In accordo con la Verzasca Sa, l'associazione rimarrà nella storica sede, in ristrutturazione (investiti oltre 300mila franchi) fra inverno e primavera 2021
È stato un anno trascorso in sordina per la Filarmonica Verzaschese: «Il 2020 è stato particolare, la pandemia prima ci ha limitati e poi addirittura bloccati», spiega Saverio Foletta, presidente del comitato da circa cinque anni. Tuttavia, come racconta, il tempo perduto di prove, concerti e incontri ha permesso di catalizzare le energie sul progetto di rinnovo dell'oramai storica sede: lavori che inizieranno col principio del 2021 e che in primavera dovrebbero essere terminati. L'associazione, lo ricordiamo, copre un vasto comprensorio: dalla valle Verzasca ai Comuni del Piano.
Dal 1978, la Filarmonica si ritrova e prova nella vecchia centrale elettrica della Verzasca Sa, al civico 3 di via Brughiera a Tenero-Contra. Cinque anni fa, racconta Foletta, l'associazione si è trovata confrontata con l'incombenza di trovare una nuova sede, perché considerato lo stato critico dell'edificio «l'azienda elettrica aveva mandato la disdetta del contratto d'affitto». Tuttavia, la ricerca ha posto non pochi grattacapi al comitato: riuscire a trovare spazi idonei ad accogliere oltre 40 musicisti, strumenti ingombranti (come le percussioni), leggii e sedie e altro materiale ancora è tutt'altro che evidente. Inoltre, va aggiunta la preoccupazione essenziale di suonare in un luogo che abbia un'acustica idonea.
La ricerca, in un primo tempo, non ha dato frutti: oltre alla difficoltà nell'individuare una struttura con le caratteristiche idonee, a far desistere sono stati «soprattutto gli affitti esorbitanti». La possibilità più realistica è stata dunque quella di costruire un prefabbricato e «con l'aiuto del Comune di Lavertezzo è stato individuato un terreno a Riazzino, messo a disposizione gratuitamente dall'ente locale. Così abbiamo iniziato l'iter di progettazione che ha portato all'allestimento di un preventivo di 300mila franchi». L'associazione avvia la campagna di raccolta fondi che, purtroppo, fatica a raggiungere la cospicua somma, ma riesce comunque a recuperare la metà dei soldi necessari grazie alle donazioni.
Un anno fa, però, la Verzasca Sa torna sui suoi passi e propone alla Filarmonica di occupare gli spazi della vecchia centrale per 25 anni ancora, segnalando tuttavia la necessità d'interventi strutturali da apportare dividendo i costi. Trovata così la migliore soluzione, sostenibile finanziariamente grazie all'importante contributo dei proprietari e ai numerosi sostenitori, fra cui si annoverano i Comuni del comprensorio, fondazioni, enti pubblici e privati. Fra gli interventi previsti vi è la ristrutturazione completa della sala musica, la realizzazione di un nuovo locale da adibire a sala teoria, ufficio e archivio, nuovi serramenti secondo specifiche direttive foniche e la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento.
«Il cantiere inizierà dopo le feste natalizie e contiamo di poter ripartire con prove e scuola di musica a fine primavera», anticipa il presidente che aggiunge che oggi (sabato 12 dicembre) alcuni soci si ritroveranno a Tenero-Contra per svuotare e pulire i locali, preparandoli agli imminenti lavori di ristrutturazione. «I momenti come questi, in cui sono coinvolti i soci, servono a fare gruppo, soprattutto in un'annata particolare dove i momenti aggregativi sono stati man mano sempre più radi». La forza di una società sta anche nella socializzazione.
Il 2020 sarebbe stato il 55esimo anno di fondazione: era il 1965 quando è nata come Concertino Verzaschese. Un compleanno che la Filarmonica avrebbe festeggiato con un bel calendario di eventi che si è dovuto annullare. L'infezione da coronavirus ha pesato enormemente sul prosieguo delle attività, come per tante altre realtà; basti pensare che, normalmente, gli appuntamenti annuali sono più di cinquanta. «Abbiamo dovuto rinunciare ai festeggiamenti, così come a buona parte degli appuntamenti (fra cui il concerto di gala che avrebbe dovuto tenersi a febbraio 2021) e naturalmente alle prove, inizialmente sospese per un periodo, poi riprese e infine ancora sospese, dallo scorso ottobre». Sarebbe stato difficile se non impossibile infatti suonare in gruppo seguendo le disposizioni delle autorità, a partire dalla necessità di ampi spazi per osservare le distanze minime.
Tuttavia, racconta il presidente, s'è cercato di mantenere il legame dei componenti della Filarmonica, da un lato, impegnandoci nel progetto di ristrutturazione della sede e, dall'altro, in particolare per i ragazzi della scuola musica, continuando a tenere le lezioni usufruendo delle piattaforme online. Per l'associazione, la scuola musica è indispensabile, è una sorta di vivaio dove formare e appassionare i giovani musicisti (dai 9 anni) che un domani potrebbero diventare elementi della Filarmonica. L'attività formativa, a bilancio, è una delle voci di spesa principali, ma a giusta ragione, come spiega Foletta: «L'impegno finanziario è fatto soprattutto in prospettiva, pensando al ricambio generazionale dei musicisti della banda, al fine quindi di portare avanti questa tradizione socio-culturale fatta di passione e amicizia».
Restando in materia di finanze, la Filarmonica Verzaschese, diretta dal maestro Andrea Cupia, «ha potuto far fronte a questo anno intermittente e incerto grazie ai contributi federali destinati alle bande in difficoltà» chiarisce Foletta. Aiuto sostenuto dalla Federazione Bandistica Ticinese (Febati; cui la Filarmonica è associata dal 1979) e dell'Ufficio federale della cultura.
Augurando buone feste, Saverio Foletta esprime in ultima battuta anche l'auspicio di poter riprendere quanto prima le attività musicali e tornare quindi a suonare per la popolazione, nonostante l'incertezza presente. Informazioni: www.filarmonicaverzaschese.ch.