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‘Moretti ha voluto difendere un altro candidato’

Servizi culturali di Locarno, durissima reazione del capodicastero Cultura Cotti al ricorso con cui il collega ha bloccato la procedura di concorso

11 marzo 2021
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«La realtà è un'altra ed emergerà dalla procedura. La realtà è che Ronnie Moretti ha voluto difendere gli interessi di un altro candidato, non ritenuto idoneo nella fase di preselezione».

È la durissima replica del capodicastero Cultura di Locarno, Giuseppe Cotti, alle conseguenze del ricorso al Consiglio di Stato del collega Ronnie Moretti, che di fatto blocca la procedura di concorso per l'assunzione del successore di Rudy Chiappini. Moretti, contestando la procedura al governo, ha di fatto messo il Municipio spalle al muro, costringendolo ad annullare le audizioni delle tre concorrenti finaliste, prevista stamattina.

«Preciso innanzitutto che il collega Moretti si è mostrato irrispettoso non tanto verso il Municipio, ma soprattutto verso le candidate selezionate per l’audizione – dice Cotti –. È da qualche giorno che Moretti sapeva di inoltrare ricorso, circostanza dallo stesso confermata questa mattina, e solo nella tarda serata di ieri ha comunicato al Municipio la sua opposizione al Consiglio di Stato. Mi scuso pertanto, a nome del Municipio, con le persone coinvolte che si sono preparate ed aspettavano l'audizione di questa mattina».

Giuseppe Cotti aggiunge che «con questo ricorso non si tocca tanto il sottoscritto (che sarà anche una persona che sbaglia), ma si pregiudicano gli interessi della cultura a Locarno in un momento oltretutto particolarmente difficile per gli attori culturali».

Non è mai successo che in un concorso pubblico a Locarno vi fossero tre candidate donne in finale, continua il capodicastero Cultura, «tutte valide e pronte ad accogliere la sfida. Non solo sono competenti (come d'altronde altri candidati che per diverse oggettive ragioni non si è ritenuto di audizionare), ma sono completamente slegate (quello che proprio voleva il collega) dalla precedente Direzione. È inutile riempirsi la bocca con discorsi di parità di genere e poi fare di tutto per ostacolare la scelta di una donna solo perché si ha un qualche mal di pancia»