I titoli di viaggio per battelli, bus e treni a prezzi interessanti, disponibili nei Comuni, non vanno aboliti. Lo sostiene LiSA in un'interrogazione
Addio alle carte giornaliere FFS a disposizione dei domiciliati nei Comuni? C'è chi dice no. La recente decisione di Alliance Swiss Pass, che coordina questo servizio, di abolirlo entro il 2023, non è, a parere del Gruppo LiSA delle Terre di Pedemonte, sensata. In un'interrogazione al Municipio, la formazione politica di area rossoverde ricorda l'impegno in atto nella promozione dell'uso del trasporto pubblico e alla transizione ecologica; secondo LiSA “l'abolizione di un servizio molto apprezzato e simbolico, senza presentare soluzioni alternative, va infatti nella direzione sbagliata.
Gli argomenti portati da Alliance Swiss Pass sul declino dell'uso di queste carte e sulle difficoltà di distribuzione non sono credibili perché questi elementi non trovano conferma nella realtà quotidiana. Inoltre, i piani futuri per sostituire il servizio sono troppo vaghi per permetterci d'immaginare soluzioni sostenibili”. Ritenendo che il Comune debba poter continuare a offrire un servizio apprezzato dalla popolazione e che si inserisce nella politica a favore di una mobilità ecologica e accessibile a tutti, LiSa chiede all'Esecutivo se è a conoscenza della decisione di Alliance Swiss, se è stato consultato in merito e se l'Amministrazione intende opporsi a tale progetto.
Pure a Locarno, la Sinistra si è attivata a difesa di queste pratiche carte da viaggio a prezzi interessanti per la cittadinanza. In un'interpellanza firmata da tutta la compagine, il Ps cittadino pone l'accento sulla “fitta rete di trasporti pubblici e, in particolare, una rete ferroviaria che permette un facile accesso ai quattro angoli del nostro Paese. Anche se questa rete è efficiente, i prezzi praticati non sono sempre accessibili a tutti, anche con un abbonamento metà prezzo”. Snocciola poi alcune cifre relative all'impiego di queste carte agevolate: “nel 2020 il nostro Comune ha avuto a disposizione dell’utenza 10 carte giornaliere per un totale di 3650 carte; a causa della pandemia da Covid ne sono rimaste invendute 656, mentre negli anni precedenti il quantitativo rimasto era stato molto minore, il che ha dato comunque un incasso, per il 2020, di quasi 126mila franchi, a dimostrazione che il successo di quest’operazione è tangibile. Nel 2021 il numero di carte giornaliere disponibili è sceso a 4 e fino al 15 di marzo ne sono risultate invendute 7. Questo significa che nei primi due mesi e mezzo del 2021 i ricavi dalla vendita delle carte giornaliere corrispondono a oltre 3100 franchi".
La riduzione del numero di carte giornaliere decisa dal Municipio, osserva la Sinistra, è stata dettata dall’incertezza di poter viaggiare a causa della pandemia tutt’ora in corso, considerando pure che l’ordinazione dei titoli di viaggio avviene già nel corso del mese di ottobre dell’anno precedente.
Alla luce di questo successo, la decisione di Alliance Swiss Pass, che coordina questo servizio, di abolirlo entro il 2023 a detta degli interpellanti non ha senso. “Mentre vogliamo promuovere l'uso del trasporto pubblico e partecipare alla transizione ecologica, l'abolizione di un servizio molto apprezzato e simbolico, senza presentare delle soluzioni alternative elaborate, va nella direzione sbagliata. Gli argomenti portati da Alliance Swiss Pass sul declino dell'uso di queste carte e sulle difficoltà di distribuzione non sono credibili perché questi elementi non trovano conferma nella realita quotidiana. Inoltre, i piani futuri per sostituire il servizio sono troppo vaghi per permetterci d'immaginare soluzioni sostenibili”.
L'invito del PS al Municipio è quindi quello di continuare a offrire questo servizio alla popolazione, che si inserisce nella politica a favore di una mobilità ecologica e accessibile a tutti, opponendosi all'abolizione delle carte giornaliere FFS. Del tema si era parlato, di recente, anche a Mendrisio (dove un'analoga richiesta era stata inoltrata al Municipio dai Socialisti e dai Verdi) e nella capitale, Bellinzona, sempre a firma Unità della Sinistra.