Carlo Guidotti, 71 anni, ha raggiunto quota 550 salite della Vira-Neggia (13 chilometri per 1'200 metri di dislivello). E non è finita...
Piccoli traguardi che parlano di perseveranza e passione. Come quello, per niente scontato, di Carlo Guidotti, classe 1949, di Monte Carasso, che il 23 novembre, in sella alla sua bici, ha scalato per la 550ª volta l'Alpe di Neggia (partendo da Vira Gambarogno). Il che significa 50 ulteriori salite dal 2 maggio scorso, quando lo avevamo immortalato all'arrivo dopo aver raggiunto l'apice della salita per la 500ª volta. La Vira-Neggia, per chi non la conosce, è un'arrampicata di 13 chilometri per 1'200 metri di dislivello. Carlo è solito affrontarla con la bici da corsa o con il rampichino. I tempi di percorrenza variano da 1 ora e 55' a 2 ore e 10'.
Per raggiungere prima le 550 salite, Guidotti ha addirittura aumentato la frequenza settimanale, passando, nell'ultima settimana, da 2 a 3 scalate.
E non è tutto. Il nostro ha nel frattempo incrementato il suo personale “record” su un'altra salita da “lingua di fuori”, la Faido-Carì: 12 chilometri per 900 metri di dislivello. «Sono arrivato a quota 258», dice fiero alla “Regione” (anche se non è escluso che fra questa notizia, arrivata qualche giorno fa, e la pubblicazione dell'articolo, alcune altre si sono aggiunte...).
Nel solo 2019, ci diceva Guidotti, le salite su asfalto percorse gli facevano conteggiare 2'211 chilometri e mezzo, per un dislivello totale di 189mila 583 metri. E la fatica, come si è visto, continua. Passato il disgraziato (per tutti) 2020, Carlo continuerà a macinare chilometri e ad accumulare primati. I 71 anni? Di solito li lascia a casa, sul divano.