La sezione sostiene il suo municipale che ha ricorso al Consiglio di Stato contro la procedura di nomina del nuovo direttore dei Servizi culturali
“Forte preoccupazione in merito alla procedura adottata dal Municipio per il concorso per la nomina del successore di Rudy Chiappini alla conduzione dei Servizi culturali della Città” viene espressa dal Ps di Locarno; procedura “che definire poco seria è puro eufemismo”, considerano i socialisti. Questo poiché “non solo non è idonea per la scelta di un alto funzionario, ma non garantisce ‘di per se stessa’ oggettività di giudizio”. Motivi per i quali, ricordano i socialisti, il loro esponente in Municipio Ronnie Moretti ha interposto ricorso al Consiglio di Stato, “godendo dell’appoggio della sezione”.
Nel merito, il comitato sezionale nota che “anziché nominare una nuova Commissione con almeno tre esperti riconosciuti nel proprio ambito, indipendente, rispettosa della parità di genere e quindi azzerare quanto fatto sino ad ora e di conseguenza riavviare la valutazione delle e dei concorrenti – con conseguente ritiro del ricorso – sembra invece che il Municipio sia intenzionato a condurre schermaglie giuridiche per difendere un’impostazione che non regge nemmeno lontanamente alla prova del buon senso”.
Inoltre, scrive ancora il Ps, “purtroppo l’ombra di Chiappini la ritroviamo nella dichiarazione sulle occupazioni accessorie fatte nel 2017 per la Città”. Come mostrato dall'inchiesta condotta da Falò della Rsi, “gli importi dichiarati per l’allestimento della mostra di Genova non corrispondono a quanto concordato con MondoMostre Skira”, che aveva organizzato la mostra, incaricando Chiappini come curatore. “La sezione Ps lo ha denunciato attraverso un’interpellanza, poi trasformata in interrogazione. Attendiamo la risposta che dovrà rassicurare la cittadinanza che non si intende creare un precedente che sdogani menzogne nell’ambito dei rapporti tra dipendenti e il Comune, che invece devono sempre essere improntate sulla reciproca fiducia”. Sarà inoltre importante capire, conclude il Ps, “quali passi sono stati intrapresi per cautelare il Comune dal danno subito dalla messa sotto accusa di Chiappini; danno che la sezione Ps aveva segnalato in un’interrogazione dell’agosto 2017”.