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Locarno, per il Decs i due microonde al Liceo bastano

Il Dipartimento replica alle accuse del Comitato studentesco che ha deciso di indire una protesta a causa degli assembramenti in pausa pranzo

(Foto Ti-Press)
25 gennaio 2021
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I microonde presenti in sede sono sufficienti. È quanto sostiene il Dipartimento educazione, cultura e sport – contattato da laRegione – nel rispondere al Comitato degli studenti del Liceo di Locarno che ha annunciato una protesta pacifica per attirare l'attenzione su quella che ritiene una situazione inaccettabile: le lunghe code per scaldare il pranzo portato da casa e i conseguenti assembramenti. Ne abbiamo dato notizia qui.

Il Dipartimento diretto da Manuele Bertoli ha replicato alle principali questioni sollevate dai giovani. Per iniziare, contrariamente a quanto affermato dal Comitato, il Decs ritiene di aver risposto alla richiesta formulata dagli studenti per più microonde "in modo gentile e corretto per il tramite della direzione dell'istituto”.

Quanto all’accusa di scarsa considerazione per la salvaguardia della salute degli allievi in questo periodo di pandemia, il Dipartimento evidenzia che “la ristorazione scolastica si è organizzata con misure di protezione accresciute, distanziando i posti a sedere, aumentando la sanificazione, organizzando un servizio dislocato di ristorazione (dove fattibile e dove richiesto dalla sede), scaglionando gli orari e mettendo a disposizione spazi aggiuntivi alternativi per consumare i pasti di mezzogiorno (aule scolastiche e capannoni riscaldati nei giardini di alcune scuole). Malgrado gli importanti sforzi – continua – è inevitabile che nella situazione attuale vi siano dei tempi di attesa maggiori rispetto a una situazione di normalità. Le code vengono smaltite comunque rapidamente e la presenza di più microonde non velocizzerebbe significativamente il processo, né tantomeno risolverebbe il problema del distanziamento”.

Qualora la richiesta di più microonde fosse legata unicamente al periodo della pandemia – concede il Dipartimento – si potrebbe venire incontro a queste esigenze particolari, “ma in termini più generali confermiamo la scelta del Cantone di rispondere alle esigenze degli allievi mettendo a loro disposizione ristoranti scolastici e mescite con offerte vantaggiose di prodotti di qualità”.

E proprio rispetto alla critica sollevata di una scarsità nella scelta per il pranzo, “lo studente – prosegue il Dipartimento – è libero di consumare il pasto che preferisce, portandolo da casa, facendo capo alla mescita che propone a costi contenuti un'offerta variata, rispettivamente al ristorante scolastico della vicina scuola professionale”.

Ricorda poi che l’offerta può essere allargata su richiesta: “Eventuali intolleranze o necessità di seguire determinati regimi alimentari possono essere portate all'attenzione di chi gestisce il ristorante scolastico o la mescita affinché si possano affrontare queste situazioni concrete e puntuali. I microonde già presenti – conclude – permettono di gestire le situazioni particolari, ma una loro moltiplicazione secondo il principio evocato nella domanda modifica sensibilmente l’organizzazione”.

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