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Centovalli: San Gottardo, la Lega e le analisi politiche

La disamina del voto da parte di Ewan Freddi, ex municipale, dopo la bocciatura sua e del suo gruppo.‘Campagna viziata anche da colpi bassi’

26 aprile 2021
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«A Intragna, come dicevano i nostri vecchi, l'unico che non racconta bugie è San Gottardo, il patrono, perché è fatto di legno». È da questo detto popolare che Ewan Freddi, municipale leghista privato di poltrona lo scorso fine settimana, inizia la disamina della sconfitta, sua e del suo gruppo, in occasione della recente tornata elettorale. Lui non sceglie la via del silenzio e non usa mezzi termini per sfogarsi. Aveva i numeri, sulla carta, per vincere con un buon margine di voti la sua battaglia e per restare all'interno dell'esecutivo. Dopo una legislatura, preceduta dall'immancabile esperienza in consiglio comunale, l'ormai ex municipale e attuale presidente del locale Patriziato non ha ben digerito la sua estromissione. «Sono molto deluso per me stesso e per il partito – attacca l'ex capo dicastero azienda acqua potabile – Saranno tre anni di legislatura dai quali siamo esclusi. Tre anni difficili, dal momento che le risorse finanziarie sono praticamente esaurite, complici i pesanti disavanzi ereditati dal passato. La campagna precedente la votazione, nel nostro comprensorio, non é stata all'insegna della massima correttezza ed è stata purtroppo caratterizzata dal solito galoppinaggio, da schede raccolte negli istituti e case private in barba alle misure anti covid». Un primo affondo, il suo, senza peli sulla lingua.

Tipico del cattivo perdente, qualcuno potrebbe pensare. Non se c'è autocritica: «È una sconfitta che, per come maturata, fatico ad accettare. Come me anche altri giovani esponenti di altri partiti sono rimasti esclusi. Peccato. Si parla tanto di avvicinare le nuove leve alla politica, poi al momento del conteggio delle schede ti rendi conto che sono rimasti fuori dalla porta. Le amministrazioni, a mio avviso, devono essere un mix di gente esperta e giovani dinamici e propositivi. Di fronte a questo risultato, però, non ci si può stupire della disaffezione nei confronti delle istituzioni».

La sconfitta ‘ha molti padri’

Non occorre essere indovini per capire che tira aria pesante in casa Lega dei Ticinesi-Indipendenti, dopo la débacle. «Ci vorrà tempo per rimettere sui binari la locomotiva. Troppi screzi all'interno del gruppo. Abbiamo portato un sacco di voti fuori, negli altri schieramenti. Così alla fine ci hanno estromessi. Ho parlato con i vertici del movimento, anche loro delusi dal pessimo risultato. Dovremo convocare una riunione e analizzare la disfatta. Bisogna ricostituire tutto ripartendo dalla base. I prossimi mesi saranno decisivi».

Qualche sospetto di tradimento all'interno del gruppo serpeggia: «La campagna elettorale non è affatto stata coordinata e ognuno ha tirato acqua al proprio mulino. Avevamo deciso di muoverci poco, anche per via della pandemia. Abbiamo toppato. La delusione è tangibile e devo ancora riflettere sul mio futuro politico. Ci tengo comunque a ringraziare coloro che mi hanno sostenuto e votato e faccio gli auguri ai municipali neoeletti e a quelli che non si sono ripresentati con i quali ho avuto modo di collaborare la passata legislatura».

L'impegno di Ewan Freddi a favore della comunità comunque non finisce con questa esclusione. All'ormai ex municipale resta, pur sempre, la guida del Patriziato, istituzione importante per i vari progetti allo studio: «Spero che si possa lavorare bene e in maniera costruttiva, senza steccati e rancori. Vedremo. I progetti sul tavolo non mancano».

E mentre Giorgio Pellanda, neo municipale e grande vincitore delle elezioni di aprile nelle Centovalli, da queste colonne chiede a tutti un atteggiamento di rispetto e correttezza, c'è già chi, tra i candidati non eletti (quelli che rudemente vengono definiti ‘i trombati‘) si è visto recapitare lettere anonime. Non di minaccia, bensì di derisione.

Cattive abitudini di un passato che ogni quattro anni ritorna.