Su un fondo di un privato collocato a lato della carreggiata, poco prima del ponte di Cratolo.

Un'opera che ha già fatto storcere il naso a parecchi pedemontani, dal momento che una ventina di opposizioni contro la variante di Pr per la creazione di un nuovo eliporto è già stata inoltrata al Cantone. Istanze le cui motivazioni di fondo vertono tutte attorno ad alcuni aspetti. In particolare gli oppositori rilevano come una pratica piazza di volo per elicotteri sia attiva, da decenni, in località Sabbioni, grossomodo un chilometro più a valle. Essa risponde essenzialmente alla necessità d'impiego dell'elicottero da parte dell'utenza indigena (grossomodo 650 i voli annui registrati). Inutile quindi creare dei doppioni a pochi metri di distanza. Nelle Centovalli, inoltre, vi sono già tre elisuperfici attive (Verdasio, Calezzo e Selna), un numero più che sufficiente ritengono i contestatari. Oltre a ciò, la nuova piazza di volo di Cresmino non diminuirebbe il disturbo fonico sopra i villaggi di Golino e Intragna, come decantato, dal momento che i sorvoli destinati ai monti centovallini richiederanno maggior tempo (il tragitto di rotazione risulterà allungato). Discorso che vale anche per i cascinali presenti nella zona e in particolare la frazione di Vosa, che sarebbero costretti a sopportare notevoli immissioni foniche (anche per la morfologia dell'area). Non da ultimo cancellerebbe, a Cresmino, i pochi e pratici posteggi utilizzati oggi da coloro che raggiungono i monti a piedi. Posti auto autorizzati da una licenza edilizia concessa dall'allora Comune di Cavigliano.

'I disagi legati alla nuova struttura sono risolvibili'

L'Amministrazione pedemontana ha dato, sin qui, la propria disponibilità a trovare una soluzione condivisa che permetta di migliorare il contesto attuale, attivando la procedura pianificatoria, anche e soprattutto perché pure il comparto residenziale situato nella parte ovest della frazione di Cavigliano subisce un disturbo non indifferente provocato dai movimenti di volo presso l’attuale piazza. Ritiene, insomma, che la tranquillità dei residenti meriti tutela e che i disagi provocati dalla nuova piazza agli utenti dei monti sarebbero gestibili e in parte risolvibili in sede costruttiva (la nuova superficie sarebbe ad esempio sufficiente per ancora accogliere alcuni veicoli di utenti privati in stazionamento). Il Municipio di Terre di Pedemonte non accetta però le accuse, piovutegli addosso soprattutto via social da alcuni residenti centovallini, in cui si insinua che il Comune favorisca un uso improprio della piazza attuale per  “arricchirsi” grazie ai proventi delle tasse d'atterraggio prelevate dalle compagnie di trasporto con elicottero e poi riversate al Comune (una decina di franchi l'ammontare della tassa di rotazione).

'Nessun guadagno, anzi solo fastidi per i residenti'

Fabrizio Garbani Nerini, sindaco di Terre di Pedemonte, sgombera subito il campo dalle illazioni: «Gli introiti annui generati dai voli sono irrisori. Se oggi il nostro eliporto ai Sabbioni è impiegato da diversi utenti della Centovalli per raggiungere i monti di Golino e Intragna, é per loro comodità personale e perché gli strumenti legislativi a disposizione dei Comuni per limitare i voli sono quasi nulli. Le precarie piazze centovalline attuali non sono per nulla attrattive. Il risultato è che, In pratica, noi subiamo un disturbo fonico accresciuto del quale faremmo volentieri a meno, gli abitanti della zona devono sopportarlo e il Comune non ci guadagna un bel nulla. Saremmo ben felici se gli amici centovallini impiegassero piazze di volo situate nel loro territorio. Va anche ricordato che purtroppo, in assenza di controlli sul posto, non sono pochi coloro decollano e atterrano senza preavviso. Purtroppo, malgrado i ripetuti appelli rivolti alle aziende che operano con elicottero, le situazioni di abuso persistono e questo ovviamente genera rumore… e malumore».

Il Municipio pedemontano è comunque pronto a proseguire il dialogo con la controparte centovallina per trovare una soluzione che accontenti tutti e invita l'Ufficio della pianificazione locale a respingere le opposizioni.

Le piazze di volo centovalline non sono idonee

Stando alle osservazioni del Comune formulate e trasmesse alla controparte, le attuali piazze operative per gli elicotteri nel comprensorio centovallino presentano delle situazioni di criticità. Quella di Calezzo, accessibile unicamente da una strada forestale con limite di carico di 18 tonnellate, potrebbe calzare ma nei movimenti verso est comporta il sorvolo di zone residenziali (Calezzo, Corcapolo, Intragna); quella di Corcapolo non è omologabile per tutta una serie di problematiche legate alle dimensioni, alla stabilità del pendio e alla presenza di fili a sbalzo. Quella di Selna, infine, trovandosi in quota ed essendo raggiungibile solo attraverso alcuni km di strada forestale, rappresenta un'ubicazione infelice. Secondo l'autorità pedemontana, la perizia fonica eseguita (considerando uno sgravio di movimenti sull'attuale e circa 250 voli annui dalla futura elisuperficie) evidenzia come non vi siano superamenti dei valori sulle zone residenziali del fondovalle. 

Non da ultimo, la futura piazza potrà servire per la cura e manutenzione dei boschi. Lavori di esbosco che ai Sabbioni non sono fattibili dal momento che lo spazio a disposizione per il deposito del materiale non è sufficiente.